AEG e TOHME TOHME in una partita contro Michael Jackson. FRODE, BUGIE E INTENZIONI DIABOLICHE
E' ora di analizzare il contratto tra AEG e Michael Jackson, dal punto di vista del suo contenuto e riguardo le intenzioni delle parti. Le intenzioni oneste di Michael erano chiare - voleva che i suoi figli vedessero lo spettacolo, fare degli show di prima classe per i suoi fan e ricevere i suoi sudati soldi per i concerti.
Le intenzioni di AEG sono qualcosa di molto più complicato e non sono così ovvie.
Già l’analisi di una lettera in cui si esprimevano solo gli intenti di AEG, in una corrispondenza tra Tohme Tohme e Randy Phillips, rivela quanto gli interessi di Michael fossero l’ultimo dei pensieri del suo manager. Ad ogni modo, il testo che ancora rimaneva della lettera originale indicava che il contratto era lontano dall’essere finalizzato.
Dall’immagine:
Il presente accordo (questo “Accordo”) viene stipulato tra la AEG Live, LLC dba Concerts West, una società a responsabilità limitata di Delaware ("Promoter"), da una parte, e la Michael Jackson Company, LLC, una società a responsabilità limitata di Delaware (Partita IVA 20-5536902) ("Artistco") che fornisce i servizi di Michael Jackson ("Artista") e L’Artista, dall’altra, come segue:
Frodi, bugie e falsificazioni
Per mancanza di un vero e proprio contratto finale con Michael Jackson, la parte a lui avversa apparentemente ha sostituito la parte interna della lettera con clausole tipiche di un contratto fortemente inclinato a favore di AEG, combinando le pagine altamente formali al centro del documento con pagine informali sia all’inizio che alla fine, creando così un “contratto” pieno di contraddizioni, sia nella sua forma che nel suo significato. Nell'accordo, si afferma che esso era quello finale, ma l'ultima pagina del documento stesso riporta che non lo era. Le frasi di chiusura tradiscono che si trattava ancora di una lettera e non hanno lasciato dubbi sul fatto che l'accordo finale fosse ancora da negoziare:
"Con la firma sotto ogni parte si riconosce l’accordo su quanto suddetto e ci si impegna a negoziare il contratto definitivo rapidamente e in buona fede."
Molto cordialmente,
AEG Live, LLC
Brandon Phillips K.
Presidente e Direttore Generale
AEG Live LLC
Michael ha firmato questa lettera, accettando qualunque termine preliminare che conteneva e firmandola solo in qualità di Artista come individuo.
Ha anche preso la necessaria precauzione di non mettere la sua firma sulla stessa lettera nel riquadro a sinistra riservato a lui come rappresentante della Michael Jackson Company, LLC, cruciale per l'accordo. Ed è questa firma decisiva mostrata a noi da AEG che solleva tante domande ora. Sembra una brutta copia della scrittura di Michael e il fatto che si tratta di un falso si vede ad occhio nudo:
Il fatto che la firma cruciale di Michael sia stata falsificata è assolutamente scandaloso, ma ci porta a capire che Michael non ha mai firmato il "contratto definitivo" con AEG.
E’ emerso inoltre che gli allegati, che costituiscono parte integrante di ogni contratto, spesso sono in contraddizione con lo stesso contratto AEG e che non sono firmati o sono senza data o mancano entrambe le cose.
E’ così che si presenta l’Allegato A, fondamentale per il contratto in quanto vi si affermano le definizioni di base dalle quali dipende tutto il contratto.
Tutte queste discrepanze alla fine hanno trasformato il cosiddetto “accordo” di AEG in un fascio di cianfrusaglie che sono sapientemente state adattate le une alle altre, ma sarà difficile che sopravvivano ad un esame serio in tribunale.
Per i dettagli di cui sopra si faccia riferimento a questo link: http://vindicatemj.wordpress.com/category/aeg-dead/, nel quale si discutono gli aspetti formali del contratto con AEG. Molte argomentazioni lì esposte, dimostrano che quelle pagine sono il frutto di un lavoro di “taglia e incolla” da parte di AEG.
Anche se Michael Jackson non potrà essere riportato in vita, il fatto che Michael NON abbia MAI firmato quei documenti terribili, è ancora una sorta di consolazione per coloro che temevano che Michael avrebbe potuto accettare volontariamente i termini di schiavitù della AEG dovuti al suo bisogno di contanti o avrebbe potuto essere intrappolato dalla diabolica astuzia di AEG a causa della mancanza di supporto legale dei suoi avvocati.
A quanto pare non si tratta di nessuno di questi casi - dato che non ha firmato questo “contratto”, vuol dire che non era d'accordo con i termini imposti da AEG e poiché egli non ha accettato le loro condizioni, vuol dire che probabilmente era riuscito a vedere attraverso i loro piani diabolici.
