ANALISI SUL RAPPORTO TRA MICHAEL JACKSON E LA SONY: PRIMA PARTE
Quello tra Michael Jackson e la Sony è un rapporto complesso che richiede una disamina approfondita sui fatti e sulle persone che direttamente o indirettamente lo hanno condizionato. Il presente articolo riunisce i primi 6 capitoli dell'analisi svolta sinora dalla nostra fonte sull'argomento, che a nostro avviso non solo permette di capire molti episodi della vita di Michael, ma offre anche molti spunti per cercare la verità sulla sua morte.
IL RAPPORTO TRA MICHAEL JACKSON E LA SONY FOR DUMMIES - CAPITOLO 1
"Michael Jackson è stato vessato da processi e tribolazioni che, in apparenza, non avevano alcun legame gli uni con gli altri. C'è stata l'accusa di abuso sui minori, il calo delle vendite dei dischi, la catastrofe finanziaria e le lotte per mantenere il possesso del catalogo Sony/ATV, del suo back catalogue e di Neverland. Eppure, ben lungi dall'essere casuale, ovunque abbiamo smascherato la mano nascosta della Sony che stava cercando di orchestrare gli eventi" - LYNTON GUEST.
OBIETTIVI:
Questo articolo si propone di sensibilizzare i media e, di conseguenza, il pubblico in generale. Troverete qui la raccolta e l'analisi degli eventi tra Michael Jackson e la Sony a partire dal 2000.
Passeremo in rassegna la cronologia di eventi quali il sabotaggio da parte della Sony dell'album Invincible, l'intervista di Martin Bashir, il processo del 2005 e il giro d'affari tra Michael e Sony.
Porteremo alla luce una sordida dimostrazione dell'abuso di potere e dell'uso da parte di Sony di tattiche discutibili contro il suo stesso artista e socio in affari.
Riveleremo ciò che vi era dietro al termine "COMPLOTTO" che avete spesso sentito pronunciare da MJ.
MJ diceva "Non si puo' giudicare un uomo prima di aver camminato per due lune nei suoi mocassini". Camminiamo due lune nei mocassini di Michael Jackson.
SINOSSI:
Nel 1985 Michael Jackson ha acquistato per 47.5 milioni di dollari l'ATV Music Publishing conosciuto anche come catalogo Beatles. Sì, Michael era il proprietario di TUTTO il catalogo Beatles.
Nel 1995 Michael ebbe dei problemi finanziari. Sony propose un affare allettante; acquistare la metà del catalogo per 90 milioni di dollari. Michael accettò. La ATV Publishing si fuse con la Sony e venne ribattezzata Sony/ATV Music Publishing.
All'epoca sembrava essere un'astuta decisione d'affari. Col senno di poi si rivelerà essere un errore madornale.
ANTEFATTO:
I dissapori tra Michael Jackson e Sony ebbero inizio nel 2000 e i loro rapporti si disintegrarono nel 2002.
L'inizio dei tempi difficili per Michael, le sue frequenti dichiarazioni di "complotto" e la paura per la propria vita coincidono con il suddetto periodo.
"Le incredibili macchinazioni degli uomini dal Giappone e dei loro alleati americani erano state progettate per assicurare niente di meno che la distruzione di Michael Jackson e miliardi di dollari di guadagno per Sony. La metà oscura del mondo dello spettacolo non è un bello spettacolo. E' tempo di far venire tutto alla luce"- LYNTON GUEST
Michael si aspettava che le licenze dei master del suo back catalogue (diritti d'autore meccanici) gli tornassero indietro nel 2000, cosa che gli avrebbe permesso di commercializzare le sue canzoni senza dividere i guadagni con Sony.
Michael rimase sgomento quando scoprì che, a causa di varie clausole nel suo contratto con la Sony, il momento in cui i diritti d'autore sarebbero tornati a lui sarebbe stato molti anni più tardi.
Il contratto richiedeva che Michael pubblicasse un certo numero di album in un dato periodo di tempo. Per ogni album non pubblicato, la Sony avrebbe aggiunto più anni alla data in cui i diritti d'autore meccanici sarebbero tornati a Michael.
Michael dichiarò che non era stato informato di queste clausole.
Dopo alcune indagini Michael scoprì che lo studio legale che lo rappresentava, rappresentava anche la Sony. Usò questo conflitto di interessi per liberarsi dal contratto con la Sony. Michael avrebbe pubblicato l'album Invincible, la Sony avrebbe mantenuto i diritti di vendita del suo catalogo precedente a Invincible e Michael era libero dal suo contratto con la Sony.
Michael era talmente dispiaciuto dell'intera situazione che, durante la produzione di Invincible, tergiversava. A peggiorare le cose, la Sony limitò il controllo creativo di Michael, cosa che non aveva mai fatto con gli altri album. Ci furono molti accesi dibattiti tra le parti sulla produzione, il budget e la promozione.
Come anticipo delle future vendite di Invincible, Michael aveva negoziato un prestito di 188 milioni di dollari dalla Sony, utilizzando la sua quota del catalogo Sony/ATV come garanzia.
Sebbene esigessero che Michael restituisse il prestito, la Sony allo stesso tempo sabotava la produzione, la promozione e la vendita dell'album Invincible.
http://www.youtube.com/watch?v=IwPIvqt0RkE
Perchè Sony ha sabotato il suo stesso artista?
Michael non era solo un altro artista per Sony. Michael era un socio in affari con una uguale quota della Sony/ATV Publishing. Ora che Michael aveva lasciato la casa discografica, la posta in gioco era diventata più alta. Sabotare Invincible era solamente un'altra banale decisione d'affari di Sony per mantenere intatta la sua divisione editoriale.
Quando la metà del catalogo nel 1995 cambiò di proprietario, le parti firmarono un contratto che consentiva a Michael di sciogliere la LLC e di prendere con sè la sua metà del catalogo e anche il 50% dei guadagni della LLC negli anni, nel momento stesso in cui avrebbe deciso di lasciare la Sony.
La LLC tra Michael e la Sony acquistò molto valore da quando venne formata nel 1995, con centinaia di milioni di dollari di liquidità. Se Michael avesse sciolto la joint venture, la Sony sarebbe stata costretta a cedere la metà dei beni della LLC e la metà del Music Publishing Catalog che era stato acquistato insieme a Michael. La Sony avrebbe dovuto pagare anche centinaia di milioni di dollari a MJ per il 50% dei guadagni.
Questo avrebbe potuto provocare un grave deficit finanziario per Sony, mettendo a repentaglio quella piccola stabilità finanziaria che era stata ottenuta attraverso la ristrutturazione finanziaria. http://www.forbes.com/2003/11/05/cz_bf_1104sony.html
All'epoca l'intera industria musicale era stata colpita dalla crisi economica. La Sony non era esente da questa tendenza verso il basso. Nel 2000 la Sony tagliò 17.000 posti di lavoro. Dopo aver annunciato 927 milioni di dollari di perdite nette nei primi 3 mesi del 2003, le azioni di Sony calarono del 24% in 2 giorni, perdendo 3.8 miliardi di dollari del loro valore. La notizia gettò il panico nel mercato azionario e l'evento fu definito come "lo Shock della Sony".
Nell'ottobre del 2003 Sony ha annunciato che avrebbe tagliato altri 20.000 posti di lavoro. http://www.nytimes.com/2003/10/29/business/sony-plans-to-eliminate-20000-jobs-over-3-years.html?ref=nobuyuki_idei
"Lo Shock della Sony è stato anche uno shock per noi" ha detto Nobuyuki Idei, presidente della Sony.
A causa del ridimensionamento del personale e dei modesti successi di Jennifer Lopez e di Michael Jackson, il comparto musicale registrò un 9% di recupero, ma con un disavanzo di gestione di oltre 100 milioni di dollari (http://www.sony.net/SonyInfo/IR/financial/ar/e_ar2002.pdf). Nel terzo trimestre dell'anno fiscale, l'unica ragione per la quale la Sony Entertainment Division aveva registrato un guadagno fu l'incremento del valore dello Yen quando veniva convertito in valute occidentali.
Una delle fondamenta che avevano sostenuto il margine di profitto era la sua Music Publishing Dipartment. Lo scioglimento da parte di Michael della LLC era un rischio che la Sony non poteva permettersi.
Se solo MJ non avesse pagato il suo prestito, la Sony avrebbe preso pieno possesso del catalogo.
Fonte: http://muzikfactory2.blogspot.com/2010/09/michael-jackson-sony-relationship-for.html
IL RAPPORTO DI MICHAEL JACKSON CON LA SONY FOR DUMMIES - CAPITOLO 2
All'insaputa di Michael Jackson, la Sony inizò ad escogitare un piano per sabotare l'album ancora PRIMA dell'uscita di Invincible.
Prima dell'album Invincible e dopo che Michael si tirò fuori dal contratto con la Sony, esplose una tempesta di fuoco mediatica riguardante i guai finanziari di Michael. C'erano rumors secondo cui Michael sarebbe stato forzato a vendere la sua quota del Catalogo Beatles.
I media, citando fonti "anonime", riportarono nel dettaglio questioni finanziarie di Michael molto private delle quali solo in pochi erano a conoscenza. Roger Friedman, editorialista di Fox, ha portato avanti per un anno la caccia alle streghe, citando apertamente insider della Sony.
La fuga di notizie che proveniva dai piani alti della Sony Music Entertainment era mirata a scoraggiare i potenziali investitori dal concedere dei prestiti a Michael, dipingendolo come non solvibile o comunque non gli veniva accordata la fiducia di poter restituire i prestiti nel futuro.
9 Maggio 2001- Allo scopo di smentire queste voci, Michael fece uscire un comunicato stampa:
"Voglio chiarire uno stupido pettegolezzo. Il Catalogo Beatles non è in vendita, non è stato mai in vendita e non sarà mai in vendita."
12 Giugno 2001: Michael si riun' con i dirigenti della Sony all'Hit Factory Studio per presentare loro l'album Invincible. Michael voleva che "Unbreakble" fosse il primo singolo dell'album perchè aveva concepito l'idea per il video. La Sony rifiutò e scelse "You Rock My World". La Sony contattò Hype Williams per proporre l'idea per il video e la sua regia.
Luglio 2001: Non soddisfatto della proposta di Hype Williams, Michael assunse Paul Hunter per dirigere la sua idea per il video di You Rock My World.
12 Luglio 2001: La Sony mandò al direttore di una radio un viaggio con tutte le spese pagate in cambio dei passaggi radio per la canzone "I am Real" di Jennifer Lopez.
13-21 Agosto 2001: Michael girò il video musicale di "You Rock My World", diretto da Paul Hunter e con la partecipazione di Chris Tucker e Marlon Brando.
17 Agosto 2001: La canzone "You Rock My World" venne trasmessa da due stazioni radio di New York. Fu trasmessa per la prima volta dalla WJTM-FM alle 6 p.m. e dalla WKTU-FM 45 minuti dopo. Entrambe le radio trasmisero la canzone ogni 2 ore fino alle 6 p.m. del giorno dopo quando la Sony chiamò il direttore di entrambe le radio, Frankie Blue, chiedendogli di SMETTERE di trasmetterla.
22 Agosto 2001: Il singolo "You Rock My World" fu fatto uscire in tutto il mondo, tranne che negli USA. Le classifiche americane sono calcolate sia sulla base di quanto una canzone viene trasmessa in radio SIA sulle vendite. Non pubblicare il singolo danneggiò commercialmente il posto della canzone nelle classifiche.
Le false scuse della Sony erano che il singolo avrebbe danneggiato le vendite dell'album, ma a quanto pare questa preoccupazione valeva solo per Invincible.
La Sony fece uscire 9 singoli dall'album "Dangerous" di Michael Jackson (1991)
La Sony fece uscire 6 singoli dall'album "HIStory" di Michael Jackson (1995)
La Sony fece uscire 5 singoli dall'album "Survivor" delle Destiny's Child (2001)
La Sony fece uscire 4 singoli dall'album "JLO" di Jennifer Lopez (2001)
La Sony fece uscire 6 singoli dall'album "A New Day has Come" di Celine Dion (2002)
Un singolo al primo posto in classifica è uno strumento indispensabile e conveniente per promuovere un album. Crea l'attesa ed è la campagna pubblicitaria per i rivenditori e per i clienti che acquistano il disco.
Un analista della classifica Billboard disse: "E' stato un errore madornale non pubblicare il singolo".
In seguito alla richiesta di Michael, Jay-Z partecipò al remix di "You Rock My World". http://www.youtube.com/watch?v=Kdy8JbWaE1A
Nel marzo 2002, in un'intervista per il giornale VIBE, a Michael venne fatta una domanda sul remix di Jay-Z.
VIBE: Perchè hai scelto Jay-Z per il remix di "You Rock My World"?
Michael: E' hip, è la novità ed è per i ragazzi di oggi. Loro amano i suoi lavori. E' entrato a far parte della cultura popolare. Ha un senso per me.
In cambio, Michael partecipò come voce di fondo per la canzone di Jay-Z "Girls Girls Girls" che avrebbe dovuto essere pubblicata come singolo. http://www.youtube.com/watch?v=LUg7G3CPos0 La Sony impedì a Jay-Z di pubblicare la canzone con la voce di Michael Jackson. Jay-Z negò quindi a Sony di pubblicare il suo remix di "You Rock My World".
Jay-Z pubblicò la canzone "Girls Girls Girls" come traccia nascosta nel suo album "BluePrint". NON vedrete questa canzone nella tracklist dell'album. Dopo l'ultima canzone del CD ci sono 25 secondi di silenzio seguiti dalla canzone "Girls Girls Girls".
La Sony NON aveva avuto alcun problema quando Brandy aveva utilizzato la voce di Michael Jackson nella sua canzone "It's Not Worth It". http://www.youtube.com/watch?v=_IpAyhZ2wSI
A quanto pare il problema della Sony non era che Jay-Z usasse la voce di Michael Jackson ma che Jay-Z avesse partecipato al remix di "You Rock My World", cosa che avrebbe potuto promuovere un album che la Sony stava deliberatamente sabotando.
Il Procuratore generale Elliot Spitzer indagò sulla payola tra le case discografiche. http://www.internetdj.com/article.php?storyid=653
Detto in parole povere, la payola si ha quando le case discografiche pagano le stazioni radio per trasmettere determinati artisti e canzoni alla radio, indipendentemente dalla loro qualità o popolarità.
Queste bustarelle arrivavano sotto forma di televisori, lettori DVD, fotocamere digitali, computer portatili, viaggi, auto a noleggio, soggiorni in albergo, biglietti per concerti, denaro, etc.
Le indagini rivelarono che i dipendenti della Sony nascondevano le bustarelle alle stazioni radio utilizzando "vincitori di concorsi" inventati per documentare le transazioni e far apparire che i soldi e i regali stavano andando agli ascoltatori della radio invece che ai dipendenti della radio.
Di seguito sono riportate alcune email private della Sony, risalenti al 2001, mandate per corrompere le radio per trasmettere artisti come Celine Dion, Jennifer Lopez, Jessica Simpson, Beyonce, etc. http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache%3AxdfDE8Mb25AJ%3Asomafm.com%2Fpayola%2Fpayola2.pdf+sony+payola+emails&hl=en&gl=us&pid=bl&srcid=ADGEESh4dgaaYlqqOT-FCWX9hM3nJEVDAsoZfWaoKVwfknudibwfcp6O-vz5jcsJ6e9uqAiW3MfwahUCw1X_ppPk1v1VhzgytS6oLFE8c3vZRmV9CS-hbvMLK_UxuJVt7vNWdJAJUtK1&sig=AHIEtbSmJSCnS30yYSr8xg21TmVYXQNl5A
Una email dice "Possiamo dire che lo stiamo mandando alla stazione radio ma solo usando l'indirizzo di Mike (* Michael Saunders, direttore di programma). Perchè quando la si invia alla radio WINK WINK un sacco di roba viene persa ".
Un dipendente della Sony scrive "Cosa devo fare per avere gli Audioslave su WKSS questa settimana?!!? Qualsiasi cosa tu possa sognare, io posso realizzarla".
Un direttore di programma della WKSE-FM ricevette biglietti aerei in cambio dell'inserimento della canzone di Jennifer Lopez "I'm Real" nella playlist della radio.
La Sony usò anche i biglietti per i concerti di MJ per corrompere le radio allo scopo di trasmettere ALTRI artisti!!!
La Sony ammise la pratica disonesta della payola e pagò un'ammenda di 10 milioni $.