Tuttavia, anche la comprensione dei loro sporchi trucchi non gli ha reso la vita più facile - i concerti erano già annunciati quindi l’unica cosa che poteva fare era andare avanti con i preparativi sperando che alla fine sarebbero riusciti a sistemare le cose.
Un'altra possibilità è che AEG non gli ha mostrato i documenti finali e lui si stava muovendo solo in base ai documenti preliminari.
Dr. Tohme Tohme
Il contratto AEG è la prova del fatto che Tohme è stata una delle figure chiave nello schema e anche se non era il legale di Michael e della sua compagnia (ha detto che non stava lavorando per uno stipendio ma che stava solo aiutando Michael), ha svolto tutte le trattative con AEG e ha preso le decisioni più cruciali per conto di Michael Jackson – quei termini del “contratto”sui quali LUI ha concordato con il permesso di AEG.
In conformità con il loro “contratto”, hanno deciso che l'unica cosa richiesta di Michael Jackson per finalizzare la LORO decisione era il suo consenso ad AEG da mandare utilizzando un fax e una COPIA della firma di Michael sul documento , e l'affare sarebbe stato fatto.
Dal momento che tutta la corrispondenza di Michael è stata gestita da Tohme Tohme (e il contratto non prevedeva alcuna altra alternativa), questo ha aperto una più vasta possibilità a frodi di vario genere ed è molto probabile che un “consenso via fax” sia stato dato in quel modo davvero miracoloso in cui i 10 concerti, l’unico numero che Michael sino alla fine ha ripetuto di aver concordato, si è trasformato in 50 durante la notte.
Il fatto che il pagamento mensile di 100.000 dollari a Tohme sia stato imposto a Michael da AEG – anche se non era affar loro quanto lui pagava il suo staff - dimostra ancora una volta per quali interessi Tohme Tohme stava lavorando. Uno studio approfondito dei documenti di AEG vi dirà anche che c'è una discrepanza enorme tra il loro “contratto” e l'allegato [È un file allegato ad una e-mail.] ad esso annesso riguardo a chi pagherà Tohme: il contratto pretende che sia AEG a pagarlo, mentre l'allegato dispone che lo stipendio di Tohme sia pienamente a carico di Michael.
Guardate l’operato fraudolento di AEG in questa faccenda:
Prima, il contratto dice che la società dell'artista è il soggetto che deve pagare i costi del proprio management con l'eccezione di Tohme. Tohme sarà incluso nei costi di produzione che supponiamo siano sotto la responsabilità di AEG:
Punto. 6.8:
• Con l'eccezione del compenso mensile dovuto secondo i termini di un accordo separato con la TT International, LLC per i servizi del Dr. Tohme Tohme (non superiore ai 100.000 dollari al mese), che devono essere inclusi nei costi di produzione, Artistco è responsabile e deve pagare tutti i costi associati al management ... dell’Artista e/o di Artistco.
Ma nell'allegato al contratto (Allegato A), viene spiegato che i costi di produzione saranno detratti dal compenso dell'artista.
Questo significa che quando le persone dividono il loro profitto e solo una parte deve detrarre le spese di produzione solamente dalla sua metà, lui è l'unico che ne copre troppe (a prescindere da chi inizialmente ha fornito i soldi). Così, in poche parole AEG ha posto i costi di produzione, compreso lo stipendio di Tohme Tohme sulle spalle di Michael (l'unica cosa buona dell’Allegato A è che è senza data e senza firma):
Allegato A, punto 3:
" Artist’s Net Tour Income [reddito netto dell’artista ricavato dal tour] significa che l’artista riceverà il Compenso Contingente meno la somma dei costi di produzione".
Anche l'assicurazione di Michael è stata utilizzata da AEG come strumento per infilare furtivamente Tohme in un accordo tra AEG e Michael Jackson. L’assicurazione (medica) per cancellazione dell'artista era una delle condizioni principali del contratto e l'allegato dice che non appena l’assicurazione fosse stata ottenuta, dovevano cominciare i pagamenti a Tohme.
Al fine di fornire almeno qualche legame formale tra Tohme e Michael Jackson, è stato fatto un emendamento speciale nella polizza assicurativa per includervi Tohme e renderlo parte del tour, almeno in questo modo indiretto.
L’ Allegato A prevedeva il coinvolgimento di Tohme Tohme nel tour quando dice che il suo stipendio doveva essere incluso nei costi di produzione (che come sappiamo, devono essere coperti dall'artista):
Allegato A, punto 8:
Per costi di produzione, si intendono i seguenti costi fino alla misura in cui sono in relazione con gli Spettacoli: ... ... … … (e) nel momento in cui Artisco ottiene l'assicurazione per cancellazione… e il Promoter riceve prova scritta che è stato nominato beneficiario della perdita** di tale assicurazione per cancellazione, i reciprocamente approvati costi effettivi del management associato all’Artista e del personale, secondo i termini di un accordo separato con TT International, LLC, per i servizi del Dr. Tohme Tohme (non superiore a 100.000 dollari al mese) [sarà incluso nei costi di produzione]
(e) *spese di viaggio e di trasporto ... ... ..
(*Nota: l'uso del doppio (e) nell'elenco molto probabilmente significa che qualcuno si è intromesso nel documento e il punto che riguarda Tohme è stato aggiunto solo in un secondo momento).
[** il testo originale parla di “loss payee” (o clausola di perdita a pagamento): è una clausola in un contratto di assicurazione che prevede che in caso di pagamento in corso nel quadro della polizza in relazione al rischio assicurato, il pagamento verrà effettuato a un terzo piuttosto che al beneficiario della polizza assicurativa, ndr]
I piccoli numerosi giri attorno al nome di Tohme Tohme nei documenti di AEG non lasciano dubbi sul fatto che Tohme si stava prendendo cura di AEG, c’è stata un’enorme comprensione reciproca tra loro e lui stava lavorando contro gli interessi di Michael Jackson in quanto egli in realtà stava lavorando per l'altra parte.
Prima della sua morte, Michael disse ai suoi amici che lui "non sapeva niente dei suoi affari" poiché è stato Tohme che ha usurpato il pieno potere dalle sue mani. Per capire perché Michael non abbia licenziato quest’uomo (almeno prima di quanto poi non abbia fatto), dobbiamo ricordare lo stile del management di Tohme come è stato descritto da Michael Jackson a June Gatlin:
I Jackson Tapes Mettono il Manager Dr.Tohme Tohme sotto i riflettori
L’ex consigliera spirituale di Michael Jackson si è fatta avanti con nuove conversazioni registrate in cui il Re del Pop rivela di essere terrorizzato dal suo principale assistente, il dottor Tohme Tohme.
Il misterioso Tohme sembrava essere a capo degli affari di Jackson negli ultimi anni e si pensa sia stata la mente dietro gli sfortunati concerti di ritorno a Londra della superstar pop defunta.
Ma il guru spirituale di Jackson, June Gatlin ha ora rivelato che il suo cliente aveva paura del suo manager - e accettò di essere registrato mentre parla del suo rapporto con Tohme.
Gatlin dice: "Aveva paura di chi fosse quest'uomo, paura di ciò che quest'uomo poteva essere in grado di fare ... Aveva preso il completo controllo sulla vita di Michael."
La consulente ha consegnato i nastri in cui ha registrato le conversazioni al telefono con Jackson nel settembre 2008 a NBC News in America.
Sui nastri, si può sentire il Re del Pop dire a Gatlin: "Questo ragazzo, lui è…. I suoi modi di fare ... C'è una divisione tra me e i miei rappresentanti e io non posso parlare con il mio avvocato, con il mio commercialista… Io parlo con lui e lui parla con loro.
"Non mi piace. Voglio mettergli qualcuno vicino che conosco io e di cui possa fidarmi. Non so cosa c'è sui miei conti. "
Gatlin consigliò a Jackson di indagare sul suo manager.
Racconta a NBC, "Michael ha detto: 'lui (Tohme) è una persona malvagia, sta cercando di tenermi separato da chiunque e qualunque cosa io ami."
Jackson ruppe i rapporti con Tohme nel maggio 2009 dopo aver appreso che il suo manager aveva minacciato il capo di una casa d'aste in California sugli elementi di memorabilia che era stato programmato di mettere all’asta.
Dopo la riassunzione di Frank DiLeo perchè si occupasse dei suoi affari, Jackson spedì una lettera a tutti i suoi soci in affari, nella quale insisteva sul fatto che "il Dott. Tohme Tohme non è più autorizzato a rappresentarmi ".
Tuttavia, Tohme ha parlato per conto di Jackson nelle ore successive alla sua morte e ha rilasciato un'intervista alla NBC due settimane dopo la tragedia del mese di giugno 2009, nella quale ha dichiarato: "Sono ancora a capo degli affari di Michael Jackson fino a quando non sarò stato informato del contrario. "
http://www.contactmusic.com/news/jackson-tapes-put-manager-dr-tohme-tohme-in-the-spotlight_1113819
L’orribile AEG
Come risultato dello stretto legame tra Tohme Tohme e AEG, essi si sono inventati un contratto oltraggioso per Michael Jackson. E' così orribile quel documento che immaginarlo tormentarsi e sentirsi umiliato dalla loro cattiveria mentre lo legge vi farà versare lacrime su ciascuna delle sue pagine. Se Michael non ne ha visto la variante finale, possiamo almeno sperare che non si sia sentito insultato da esso e non so quale futuro lo attendesse se fosse andato avanti con AEG ulteriormente.