Mentre la Sony violava le leggi statali e federali corrompendo per promuovere i suoi altri artisti, continuava a sabotare l'album del suo artista numero uno e socio d'affari, Michael Jackson.
Mentre la Sony corrompeva le stazioni radio per promuovere i suoi altri artisti, chiamava per IMPEDIRE alle stazioni radio, senza alcuna bustarella, di trasmettere la canzone "You Rock My World" di Michael Jackson.
Quando Michael e i suoi fan accusarono la Sony di aver deliberatamente sabotato la promozione di Invincible, i media accusarono Michael di dare la colpa alla Sony dell'insuccesso di Invincible.
Fino ad oggi, nessun media ha avuto l'integrità di riportare tutta la verità e la storia per intero del sabotaggio intenzionale della Sony nei confronti dell'album Invincible di Michael Jackson.
7 e 10 settembre 2001: Michael organizzò due concerti al Madison Square Garden per promuovere Invincible.
La Sony inviò una comunicazione ai suoi uffici di tutto il mondo che ordinava loro di non partecipare alla promozione dei concerti al Madison Square Garden.
Michael richiese alla Sony di inserire uno spot per promuovere Invincible durante il concerto che venne trasmesso in TV. La Sony rifiutò. Stranamente però inserì una pubblicità per promuovere l'album di Jennifer Lopez nel suo speciale TV mandato in onda una settimana dopo quello di Michael.
Nel 2001, le uniche volte che Michael aveva cantato "You Rock My World" erano solamente le due volte che lui le aveva cantate nei concerti promozionali al Madison Square Garden che aveva lui stesso organizzato.
11 Settembre 2001: Attentati dell'11 settembre.
16 Settembre 2001: Michael annunciò la produzione di una canzone per beneficenza per raccogliere i fondi per le famiglie delle vittime dell'11 settembre.
"Voglio fare qualcosa, voglio aiutare coloro che hanno perso le loro madri e i loro padri. Questa è la nostra gente. Questi sono i nostri bambini. Questi sono i nostri genitori".
La Sony si rifiutò di finanziare la canzone così MJ diede in pegno il suo orologio di diamanti per finanziare il progetto.
21 Settembre 2001: Michael incise la canzone "You Are My Life" e gli piacque così tanto che decise all'ultimo momento di aggiungerla alla tracklist di Invincible.
21 ottobre 2001: Michael organizzò un concerto di beneficenza per le vittime dell'11 settembre. Il concerto "United We Stand: What More Can I Give" si tenne allo stadio RFK a Washington D.C.
Cantò "Man in The Mirror" e, come finale, cantò "What More Can I Give" con tutti gli artisti presenti alla serata. http://www.youtube.com/watch?v=8qqUuzhGLt8&feature=related
Una versione rivisitata e con pezzi tagliati di questo concerto andò in onda l'1 novembre sulla ABC.
22 Ottobre 2001: Michael incise la versione spagnola di "What More Can I Give" - Todo Para Ti http://www.youtube.com/watch?v=aF4JN9ezrJ0
30 Ottobre 2001: Invincible venne pubblicato in tutto il mondo.
6 Novembre 2001: Butterflies venne fatta uscire negli USA SOLO in radio. NON era possibile acquistarla come singolo in nessun'altra parte del mondo.
1 Novembre 2001: Michael terminò la lavorazione di "What More Can I Give" e avrebbe voluto che fosse pubblicata immediatamente.
La Sony mise alle strette Michael utilizzando la sua canzone di beneficenza. Se avesse voluto pubblicarla a tutti i costi, Michael avrebbe dovuto cedere la sua quota del catalogo Sony/ATV. Michael fece la contro-offerta di produrre un gioco per la Playstation e di partecipare GRATIS a progetti di film della Sony.
La Sony rifiutò, Michael rinunciò alla sua canzone di beneficenza che dovette finanziare da sè.
7 Novembre 2001: Per promuovere l'album Invincible Michael organizzò la sua prima sessione di autografi della sua vita all'interno di un negozio di dischi a New York. http://www.youtube.com/watch?v=F0DdGelN6xo
3 Dicembre 2001: Il singolo "Cry" venne pubblicato in tutto il mondo, tranne che negli USA.
Michael non era contento dello scarso budget che la Sony gli propose per il video così rifiutò di comparire nel video. La Sony girò e pubblicò il video musicale di "Cry" senza la partecipazione di Michael, senza il suo consenso e a sua insaputa.
9 Gennaio 2002: Michael comparve agli American Music Awards per accettare il premio di "Artista del Secolo". http://www.youtube.com/watch?v=0FTjjpsJ9Zk La Sony non fece alcuna pubblicità ad Invincible. Venne mostrato invece materiale promozionale per l'album HIStory del 1995.
Allo stesso modo, quando partecipò il 20 aprile all' American Bandstand 50th Anniversary Special si esibì in Dangerous, una canzone di 10 anni prima. http://www.youtube.com/watch?v=voG3bD1Ezm4
Quando apparve il 24 aprile all'Apollo Theater nell'evento per la raccolta di fondi per il partito democratico "Every Vote Counts" con Bill Clinton, Michael si esibì con Dangerous, Black or White e Heal the World. http://www.youtube.com/watch?v=P7AG8DDNaqM
Perchè Michael cantava vecchie canzoni nel frattempo che Invincible stava calando di posizione nelle classifiche? Gli era stato proibito di cantare canzoni del suo album Invincible.
Febbraio 2002: La Sony intensificò la sua pressione finanziaria su Michael.
Febbraio 2002: Nonostante i suoi sentimenti personali sull'andare in tour, Michael pensò di fare un Tour mondiale per pagare il suo prestito alla Sony.
27 Febbraio 2002: Michael ricevette una nomination ai Grammy come "Miglior performance pop maschile" per You Rock My World.
Michael venne chiamato dal quartier generale della Sony Music e venne informato del fatto che non poteva eseguire nessuna canzone proveniente dall'album Invincible.
Questa restrizione impediva a Michael di eseguire l'unica canzone per la quale aveva ricevuto una nomination ai Grammy, così come tutte le altre canzoni provenienti da Invincible.
Michael fu cosi' costretto a cancellare la sua partecipazione ai Grammy Awards.
16 Marzo 2002: Michael invitò nella sua suite dei fan fidati per spiegare la situazione con la Sony e chiese ai fan di spingere la promozione di Invincible.
Marzo 2002: Dopo un acceso dibattito con la Sony per il budget per il video di Unbreakable, Michael decise di finanziarlo e produrlo da sè. Assunse Bret Ratner per dirigerlo.
4 Marzo 2002: Roger Friedman citò un insider della Sony "Mi è stato detto che il presidente della Sony Music Publishing ora è in continuo contatto con Michael Jackson. Perchè? E' arrivato il momento per Jackson di rinunciare alla sua metà del catalogo Beatles per darlo alla Sony.
O la Sony gli farà un'offerta in denaro per il catalogo oppure cercherà di convincerlo in un altro modo, ma accadrà. Richard Rowe è sempre al telefono con lui.
L'anno fiscale della Sony si conclude il 31 marzo, il che è uno stimolo per Rowe per elaborare in fretta l'accordo. Il prezzo di chiusura della Sony Corp. è solo circa la metà di quello che era lo scorso maggio."
6 marzo 2002: "Non siamo in trattative con il Sig. Jackson per la vendita della sua quota del catalogo ATV. Queste voci sono completamente infondate". -SONY
8 marzo 2002: "I problemi finanziari di Michael Jackson sono reali, gente, state pur certi di questo. E la smentita della Sony non dovrebbe far sentire nessuno meglio a riguardo della situazione.
Un insider nel business della Sony mi ha confermato che "pignoramento" sarebbe il termine appropriato. In effetti questo potrebbe essere un'eccellente mossa da parte della Sony in quanto loro non acquisterebbero il catalogo, ma in realtà lo pignorerebbero -ROGER FRIEDMAN
Marzo 2002: 3 apparizioni che erano in programma furono cancellate a causa della disputa Sony-MJ.
20 Marzo 2002: la Sony disse a Michael di lasciar perdere il video di Unbreakble. La Sony bloccò TUTTE le promozioni di Invincible, senza dare alcuna spiegazione ai consumatori.
Marzo 2002: Invincible diventò Invisible 5 mesi dopo la sua pubblicazione. L'album scomparve dalla lista delle "priorità internazionali" della Sony. In confronto, l'album HIStory era rimasto nella lista per 2 anni.