Comunque, per noi il loro contratto è uno strumento perfetto per comprendere quali piani AEG aveva per Michael Jackson e come hanno cercato di realizzarli con l'aiuto di Tohme Tohme. La conoscenza delle intenzioni che la società AEG Live Entertainment aveva per il miglior performer del mondo mostreranno con quale mostro stiamo facendo i conti.
Prima di proseguire con i punti fondamentali degli orribili documenti di AEG, dovete prometterci che non esclamerete ad ogni pagina, "Come ha potuto Michael essere d'accordo con questo?" O "Perché ha messo la sua firma sotto?". La cosa che noi dobbiamo tenere sempre in mente è che Michael non li ha mai firmati e quindi non ha mai accettato quello che AEG voleva da lui.
Tutto quello che è stato firmato è una lettera di intenti che non è nulla di significativo e due documenti – una Lettera di Incentivo (Inducement Letter) e un Pagherò Cambiario (Promissory Note), entrambi i quali hanno la sua firma.
Tuttavia, il Pagherò Cambiario la riporta su un foglio di carta separato, cosa che non viene fatta nei documenti seri (un foglio separato può essere assolutamente allegato a qualsiasi cosa) e considerando le strumentalizzazioni di AEG attraverso l’intromissione in altre carte, non possiamo escludere che Michael abbia messo la sua firma sotto un documento completamente diverso.
In breve, si prega di soffocare e stroncare sul nascere tutte le domande del tipo: “come ha potuto concordare con questo" perché non c’è assolutamente nessuna prova che abbia mai acconsentito a nulla.
Vedremo i documenti di AEG solamente dal punto di vista delle loro intenzioni nei confronti di Michael, che emergeranno nitidamente da ogni pagina dei loro documenti, e vi diranno cosa AEG voleva di Michael Jackson e quello che volevano fare per lui.
Lettera Incentivo (Inducement Letter) *** (Nei contratti, la lettera incentivo afferma i vantaggi, i benefici e le considerazioni che portano le parti interessate ad entrare in un accordo vincolante o la motivazione per raggiungere una soluzione in modo più efficace e redditizio, ndr)
Nonostante lo stesso Randy Phillips abbia detto in numerose occasioni che AEG aveva dato la caccia a Michael Jackson per molti anni, prima che finalmente riuscisse ad ottenere il suo consenso per gli spettacoli, l’attuale Lettera di Incentivo presenta il caso come se fosse stato Michael Jackson ad indurre AEG a stipulare un contratto con lui (è per questo che si chiama 'incentivo'):
AEG ha fatto di questa Lettera Incentivo una delle loro condizioni per fornire all'Artista denaro anticipato.
Il motivo per il quale avevano così tanto bisogno della lettera era perché si trattava di un mezzo per trasferire la piena autorità dall'Artista alla società dell'artista chiamata da AEG "Artistco".
Questo permetterà loro in futuro di fare affari esclusivamente con Artistco e tagliare fuori l'Artista da tutte le decisioni d’affari più importanti.
Considerando che è del dottor Tohme l’ombra che sta dietro la società di Michael (Artistco), lo scopo della “Lettera Incentivo” diventa più chiaro: è LUI che sta ottenendo il potere per ulteriori negoziati con AEG ed è LUI che AEG vuole per farli:
"l’Artista sottoscritto con la presente ... dichiara e garantisce che Artistco ha il diritto di stipulare l’Accordo e di assumere tutti gli obblighi e le garanzie verso il Promoter"
La lettera incentivo non riporta nessuna data e cita solo il contratto del 26 gennaio 2009. Si menziona anche un certo collaterale e in questo modo la collega ad un altro allegato cruciale chiamato Pagherò Cambiario (Promissory Note). Il dizionario dà la seguente definizione di tale nota:
"Un Pagherò Cambiario (Promissory Note) è una promessa scritta di pagare un debito".
Pagherò cambiario (Promissory Note)
Il Pagherò Cambiario è fatto nel nome di Michael Jackson sia come società che come individuo (che è un caso molto raro per questo tipo di contratto) che congiuntamente formano un’entità chiamata “Emittente” e in base al pagherò cambiario promette di:
- “pagare su un conto congiunto e diverse basi alla AEG Live (“Intestatario” o “Promoter”) ..la somma principale di 6.200.000 dollari con interessi su un tale ammontare finché non venga pagato…”
Questo documento rappresenta la seconda condizione primaria dettata da AEG perché Michael Jackson potesse ricevere il suo Anticipo Iniziale.
Tutti gli artisti hanno diritto ad un anticipo – è simile all’anticipo dei soldi che uno scrittore riceve dal proprio editore prima che gli presenti il manoscritto e la richiesta di un anticipo è assolutamente una prassi comune. Non è previsto che venga restituito nel caso in cui il progetto intrapreso si realizzi e può essere recuperato dalla parte che lo eroga solamente se il progetto fallisce.
Nel caso di Michael Jackson l’anticipo è di 6.200.000 dollari e sulla carta i termini della sua erogazione sono piuttosto favorevoli – non ci sarà alcun interesse sulla somma fino alla data di scadenza e tale data può essere prolungata da entrambe le parti – ma solo la stessa data di scadenza in sé, che è dichiarata in un tale modo vago e complesso, necessita di una completa investigazione per scoprire di che cosa si tratti davvero.
L’importanza della data di scadenza è assoluta. E’ il momento nel quale l’anticipo dato all’Artista dovrà essere restituito nella sua totalità come stabilisce il pagherò cambiario:
“La somma principale dovrà essere corrisposta e pagabile nella sua totalità alla data di scadenza.”
Il pagherò cambiario dice che una delle varianti possibili sulla data di scadenza (è la prassi comune con tutta questa speculazione “quale sia la prima data utile”) sono i 6 mesi successivi alla richiesta scritta del saldo dell’anticipo da parte del Promoter. Esso inoltre ci riferisce certe condizioni stabilite al punto 4.2.5 del loro Accordo. “Accordo” ovviamente è un modo troppo grande di chiamare questo lavoro di taglia e incolla, ma usiamolo solo per convenienza.
Le condizioni stabilite nel 4.2.5 dicono che il Promoter avrà il diritto di recuperare tutti gli Anticipi dall’Artista se, entro il primo marzo 2009, la società dell’Artista a) non ottiene un’assicurazione medica per la cancellazione b) non nomina AEG come beneficiario della perdita c) il Promoter non è in grado di ottenere l’assicurazione per la cancellazione per coprire il rischio di perdita delle loro spese.
Ricordate che nella contorta terminologia di AEG le loro proprie spese sono chiamate “pool”, che generalmente significa spese comuni, ma questo è il modo in cui AEG fa i suoi affari – ciascuno dei loro termini ha bisogno di essere controllato e ricontrollato. E’ possibile imparare il loro vero significato soltanto da qualche remoto allegato (ci si riferisce all’allegato A) privo di qualunque firma o data, un fatto che li mette in condizione di scriverci sopra qualunque cosa vogliano e allegarlo al contratto in qualunque momento cambiando del tutto, così, il significato complessivo del contratto base.
Se le spese “Pool” sono da intendersi nel loro significato corrente (come spese comuni) questo punto diventa chiaro e comprensibile – se le parti non sono in grado di ottenere una polizza assicurativa per coprire le loro perdite comuni, potrebbe essere rischioso entrare nell’affare, e questo può mettere un freno ai loro piani iniziali. E se i piani saltano, all’Artista sarà richiesto naturalmente di restituire gli Anticipi ricevuti. AEG voleva creare l’impressione di una simile normale situazione nonostante il vero significato di questo punto sia diverso.
L’idea di una possibile cancellazione sta anche dietro l’assicurazione medica da ottenere per l’artista – se lui non è nelle condizioni di esibirsi, l’affare sarà cancellato e l’Artista dovrà restituire l’anticipo entro sei mesi dal momento in cui AEG ne fa richiesta. Di conseguenza, se l’assicurazione non sarà ottenuta entro il primo marzo, il pagamento dell’anticipo sarà dovuto il primo settembre.
Ma aspettate un attimo – che succede se l’artista passa la visita medica più tardi del primo marzo 2009? Michael in effetti passò la visita medica nel marzo 2009 (con pieno successo) ma l’assicurazione medica fu ottenuta dalla Lloyds solamente il 24 aprile (almeno questa è la data che loro dichiarano come inizio dei termini di assicurazione). Sebbene questa differenza temporale per l’ottenimento di un’assicurazione sia una cosa formale, rappresenta ancora una deviazione dall’accordo, ma sembra sia stato concordato amichevolmente dalle parti dal momento che non abbiamo sentito nessuna rappresaglia da parte di AEG. Ma cosa sarebbe accaduto se Michael non avesse affatto passato la visita medica?
Allora, avrebbe dovuto restituire l’anticipo di 6.200.000 milioni di dollari.
Avrebbe potuto essere un problema per lui?
Voi pensate di no – se lui è stato sufficientemente prudente da tenerlo sotto il materasso fino a dopo aver passato la visita medica, giusto?
Ma se la pensate così, è un grave e grosso errore da parte vostra.