11 Aprile 2002: Il MJ Hideout Fanclub riportò: "Dopo aver ricevuto migliaia di proteste di fan di tutto il mondo, ora la sede della Epic a New York ha risposto che, semplicemente, non faranno niente per Invincible perchè Michael Jackson non è un artista importante per l'azienda".
24 Aprile 2002: Michael era a New York per apparire alla campagna di raccolta fondi per il partito democratico "Every Vote Counts" con Bill Clinton e al programma America Bandstand 50th Anniversary.
Numerosi fanclub organizzarono di comune accordo tre manifestazioni di protesta contro la Sony: una davanti alla sede della Sony a Manhattan, una davanti agli studi della NBC (che stavano trasmettendo l'American Bandstand 50th Anniversary) e una davanti all'Apollo Theater (che ospitava la raccolta di fondi per il partito democratico).
28 Aprile 2002: I fanclub rilasciarono una dichiarazione congiunta smascherando il sabotaggio della Sony contro l'album Invincible come strategia per acquisire il pieno controllo del catalogo beatles.
I fanclub di tutto il mondo si organizzarono per rilanciare l'album Invincible.
Aprile 2002: Martin Bashir contattò Uri Geller per manifestare il suo interesse a realizzare un documentario senza limitazioni su Michael Jackson (Fonte: testimonianza di Bashir in tribunale nel 2005 http://deargavinarvizo.com/2009/11/martin-bashirs-testimony/ ).
Fonte: http://muzikfactorytwo.blogspot.com/2010/10/michael-jackson-sony-relationship-for.html
IL RAPPORTO TRA MICHAEL JACKSON E LA SONY FOR DUMMIES: CAPITOLO 3
"Così tanti nomi, così tanta confusione. Il grande difetto di Michael è che può essere facilmente influenzato da truffatori e ciarlatani. E’ vulnerabile ad ogni tipo di lusinga" - ROGER FRIEDMAN
Per comprendere meglio le intricate macchinazioni contro Michael, è utile investigare nei suoi affari e sui suoi collaboratori. Facciamo un po’ di ordine tornando ad alcuni di essi.
Tommy Mottola, Allen Grubman e David Geffen arrivarono come un unico blocco.
Il manager musicale Mottola, l’avvocato Grubman ed il magnate dell’intrattenimento Geffen.
Insieme, cospirarono ai danni di Walter Yetnikoff affinchè Mottola potesse succedergli sulla poltrona. L’ascendente di Michael Jackson sulla Sony fu strumentale alla sostituzione. In un contorto capovolgimento di circostanze, quando salì al potere Mottola cospirò contro Michael che, a sua volta, pose fine all’incarico quindicennale di Mottola a capo della Sony.
Mottola aveva sempre avuto la passione per la musica. Alle elementari e alle medie, suonava la tromba nella banda della scuola. In effetti, suonava così bene che vinse una borsa di studio per una scuola privata. Alle superiori, smise di suonare la tromba perché, lui disse, “non era uno strumento fico”. Passò a suonare la chitarra. A 13 anni Mottola era il chitarrista di una band che si chiamava Exotics e si esibiva nei club sulla spiaggia, nelle chiese, ai matrimoni e in occasione dei bar mitzvah (tradizione ebraica).
A Mottola la scuola non piaceva e si divertiva di brutto. I suoi genitori non erano contenti della piega che stava prendendo perciò lo spedirono in un’accademia militare del New Jersey. Lui propose un patto ai suoi: si sarebbe tenuto lontano dai guai se loro lo avessero lasciato tornare a casa. Dopo soli 6 mesi e 3 tentativi di evasione, finì col fare rientro a casa.
Durante il college, prese lezioni di recitazione e cominciò a frequentare Lisa Clark, la figlia del fondatore della ABC Records Sam Clark. Mottola recitò dei piccoli ruoli come comparsa in circa 8 film. La sua passione era cantare. A 17 anni ottenne un contratto come cantante con la Epic Records del gruppo CBS. A 18 anni, pubblicò due dischi: “Woman Without Love” e “Evil Woman”. Li pubblicò sotto lo pseudonimo di T.D. Valentine. Mentre lavorava con la Epic, si fece amico Sandy Linzer, un produttore e compositore che gli presentò un amico avvocato di lei, Allen Grubman.
Mentre promuoveva i suoi dischi, Mottola si ritrovò a prendere una direzione diversa nell’industria musicale. Egli disse: “L’ossessione di cantare cominciò a svanire. Iniziai ad interessarmi all’ambito della pubblicazione musicale”. A 20 anni, Mottola ottenne un lavoro alla Chappell Music, un gigante del settore. A 22 anni, sposò Lisa Clark. Mottola trascorse 8 anni ad apprendere sulla produzione, il marketing e la promozione mentre lavorava alla divisione della musica pop della Chappell Music. Dopo averla lasciata nel 1975, Mottola costituì la sua propria società di management , Don Tommy Enterprises, più tardi ribattezzata Champion Entertainment.
Mottola e Grubman, che divennero amici stretti nel corso degli anni, hanno un’ambizione in comune. I due si fecero amico Walter Yetnikoff, il Presidente della CBS Records.
Quando i Jackson 5 lasciarono la Motown nel 1976, avevano firmato con la CBS Records.
“L’insicurezza e la vanità mi resero un bersaglio facile per i leccaculo. Tra questi conta Mottola e Allen Grubman. Mottola e Grubman erano come droghe, potevo sempre fare riferimento a loro per nutrire il mio ego. Mottola era l’uomo maschio che sapeva di pistole, barche e donne. A differenza dei soliti tipi aziendali che mi annoiavano fino a farmi piangere, Tommy mi intratteneva con delle storielle di vita alla grande. Mi ascoltava con venerazione quando gli descrivevo le sfide per portare a termine le mie operazioni a livello mondiale. Mi riempiva di elogi sulle mie capacità. Mi faceva sentire da dio. Lo vedevo come un fratello. In Mottola, avevo trovato un fratello che si sarebbe preso una pallottola al mio posto (o così pensavo).” -WALTER YETNIKOFF, Presidente della CBS/ Direttore Generale della Sony
Sony acquisì la CBS Records nel gennaio del 1988 per 2 bilioni di dollari.
Un anno prima che la CBS fosse rilevata dalla Sony, Yetnikoff si prese la pressione dei media addosso per aver promosso Mottola ad una posizione manageriale. “Tommy alla fine mi convinse a nominarlo capo della divisione interna della CBS Records. La stampa si mise a strepitare che non fosse qualificato. Che diavolo, lui era un mio amico” ha scritto Yetnikoff nel suo libro. ‘Walter avrebbe fatto meglio aprendo l’elenco telefonico di LA e scegliendo a caso” scrisse la stampa. Lo stesso Mottola ammise di non sapere nulla di bilanci o consigli di amministrazione. “Tutto riguarda davvero solo la musica. Non è come un grande ingegnere missilistico, una corrente filosofica o non so cosa” disse Mottola.
L’industria dell’intrattenimento è imballata di avvocati. Molti di loro non praticano formalmente nel senso convenzionale ma le loro competenze nel trattare decisioni e contratti li rende una risorsa. Walter Yetnikoff è un avvocato abilitato. Mottola portava il suo amico avvocato ovunque andasse. Quando Yetnikoff portò Tommy Mottola alla CBS, Grubman faceva parte della confezione.
Yetnikoff faceva firmare gli artisti, Mottola li gestiva, Grubman li rappresentava.
“Tommy è estremamente intelligente” Yetnikoff diceva di Mottola. Quando Yetnikoff scoprì esattamente quanto Mottola fosse intelligente, la sua sovranità all’Impero Sony era stata portata alla conclusione proprio dall’uomo di cui lui era stato mentore e che considerava un “fratello”
Una diciottenne Mariah Carey stava lavorando come cameriera, guardarobiera, portinaia di un salone di bellezza e corista part-time per sbarcare il lunario. Nel 1988, Mariah andò ad una festa come ospite dell’artista blues Brenda Starr della CBS. Mariah diede un nastro con una demo a Mottola che l’ascoltò nella sua limousine. Capì all’istante che poteva farne una star. Presto, Mottola iniziò ad avere una relazione extraconiugale con Mariah Carey. Mottola negò qualunque implicazione sentimentale. "Dio mi è testimone, non sta succedendo nulla tra di noi” disse Mottola ai giornalisti. La relazione era di dominio pubblico alla CBS. L’extracurriculare non infastidì Yetnikoff che premiò Mottola con un bonus di 3 milioni di dollari dopo che ricopriva quell’incarico solo da pochi mesi.