Il punto è che AEG concesse all’Artista il suo iniziale anticipo non per suo libero uso ma sulla base di parecchie difficili condizioni. Le due pretese fondamentali sull’utilizzio da parte dell’artista dell’anticipo di 6.200.000 milioni di dollari erano:
1: trasferire immediatamente 3 milioni di dollari alla società discografica Two Seas Records
2: mettere da parte 1.200.000 milioni di dollari per l’affitto di una casa evidentemente trovata per Michael o da Tohme o da AEG e anche ad un canone mensile di 100.000 dollari.
Riguardo alla casa, furono fatte delle precauzioni extra perché l’Artista non prendesse liquidi – AEG stava aprendo una lettera di credito per la somma di 1.200.000 dollari, che significa che l’intera somma doveva essere tenuta in banca, da cui i soldi dovevano essere versati al proprietario della casa a scadenza mensile.
Non entrando ora nel dettaglio del se AEG avesse il diritto di stabilire tutte queste condizioni sull’Artista oppure no, calcoliamo quanto rimanesse all’Artista una volta fatte tutte queste detrazioni.
Questo a lui avrebbe lasciato solamente 2 milioni di dollari.
Possibili conseguenze
E adesso assumiamo che lui NON passò la sua visita medica dopo che tutte queste somme gli erano state forzatamente detratte e lui aveva già affittato una casa e versato dei pagamenti per essa. O immaginiamo una situazione ancora più ridicola in cui AEG non ottenne un’assicurazione per coprire le perdite delle sue spese (cosa che dipendeva completamente da AEG e da AEG soltanto!).
Nel caso sopracitato, AEG poteva pretendere la restituzione dei 6.200.000 milioni di dollari e se l’Artista non ripagava la somma, potevano imporre pesanti sanzioni su di lui. Ma fino a quel momento, l’Artista aveva già speso i due terzi della somma!
In questo modo, il prestatore prima fa spendere i suoi soldi all’Artista e poi “crea una situazione” per cui richiede immediatamente il pagamento, applicando severe sanzioni dal momento che lui non può pagare. Francamente, questo pare ricordare quegli affaristi criminali che prima concedono un prestito al proprietario di un negozio che vuole acquistare dei beni e poi gli bruciano il negozio cosicché lui debba spendere tutti i suoi soldi per ristrutturarlo, e quando lui non è in grado di ripagare il prestito gli portano via la casa che era stata usata come collaterale.
Nel caso in cui l’Artista non avesse restituito il suo anticipo (entro 6 mesi dalla richiesta scritta di AEG), le sanzioni imposte su di lui da AEG dovevano essere molto severe. Torniamo al Pagherò Cambiario e vediamo di che tipo sono queste sanzioni.
Sanzioni
La prima cosa che scopriamo nel Pagherò Cambiario è che in caso di inadempienza di pagamento naturalmente è la somma TOTALE dell’anticipo che doveva essere restituita al Promoter.
Altra cosa che a un tratto osserviamo è che delle clausole ulteriori menzionano alcune rate mensili. Assolutamente non è chiaro quando debba essere versata la prima rata, quali siano le scadenze del pagamento e a quale somma ciascuna rata corrisponda (e se AEG avesse voluto che lui pagasse un milione al mese?).
Queste rate mensili le abbiamo trovate per caso nel più improbabile dei paragrafi (chiamato “prepagamento”) e, come detto, non sono accompagnate da nessuno scadenziario, ammontari da versare o una data precisa dell’inizio dei pagamenti. Questo tipo di cose sono del tutto inaccettabili nei contratti nei quali nulla dovrebbe essere tirato ad indovinare – punti vaghi come questo sono l’anticamera di interpretazioni di circostanze cruciali in un modo molto superficiale
E a giudicare dal Pagherò Cambiario queste rate mensili non sono uno scherzo.
Se anche una sola di esse è ritardata di più di 5 giorni feriali prende effetto un cosiddetto Evento di Inadempienza, e come risultato di questo evento il Promoter aveva il diritto di pretendere la somma totale dell’anticipo pagata in un’unica volta!
La logica qui è quella che segue: se tu non puoi pagare un milione e ritardi il pagamento di 5 giorni, ti penalizziamo con la necessità di pagare tutti i 6.200.000 dollari. E subito! Oh, capiamo che tu vuoi pagare in quote? O chiedi un piccolo rinvio perché c’è un punto nel Pagherò Cambiario che dice “le parti possono estendere la data di scadenza firmando una modifica scritta di questa nota”?
Niente da fare, caro Artista, la posizione di AEG qui sarà implacabile. Ad un certo punto, nella nota chiamata “Nessuna Deroga dall’Intestatario” si dice che la necessità di “ripagare totalmente” avrà luogo anche se la rata è stata versata, ma con ritardo:
“L’accettazione da parte dell’intestatario (AEG) di qualunque pagamento sottostante a questa nota in data successiva a quella dovuta… non dovrà costituire il diritto a dichiarare un Evento di Inadempienza (o non c’è alcuna ragione di non pretendere il pagamento totale in un’unica volta).
L’accettazione da parte dell’intestatario (AEG) del pagamento di una quota di qualunque rata non porrà rimedio o scuserà l’inadempienza (stessa cosa, la pretesa del saldo dell’intera somma ci sarà ancora immediatamente).
E cosa succederà se l’Artista non è in grado di pagare la somma totale di 6.200.000 dollari immediatamente dopo la richiesta di AEG?
In questo caso succederà un disastro. AEG riceverà tutti i diritti sul Collaterale.
Il Collaterale come obiettivo finale
Il Collaterale sotto quel Pagherò Cambiario è inteso come un “interesse di sicurezza” nel diritto, titolo ed interesse della società dell’Artista in, per e soggetto a le seguenti proprietà, beni e diritti, dovunque allocati, se posseduti adesso o acquisiti o subentrati, e tutti i ricavati e i prodotti da: diritti contrattuali, il diritto al pagamento di soldi in cui l’Artista ha un interesse, rivendicazioni assicurative e proventi, rivendicazioni di illeciti commerciali, titoli e tutti gli altri investimenti, proprietà e tutti gli intangibili in generale (inclusi tutto il conto clienti e i pagamenti intangibili).
Tuttavia, se il Pagherò Cambiario fa riferimento solo ad un “interesse di sicurezza” in tutti quei diritti e proprietà, il cosiddetto Accordo di AEG è più concreto e fa una dichiarazione netta secondo la quale il Promoter può “esercitare il suo diritto” su tutto quanto di cui sopra.
Il Pagherò Cambiario continua che in un Evento di Inadempienza AEG sarà anche irrevocabilmente designata come il soto procuratore di fatto della società dell’Artista che avrà la piena autorità di agire nel nome della società per:
(a) chiedere, esigere, mettere insieme, fare causa per, recuperare, capitalizzare, ricevere ed emettere quietanza e ricevute per i soldi dovuti e che diventano dovuti nel rispetto del Collaterale;
(b) ricevere, avallare e raccogliere tutte le bozze o altri documenti connessi ad esso;
(c) depositare denunce o intraprendere qualsiasi altra azione e procedimenti necessari per recuperare il Collaterale;
(d) depositare rendiconti finanziari o emendamenti relativi al Collaterale.
In breve, AEG riceve pieno diritto ad intraprendere qualsiasi iniziativa legale o altra azione per conto della società dell’Artista connesse alla rivendicazione del Collaterale.
Se ricordiamo da dove è iniziata tutta questa valanga, osserveremo la seguente catena di eventi:
- 1. L’ Artista non passa la sua visita medica (oppure AEG non ottiene l’assicurazione per cancellazione per coprire la perdita delle sue spese) e AEG usa i suoi diritti di pretendere la restituzione dell’intero anticipo.
- 2. Poiché all’Artista restano solamente 2 milioni di dollari dopo che la maggior parte dei soldi gli è stata detratta dalle decise pretese di AEG, c’è il pericolo che rimanderà la restituzione del suo anticipo.
- 3. Tuttavia, se lui rimanda la sua prima restituzione mensile, non sappiamo di quale somma, almeno di 6 giorni, lui perde il suo Collaterale, e tutte le proprietà ed i diritti che ha adesso o avrà in futuro.
4. AEG diventa il procuratore di fatto della sua società e ottiene pieni diritti a procedere legalmente, recuperare e capitalizzare soldi in ogni modo essi ritengano opportuno per conto dell’Artista e della sua società.
5. Se il catalogo musicale di Michael è parte dei beni della società, AEG riceve accesso diretto ad esso. Se non lo è, possono fare causa ad altri creditori di Michael o possono ottenere il catalogo ripagando il prestito e in questo o in quel modo arrivare a tutti i beni preziosi di Michael, che lui proteggeva così tanto e voleva lasciare ai suoi figli.
6. Il Pagherò Cambiario di AEG tra l’altro dichiara che la nota è vincolante anche per “i successori della parte ai quali viene trasferita”. Dato che anche l’Artista come individuo era considerato una “parte” in questa transazione separata, significa che AEG voleva che persino i figli di Michael fossero vincolati agli obblighi che AEG impose sul loro papà!
Una variante di riserva
Se l’Artista avesse fatto l’impossibile decidendo di restituire l’iniziale anticipo di 6.200.000 dollari, il Promoter AEG Live Entertainment aveva una variante di riserva finalizzata all’inadempienza di pagamento dell’Artista – erano gli anticipi di produzione, erogati secondo il contratto in una somma “non eccedente i 7.500.000 dollari”.
Michael non vide mai questi soldi dato che furono versati da AEG direttamente ai fornitori di servizi vari in rapporto alle loro quietanze. A Michael fu solamente promesso di essere “tenuto informato dei costi di produzione”. E sebbene fosse AEG in effetti a pagare i conti, AEG stava spostando di soppiatto i costi di produzione sulle spalle dell’Artista e di conseguenza rendendo di sua responsabilità anche gli anticipi per la produzione!