Quando John Branca cominciò a lavorare con Michael nel 1980, il patrimonio netto di Michael era di appena un milione di dollari. 10 anni più tardi, le capacità di negoziazione di Branca incrementarono il patrimonio netto di Michael di 300 milioni di dollari.
La rivista Forbes elesse David Geffen “l’uomo più ricco di Hollywood’. Geffen aveva una reputazione per essere un genio intuitivo nello show-business. Era anche arrogante e lunatico. Geffen guadagnò una posizione rispettabile sia nel campo musicale che in quello cinematografico. Michael sentiva che se fosse stato a sentire i consigli di Geffen, anche lui sarebbe potuto diventare un magnate come Geffen. Michael si aggrappava ad ogni parola di Geffen allo stesso modo in cui era solito aggrapparsi a quelle di Branca. Ma a differenza di Branca, Geffen veramente lusingava Michael.
Michael stava per consegnare ‘Decade’, un album di greatest hits con un numero di canzoni nuove da 3 a 5 nell’agosto del 1989. Branca aveva negoziato questo affare con la CBS per 18 milioni di dollari come anticipo e 3 milioni di dollari come un regalo a Michael da parte della CBS.
David Geffen dissuase Michael dal progetto ‘Decade’. Geffen cominciò a discutere con Michael riguardo al suo rapporto con la CBS Records. Geffen convinse Michael che la CBS stava facendo grazie a lui più soldi di quanti Michael non stesse facendo per sè stesso. Geffen suggerì a Michael di trovare una scappatoia e uscire dal suo contratto CBS. Prima di allora, Michael aveva un rapporto eccezionale con Walter Yetnikoff. Aveva persino portato Yetnikoff sul palco durante la cerimonia dei Grammy del 1984.
Geffen possedeva la sua propria etichetta discografica (la Geffen Records) e stava cercando di indurre Michael a firmare con la sua etichetta. Branca sconsigliò Michael di lasciare la CBS. Michael doveva ancora 4 album alla CBS e la CBS lo avrebbe citato per gli album dovuti. Branca e Geffen ebbero un’accesa discussione, Branca disse a Geffen di interessarsi ai suoi di affari, Geffen appese il telefono in faccia a Branca poi chiamò Michael per dirgli che la ragione per la quale Michael non aveva un buon accordo con la CBS era per lo stretto rapporto che Branca aveva con il Presidente della società, Walter Yetnikoff.
Un paio di giorni dopo, Branca fissò un incontro con Michael. L’incontro non andò bene. Il giorno seguente, Branca ricevette una lettera che lo informava che le sue prestazioni professionali non erano più richieste da Michael Jackson.
“Michael Jackson prima licenziò Frank Dileo, il mio ex-dipendente e leale sostenitore e poi licenziò John Branca, un altro ragazzo al quale piacevo. Il nuovo avvocato di Michael? Allen Grubman” ha scritto Yetnikoff nel suo libro.
Tommy è sempre stato affamato di potere " disse Mickey Schulhof, il Presidente della Sony Music Entertainment (il capo di Mottola) nel 1991, sostituito da Mottola nel1995. Schulhof sapeva che un certo numero di figure del settore stavano sostenendo Mottola nel salire la catena del comando. La più formidabile era quella di David Geffen, il bilionario impresario di dischi e l’implacabile antagonista di Yetnikoff . Geffen esortò Michael Jackson, il pezzo da novanta di Yetnikoff, a lasciare la CBS. Jackson non era disposto a farlo, ma fece saltare parecchi membri chiave (Dileo e Branca) del suo entourage che si identificavano molto con Yetnikoff. Al loro posto, insediò figure strettamente collegate a Geffen. Fra loro degno di nota era un avvocato che Tommy aveva raccomandato a Geffen anni prima, Allen Grubman. Ignaro delle forze che si stavano radunando contro di lui, nel giugno del 1990 Yetnikoff autorizzò un affare per Mottola che gli avrebbe fatto ricevere circa 15 milioni di dollari nel corso dei successivi 5 anni, esclusi i bonus annuali. Nel frattempo, Mottola stava facendo alcune negoziazioni per conto suo.
“Grubman mise a punto un nuovo contratto per Michael che io considerai oltraggioso. Gli dava la sua propria etichetta con la promessa di guadagnare le sue consuete alte percentuali sui diritti d’autore in aggiunta a metà dei profitti della sua etichetta. “Secondo la mia opinione legale (*Yetnikoff era anche un avvocato nel business della musica), i profitti più i diritti violano gli altri artisti” ‘No, non lo fanno. Il suo reddito proveniente dall’etichetta è a parte” argomentava Mottola. ‘Cazzate, qualsiasi contabile degno di questo nome lo vedrà come un diritto d’autore mascherato. I collaboratori di Springsteen andranno di matto” ‘Io sto per dare a Springsteen la piena percentuale del diritto d’autore sui CD” annunciò Mottola. Solitamente, agli artisti veniva pagata la metà dei diritti sui CD. ‘Cosa?! Fallo con Springsteen e avrai I collaboratori di Billy Joel attaccati al tuo culo. Lo stai perdendo questo affare Tommy’ ‘Non sono il solo che lo sta perdendo, Walter’”
Michael Jackson che era sempre una calamita per i truffatori nel suo raggio di un miglio veniva usato dagli esecutori che facevano politiche di ufficio. Il contratto di Michael con la Sony nel 1991 di un bilione di dollari arrivò sulla scia del fatto che Tommy Mottola convinse Michael a schierarsi con lui contro Walter Yetnikoff.
Mottola aveva allettato Bruce Springsteen con la piena percentuale dei diritti sui CD. Michael venne influenzato con un appetibile contratto che prometteva non solo un aumento finanziario ma anche la sua vera passione: i film. Secondo i termini del suo accordo, Michael sarebbe stato il protagonista nel suo primo lungometraggio, prodotto dalla Sony Columbia Pictures. Il nuovo contratto prometteva a Michael anche una nuova etichetta discografica, la Nation Records. "Alleverà giovani talenti in erba e sarà la calamita per attrarre le superstar a lasciare le loro attuali case discografiche e venire alla Sony” disse Mottola.
Il New York Times contribuì con una sferzante valutazione di Mottola nel dicembre del 1991, dal titolo ‘Il Grande Spendaccione della Sony Music”. L’articolo biasimava aspramente Mottola per aver siglato una serie di “accordi onerosi senza precedenti” .
“Fiutando il sangue nell’acqua, gli squali media fecero sfoggio dei loro denti. Billboard citò Jon Landau (il manager di Bruce Springsteen) il quale disse che il mio rapporto con lui e Springsteen era terminato. Era chiaro che Landau avesse parlato con Geffen, Geffen con Grubman e Grubman con Mottola. La stampa lo fece sembrare come se i miei due più grandi artisti, Michael e Springsteen, mi stessero abbandonando. Era così? Tutto quello che dovevo fare era chiamarli. Perchè non lo feci? Avevo paura che non avrebbero risposto alle mie chiamate. Avevo paura che loro avessero effettivamente trasferito la loro lealtà a Geffen, Grubman e Mottola. Avevo paura della verità”.
“Mi stavo lentamente appropriando dell’idea che Mottola fosse pronto a tagliarmi fuori. Tutte le volte che Tommy si avvicinava al mio cane, uno spirito docile, il cane gli ringhiava contro come se gli si stesse avvicinando il diavolo in persona. Era giunto il momento di mettere le cose in chiaro con Tommy. Io avevo creato una posizione per lui, proprio come avevo fatto con Grubman, nelle più alte cariche del business musicale. Lui mi era debitore. Il minimo che mi doveva era la verità riguardo alle sue maldicenze su di me. Dovevo parlare con Mottola ma Mottola era introvabile. Qualcuno mi disse che era in navigazione sulla sua barca attorno a Hamptons. Avevo un amico che possedeva una barca il quale acconsentì ad aiutarmi a rintracciare Mottola. Trascorsi tutto il giorno a cercare la sua barca. Cos’avevo in mente? Se lo avessi trovato cosa avrei fatto? Persuaderlo? Ucciderlo? Costringerlo a dirmi la verità? Fargli confessare il suo tradimento? Non rintracciai mai la sua barca. Il lunedì mattina, fui chiamato nell’ufficio di Norio Ogha”.
“Norio Ogha, l’uomo che io avevo fatto ricco, mi comunicò la notizia rimanendo in piedi. “Il consiglio di amministrazione si è riunito e ha deciso che tu dovresti prenderti un anno sabbatico” Non mi strinse la mano, non usò la parola “licenziato”, sparì semplicemente. ‘Perfavore, esca attraverso la porta laterale” mi disse una guardia di sicurezza. Più tardi appresi che nella stanza attigua, Ogha stava incontrando Mottola, programmando già il nuovo regime” -WALTER YETNIKOFF
Grubman convinse Michael Jackson di supportare Mottola nella sua battaglia per sostituirsi nel ruolo di Walter Yetnikoff. Fu il sostegno di Jackson a Mottola che influenzò la decisione della Sony di dare a Mottola il posto di Yetnikoff” -LYNTON GUEST
Quando prese il potere, Mottola, lungi dal mantenere le sue promesse di dare alla carriera di Michael un nuovo impeto, lo abbandonò in favore di artisti nuovi. Con i suoi occhi puntati al catalogo di Michael, Mottola cospirò contro Michael.
Mottola sentiva che lui doveva provare a sè stesso di essere un dirigente che poteva fare meglio di Yetnikoff. Mottola stabilì che la società avesse due difetti principali: 1- era mancato lo sviluppo di artisti nuovi, rimanendo ancorata ai grandi artisti, di cui tuttavia erano passati i tempi migliori 2- La divisione nazionale e quella internazionale della società non stavano operando come un’unità coerente.
Mottola si immerse completamente nella carriera di Mariah Carey, agendo come suo manager, predisponendo le sue affiliazioni affaristiche per far avanzare la vita professionale di lei.
Nel giungo del 1993, Mottola sposò Mariah Carey. La carriera di Mariah era stata lanciata ormai e Mottola ne aveva il pieno controllo. Approvava il materiale, gli arrangiamenti, controllava la promozione e le affido' come procuratore Allen Grubman. "Allen Grubman è il mio migliore amico, punto. Chiudo qui il discorso" Disse Mottola in risposta alle domande riguardanti il conflitto di interesse.
Al contrario di quello che pensano i fan, il sabotaggio da parte del partner in affari Sony cominciò molto prima dell'album Invincible. Tenete presente che Michael non è solo un altro artista per Sony, Michael possiede il 50% della Sony/ATV, sono partner in affari. La passione per l'editoria musicale di Mottola cominciò quando lui aveva 20 anni. Mottola vide in Michael un grande artista ma pur sempre un artista i cui anni d'oro erano ormai alle sue spalle. Quello che per loro contava e per la quale consideravano Michael importante era il catalogo di vecchie canzoni e il suo 50% di quota Sony/ATV
L'11 Luglio 1993 mi venne riferito di un caso in cui veniva screditato Michael Jackson. Era evidente che fosse stato programmato da tempo. Il mio capo mi disse che si voleva avere la prova che MJ fosse un ‘chicken hawk’ (che nel linguaggio di strada sta per pedofilo) e che contribuisse alla delinquenza minorile" - -UN INVESTIGATORE PRIVATO CHE INDAGAVA SU UN COMPLOTTO CONTRO MJ
Dopo le accuse di molestie su minore del 1993 le vendite di album di Michael calarono di molto. Allora chiamò Michael Schulhof e gli disse di non ritenere sé stesso responsabile di questo calo ma che invece la persona da colpevolizzare era Mottola, perché invece di promuovere lui preferiva focalizzarsi sulla promozione di Mariah Carey.
Quelle che ai fan sembravano essere banali decisioni erano invece programmate in modo strategico dagli esecutori di Sony ed erano volte a sabotare la carriera di Michael e le sue finanze.
'INVINCIBLE' NON FU IL PRIMO ALBUM SABOTATO DA SONY
"Dopo il caso Chandler Sony voleva pubblicare un CD singolo dei maggiori successi di Jackson (HIStory) mentre Jackson insisteva nel voler pubblicare delle canzoni nuove. Il CD doppio fu il risultato di questo disastro. Questo fece tuttavia allertare sul fatto che Sony, capeggiata da Mottola, potesse usare le clausole contrattuali al fine di realizzare i suoi scopi prendendo delle decisioni che sembrano totalmente bizzarre".
"Nel 1997, soltanto due anni dopo 'HIStory' Sony pubblico' uno strano CD ibrido intitolato 'Blood On The Dance Floor- HIStory In The Mix”. Ancora prima che cominciassero le registrazioni Sony richiese espressamente i diritti su 10 nuove canzoni. Jackson non era d'accordo con il modo che aveva Sony di interpretare il contratto. Dopo molte negoziazioni venne raggiunto un compromesso e cioè un CD contenente 5 nuove canzoni e 8 remixe di canzoni facenti parte dell'album 'HIStory'. Quello che sembrava essere un normale processo di negoziazione era invece parte di una campagna per manipolare Jackson a favore di Sony. Di solito gli interessi della casa discografica e dell'artista coincidono ma nel caso di Jackson e Sony erano agli antipodi. Jackson stava subendo un trattamento diverso rispetto a quello che la sua casa discografica gli aveva riservato in passato"
"Sony capì perfettamente che Jackson si sarebbe rifiutato di fare qualcosa ma vollero raggiungere un compromesso. Jackson avrebbe visto questa come una vittoria poiché quello che inizialmente lui aveva richiesto venne modificato grazie alla sua opposizione. Quando si giunse all'accordo per 5 nuove canzoni e 8 remixe per ‘Blood On The Dance Floor’ Jackson pensò di aver giocato d'astuzia. Fu un grave errore. Pubblicare un CD con sole 5 nuove canzoni e con un remix di canzoni contenute in un album uscito solo 2 anni prima creò molta confusione tra i fan. Fu visto come un modo per evitare a Michael Jackson di produrre un cd tutto nuovo, come se non fosse stato in grado di farlo".
"Niente di tutto questo venne reso pubblico naturalmente. Sony doveva apparire come colei che supportava Jackson. Le case discografiche hanno l'obbligo di occuparsi dell'artista. Devono comportarsi bene altrimenti potrebbero trovarsi a far fronte ad una rottura di contratto. Di sicuro non dovrebbero cercare di sabotare la carriera del loro artista"
"Conseguentemente, le vendite mondiali furono di appena 4 milioni, un vero disastro per Michael Jackson. Fu un fallimento che diede ancora di più una spinta a Sony convincendoli di essere sulla buona strada con la loro tattica. Jackson si lamentò varie volte con Mottola ma non cambiò nulla. La colpa per il flop venne riversata su Jackson".
"Randy Taraborelli scrisse che dopo le scarse vendite di 'Blood On The Dance Floor' lui non fu più una priorità per la compagnia. Lontano dall'essere sorpresi dalle vendite Sony progettò il modo per sbarazzarsi di Michael.
Taraborelli forse era nel giusto quando scriveva che Jackson non era mai stato la priorità per Sony ma in effetti, in un certo senso, rimaneva una delle maggiori priorità per loro. Non nel senso di voler promuovere i suoi album per incrementare le vendite ma nel senso di sbarazzarsi di lui per mettere le mani sul suo catalogo e soprattutto sulla sua parte di Sony/ATV. Per poter conquistare questi obiettivi Jackson avrebbe dovuto fallire in modo tale da convincere tutti che Sony non ne aveva nessuna colpa" -LYNTON GUEST
Fonte: http://muzikfactorytwo.blogspot.com/2010/11/michael-jackson-sony-relationship-for.html
IL RAPPORTO TRA MICHAEL JACKSON E LA SONY FOR DUMMIES - CAPITOLO 4
I media hanno sempre massacrato Michael ma dopo che lui si tirò fuori dalla Sony, le storie presero un’altra direzione. I media cominciarono a svelare dettagli privatissimi dei suoi affari finanziari di cui solo pochi erano al corrente, come il suo socio in affari Sony.