Inizialmente il contratto AEG non diceva una parola sul fatto che l’Artista dovesse pagare le spese di produzione. Al contrario, noi abbiamo visto in un esempio precedente riguardo a Tohme che il salario di Tohme era incluso nei costi di produzione e il contratto praticamente diceva che nessuno di essi riguardava Michael. Infatti, molti ricordano ancora Randy Phillips lamentarsi su quanto costasse la produzione degli spettacoli e tutti noi pensavamo che AEG stesse pagando per essi.
Anche Michael Jackson pensava in quel modo ed è stato sentito esprimere preoccupazione per il fatto che AEG aveva speso troppi soldi per lo spettacolo (per cui lui non poteva deluderli). Poverino, lui non sapeva che loro volevano rendere lui responsabile di tutte quelle spese…
Anche noi non lo avremmo saputo se l’allegato chiamato Exhibit A (quello senza nessuna data o firma) non ci avesse aperto gli occhi sui loro piani. L’Exhibit A alla fine diceva che i costi di produzione DOVEVANO RIGUARDARE l’Artista. Ricordate la loro formula del reddito netto dell’Artista dove questa idea è espressa indirettamente?
“Il reddito netto del tour per l’Artista equivale al Compenso Contingente meno la somma dei COSTI DI PRODUZIONE”
Ma se i costi di produzione riguardano Michael allora anche gli anticipi per la produzione di 7.500.000 dollari sono di sua responsabilità! Infatti, dopo una lunga e faticosa analisi del testo del contratto vi è stato trovato un pezzo che mostra che AEG voleva effettivamente recuperare gli anticipi per la produzione dalla società dell’Artista. Il pezzo trovato nel contratto dice:
8.2. Il Promoter dovrà essere in diritto di recuperare tali anticipi di produzione dal Compenso Contingente altrimenti pagabili per Artistico.
Sì, nel caso AEG avesse trovato un pretesto per lamentarsi dell’Artista e pretendere la restituzione di tutti gli anticipi a conseguenza di questo, l’Artista doveva pagare non solo i 6.200.000 milioni di dollari dell’anticipo iniziale che aveva ricevuto per sua propria libera volontà, ma anche gli anticipi di produzione di 7.500.000 milioni di dollari caricati sulle sue spalle e di cui lui probabilmente era del tutto inconsapevole!
La somma risultante sarebbe stata 13.700.000 milioni di dollari e questa era sicuramente una somma eccessiva da recuperare per l’Artista e anche in un breve lasso temporale. Questo è esattamente lo scenario che AEG sperava poiché dava a loro la possibilità di cominciare quella valanga di richieste di pagamento che li avrebbe portati al Collaterale dell’Artista.
Poteva succedere davvero?
E’ improbabile che qualcuno degli scenari di cui sopra poteva verificarsi davvero nella vita reale dal momento che il “contratto” alla base di tutta questa subdola macchinazione è fraudolento e non valido. Oltre alla firma contraffatta di Michael Jackson nella parte cruciale del contratto, ci sono troppe altre discrepanze tra le sue varie parti perché questo lurido affare fosse un documento credibile – e questo lo rende adatto solo al cestino delle carte.
Tuttavia, il fatto che AEG ha costruito il loro “contratto” altamente intricato e dettagliato attorno all’idea di ottenere il Collaterale di Michael – in caso lui non fosse stato capace di restituire gli anticipi– mostra le intenzioni perseguite da AEG mentre stilava quel documento. Dopo che fu fatto il loro contratto, il loro unico vero obiettivo era creare una possibilità o almeno un pretesto per innescare gli eventi per i quali erano state fatte in anticipo nel loro contratto tutte le disposizioni necessarie.
Qualunque pretesto per "staccare la spina" andava bene per loro
Qualunque pretesto, vero o finto, per pretendere la restituzione degli anticipi andava bene per AEG e il contratto lasciava numerose altre opportunità per un simile corso d’azione. Portando i loro rapporti con Michael ad un punto di ebollizione che permetteva loro di andare allo scontro con lui e “staccare la spina” era davvero una grande opportunità, che loro stavano cercando. Avrebbe messo loro nelle condizioni di cominciare una reazione a catena di eventi di cui avere premura, il cui schema è così manifestamente espresso nel loro contratto.
Comunque, quando Michael era vivo stava provando a migliorare le cose. Il licenziamento di Tohme Tohme, attestato da questa lettera del 5 maggio 2009:
ne è un segnale.
E questo significa che Michael sapeva che cosa stavano cercando di fare e li stava combattendo fino al suo ultimo giorno di vita.
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