I media riferivano che Michael fosse sul punto di perdere la sua comproprietà del catalogo Sony/ATV. Simili notizie miravano a scoraggiare gli investitori dal fare prestito a Michael, cosa che ostacolava la sua capacità di ristrutturare prestiti in sospeso, incluso un prestito di 188 milioni di dollari dalla Sony, garantito dal catalogo Sony/ATV. Michael non può restituire il denaro, Sony prende possesso della garanzia collaterale.
“Ebbe inizio la caccia alle streghe. E sembrava come se spuntasse fuori una storia negativa dopo l’altra riguardo a Michael. Io sentivo il suo dolore. So cosa significa camminare per le strade ed avere l’impressione che il mondo intero sia rivolto contro di te. So cosa significa sentirsi impotenti ed incapaci di difendersi perché il clamore dei linciatori è così forte che sei convinto che la tua voce non possa mai essere ascoltata”. -MADONNA http://www.youtube.com/watch?v=dg0c5DWmb88&feature=player_embedded
Nel video qui sotto, Rita Cosby chiede a Michael: qual è la tua situazione finanziaria? Michael risponde: La mia situazione finanziaria è ottima. Ho appena firmato un assegno di 500 milioni di dollari. Ma le buone notizie non vendono. Quando sono negative, allora esplodono.
http://www.youtube.com/watch?v=N5SD25kb2K4&feature=player_embedded
Michael aveva bisogno di una platea più vasta per disperdere le voci che lo ritraevano impossibilitato a risollevarsi finanziariamente. Da qui, lo shopping sfrenato di 6 milioni di dollari in un lussuoso negozio di antiquariato nel documentario di Bashir.
http://www.youtube.com/watch?v=uJAJbhC-KAA&feature=player_embedded
“Michael Jackson ha un sufficiente potere finanziario da essere in grado di proteggersi così bene che non puoi raggiungere casa sua che tu sia un membro dell’FBI o chiunque altro a meno che tu non abbia un appuntamento” -MARTIN BASHIR http://www.youtube.com/watch?v=jesOHSc-lds&feature=player_embedded
Così, per penetrare nella fortezza di Michael, Bashir ricorse alla tattica del cavallo di Troia.
“Bashir voleva fare un documentario su Michael Jackson. Voleva che fosse scandaloso ma sapeva che avvicinarsi a Michael poteva essere non facile. Dopo tutto, erano così tante le persone in giro per il mondo che volevano avvicinarlo. Loro desiderano delle opportunità che credono lui porti con sé. Questo è stato per Michael un problema costante in tutta la sua vita. Le persone gli girano sempre intorno provando ad agganciarsi ai suoi affari, provando ad afferrare giusto qualcosa che gli darà fama e fortuna. E’ un problema continuo.
Michael Jackson ha detto tante volte: “Sono molto solo a causa di questo.” Lo ha scritto nella sua autobiografia: “Ognuno vuole un pezzo di me” e Martin Bashir non era l’eccezione, così come non lo erano gli Arvizo. Così Martin Bashir decise che il modo migliore per arrivare a Michael Jackson fosse una forma di adulazione” -THOMAS MESEREAU
“Lui è incredibilmente piacevole, ma ha una personalità talmente subdola. Si trattava di giornalismo imprenditoriale, proprio come i tabloid, nel quale spesso c’è un elemento di pura invenzione. Lui parlava sempre di una buona strategia, aveva sempre qualche amico che conosceva qualcuno” disse un ex collega di Martin Bashir.
“Lei (Lady Diana) non avrebbe mai detto tutte quelle cose se non fosse stato per il modo in cui lui (Bashir) la ingannò. Lui la cullò in un ambiente confortevole presentandosi come questo meraviglioso magnanimo uomo” disse la duchessa di York, Sarah Ferguson.
“Bashir chiamò Uri Geller e traboccava di lusinghe. Disse che lui ammirava tutto ciò che Michael aveva fatto per i bambini in giro per il mondo. Fece riferimento in particolare alle visite di Michael ai bambini ammalati in ospedale. Disse: “Questa cosa la ammiro così tanto. C’è bisogno di promuoverla meglio, c’è bisogno di fare un documentario che mostri al mondo che tipo di persona è Michael.” Bashir disse a Geller che Michael Jackson aveva sempre desiderato la Giornata Internazionale del Bambino. E gli disse che lui voleva portare Michael Jackson ad incontrare Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, e che facendo questo sperava che Michael visitasse l’Africa ed aiutasse i bambini malati di AIDS. Geller fissò un incontro tra Michael Jackson e Martin Bashir a Londra. E Bashir ripetè la stessa messinscena descritta prima: “Tu sei così frainteso. Ciò che hai fatto è fenomenale. Il mondo ha bisogno di saperlo. Sono uno dei più quotati a realizzare questo progetto cosicchè il mondo capirà davvero chi sei e quello che tu hai compiuto.” Bashir mostrò a Michael una lettera di raccomandazione piuttosto frammentaria da parte della Principessa Diana per il modo in cui aveva condotto l’intervista a lei. Ogni cosa era zucchero e miele, ogni cosa era gentile. Purtroppo, era FALSA. Era l’imbroglio per eccellenza. L’incontro era stato fissato e Michael incontrò Martin Bashir. Lui concordò di fare il documentario perché credeva a quello che ho appena raccontato” -THOMAS MESEREAU
L’autenticità della presunta lettera di Lady Diana è altamente discutibile. Perché lo avrebbe raccomandato se lui le tese un agguato nella sua intervista? E chi avrebbe contraffatto una lettera di elogio da parte della Principessa?
Bashir utilizzò 2 estratti conto fasulli della NatWest, mostrando un pagamento di 4.000 sterline dal “News International”, editore del tabloid britannico “News of the world”, ad un ex impiegato del conte Spencer, il fratello di Lady Diana. Lo scopo dell’imbroglio era indurre il conte a pensare che la privacy della sua famiglia fosse stata compromessa nella battaglia in atto per il fallimento della relazione tra Diana e Carlo. Il conte Spencer pensò fosse meglio per sua sorella offrire all’opinione pubblica la sua versione dei fatti. La BBC riconobbe che dei documenti era stati falsificati ma dichiarò che erano stati fatti per “questioni grafiche”.
Dal momento che Bashir fece ricorso ad estratti conto fasulli per ottenere l’intervista con Lady D, chi può dire che la presunta lettera da parte della Principessa Diana fosse autentica?
La tempistica così ravvicinata tra l’approccio di Bashir con Michael e la rottura dei rapporti tra Michael e Sony sembra alludere ai media e al pubblico in generale.
Maggio 2002 – Con un accesso senza precedenti di 8 mesi privi di ogni restrizione, Bashir puntò la sua telecamera velenosa su Michael. L’integrità giornalistica non era nemmeno l’ultimo dei pensieri nella mente di Bashir, era stato mandato con un piano molto più perfido di quanto possa sembrare. L’obiettivo non era altro che la totale distruzione di Michael Jackson.
Martin Bashir non agì con malizia esclusivamente per conto proprio, giusto per farsi un nome. Se nei suoi piani ci fosse stata solo l’autopromozione, l’avrebbe già conseguita per il fatto di aver ottenuto un’intervista esclusiva con Michael Jackson. Una lettera di raccomandazione elogiativa da parte di Michael Jackson, a Bashir avrebbe aperto tutte le porte. Si sarebbe consolidato come giornalista di cui sofisticate celebrità si fidavano e che preferivano per svelare i dettagli più intimi della loro vita privata. Adesso quale celebrità sana di mente si fiderebbe di Bashir per un’intervista?
Bashir puntò tutto su una carta sola, CONSAPEVOLE degli effetti negativi poiché sapeva bene che anche la telecamera di Michael riprendeva l’intervista.
Pertanto, qual era il vero motivo per macchiare l’immagine di Michael Jackson?
“Un progetto architettato per umiliarlo, rovinarlo e raggirarlo” -THOMAS MESEREAU
La campagna denigratoria fu orchestrata per scoraggiare i potenziali investitori finanziari a concedergli prestiti e i consumatori di dischi a comprare i suoi. Il sabotaggio di Invincible non era sufficiente, Sony doveva assicurarsi che Michael non fosse assolutamente nelle condizioni di ristrutturare i suoi prestiti.
Sembra che molti si lascino sfuggire il valore del catalogo Sony/ATV di cui non fanno parte soltanto le “Northern Songs” (ovvero il catalogo delle canzoni dei Beatles). Sin dalla sua prima acquisizione da parte di Michael nel 1985 e la sua fusione con Sony nel 1995, il catalogo Sony/ATV ha aggiunto altri cataloghi di editoria musicale come il Leiber & Stoller, il Famous Music Publishing, il catalogo Rough Cut Music, Tree Publishing, eccetera. Il rivale di Sony/ATV, il Gruppo Universal Music Publishing (UMPG) è il maggior editore musicale al mondo con uffici in 41 paesi mentre Sony/ATV ha uffici in 23 paesi. Sony ambisce alla supremazia nell’industria dell’editoria musicale.
"Abbiamo un ottimo accordo di autonomia ed un supporto straordinario da parte di Sony, che sono grandi sostenitori dell’editoria musicale e del diritto d’autore. Hanno un’autentica visione di lungo termine nella crescita di questo affare e nella costruzione di sé come primari editori musicali. Sony/ATV è passato da uno stato dormiente e poco profittevole ad uno estremamente sveglio e profittevole, che cerca e ruota sempre attorno a nuove opportunità." MARTIN BANDIER, Presidente e Direttore Generale di Sony/ATV
"Siamo molto contenti della straordinaria crescita e performance finanziaria alla Sony/ATV. Non siamo dei venditori. Adoriamo questo business e siamo del tutto focalizzati sul suo incremento” ROB WIESENTHAL, Vice Presidente e Direttore Finanziario di Sony/ATV
Sony vuole NON SOLO il 50% di Michael del catalogo Sony/ATV MA ANCHE il suo catalogo MiJac. Dopo la sua morte, le canzoni di Michael Jackson sono diventate oro. Sony ne vuole la proprietà in modo da poterci guadagnare senza dividere i profitti o le operazioni di controllo con l’Estate di Michael. Sony è il sostenitore finanziario del prestito di Michael sino al mese di settembre del 2011. Per quella data, John Branca avrà fuso il catalogo MiJac con il 50% del Sony/ATV posseduto da Michael prima di venderli poi entrambi alla Sony.
Non è una questione di SE accadrà questo, ma solo di QUANDO.
“Se Michael fosse finito in prigione, come avrebbe difeso la sua proprietà del catalogo? Come si sarebbe difeso da tutte queste inutili azioni legali? Sony aveva così tanto da guadagnarci se ci fosse stata una condanna e Sneddon avrebbe ottenuto il suo status di celebrità. Queste persone non avrebbero dovuto nemmeno sedersi ad uno stesso tavolo per cospirare insieme, avrebbero potuto aiutarsi l’un l’altro su un piano non programmato perché avevano un interesse in comune.” -THOMAS MESEREAU
SNEDDON: Lei fece un reportage di attualità sulla Principessa Diana?
BASHIR: Sì.
SNEDDON: E quanto durò quella produzione?
BASHIR: Penso che la durata complessiva fosse di circa un’ora e 50 minuti
La Shield Law permette ai giornalisti di mantenere confidenziali i fatti pertinenti ai metodi che essi usano per redigere una storia. Durante il processo del 2005, Bashir rifiutò di rispondere praticamente ad ogni domanda postagli da Thomas Mesereau invocando la Shield Law. “Quante ore di filmato lei ha omesso dal documentario?” “Fece firmare a Michael Jackson due documenti in assenza di un avvocato?” furono domande alle quali Bashir negò una risposta. Persino quando il giudice indicò a Bashir che certe domande non erano coperte dalla Shield Law e che lui doveva rispondere, Bashir si rifiutò. Melville dichiarò che avrebbe deliberato un oltraggio alla corte in seguito ma poi non venne intrapresa alcuna azione contro Bashir.
L’intervista di Bashir con la Principessa Diana durava quasi 2 ore, la sua “intervista” con Michael Jackson durò 8 mesi, che sono solo 4 mesi in meno di un anno intero! Personalmente, penso che se qualcuno mi seguisse per 8 mesi, finirei con lo scivolare su qualcosa che potrebbe essere male interpretato. I cospiratori mirarono a quella che può essere vista come la più scontata “eccentricità” di Michael, l’aspetto più frainteso della sua vita: i suoi rapporti con i ragazzini.
Un’altra peculiarità del “Living with Michael Jackson” fu la narrazione allusiva per tutta la durata del programma. Nessuna narrazione simile faceva parte dell’intervista alla Principessa Diana.
“Molto di quello che Michael disse riguardo alla sua visione del mondo, del bisogno di pace e di amore, riguardo al suo desiderio di vedere più creatività nel mondo e la sua grande fiducia nei bambini per ottenerla venne lasciato fuori ed al suo posto ciò che si vede nel documentario è il commento di Bashir messo a punto per sollevare uno scandalo” -THOMAS MESEREAU
Quando Bashir fu promosso co-conduttore di uno dei più importanti programmi di attualità della ABC News, NightLine, il reporter della Fox Roger Friedman fece il verso ad una simile decisione:
“Congratulazioni David Westin (Il Direttore di ABC News). Hai sostituito il serio, competente, rispettato Ted Koppel con il viscido e servile Martin Bashir. La mia domanda è, Jerry Springer non era disponibile? Il suo metodo di ottenere le risposte alle notizie da prima pagina è il più disonesto che gli riesca di fare. Bashir adesca Jackson elogiando le sue qualità più singolari durante le pause delle riprese. Jackson è lusingato e compiaciuto ma quando il filmato riparte, Bashir poi attacca il cantante su quegli aspetti per i quali solo pochi secondi prima si era complimentato” -ROGER FRIEDMAN
Michael era un bersaglio facile, i cospiratori in realtà non avevano nemmeno bisogno di darsi pena a costruire una trama elaborata. Avevano solo bisogno di seminare il dubbio nella mente delle persone per avviare quella catena di eventi che alla fine portò al processo del 2005. Gettare fango, anche se non attecchiva, avrebbe lasciato il segno. Con l’accordo del 1993 che condannava Michael agli occhi dell’opinione pubblica e di Tom Sneddon, un procuratore rabbioso mosso da una vendetta personale nei confronti di Michael Jackson, sarebbe bastata una sola mossa ad attivare il domino costruito.
I rapporti innocenti di Michael con i bambini erano risaputi nella sua cerchia. Persone come Walter Yetnikoff e Frank Dileo potevano a malapena capire perchè una star del calibro di Michael scegliesse di frequentare dei bambini, soprattutto maschi.
“Nel backstage vidi un ragazzetto di non più di 13 anni. Gli chiesi cosa ci facesse in tour. Mi rispose: “Io sono amico di Michael”. Era singolare, ma di nuovo, tutto ciò che riguardava Michael era singolare.” -WALTER YETNIKOFF
Il ragazzino era Jimmy Safechuck. Michael lo portò con sè durante una parte del Bad Tour. Michael fu persino costretto a cancellare due concerti perchè si era preso il raffreddore da Jimmy. Quando Michael regalò ai genitori di Jimmy una Rolls-Royce, Frank Dileo intervenne. Suggerì a Michael di interrompere la sua amicizia con Jimmy. Michael ne fu ferito e poi si arrabbiò. “Non esiste Frank, scordatelo” disse “Pare brutto, tu e tutti questi bambini” Frank insistette. “Curati dei tuoi affari e allora forse non ti sembrerà così brutto” gli rispose Michael.
Un articolo datato 10 gennaio 2000:
http://www.nydailynews.com/archives/gossip/2000/01/10/2000-01-10_the_glove_comes_off_as_insid.html
riferisce “Nemmeno Dileo è entusiasta della propensione di Jackson di farsi amici dei bambini. “E’ un comportamento molto singolare sul quale chiusi un occhio” dice mestamente.”In retrospettiva, forse era sbagliato.”
Perché abbiamo visto raramente Michael in compagnia di ragazzine? Michael stava disperatamente cercando di ricreare e rivivere la sua infanzia. Ma quando poteva permettersi di fare tutte quelle cose che non aveva potuto fare da bambino, ormai Michael era cresciuto. Lui viveva la sua infanzia indirettamente attraverso i ragazzini. Ecco perchè loro si vestivano come Michael. Lui gli comprava i giocattoli, guardava i cartoni animati con loro, li portava in giro per il mondo e li trattava con gentilezza, tutte cose che MICHAEL stesso avrebbe voluto da bambino. Ma poiché aveva avuto un “rigido educatore” come padre e quando non dormiva non faceva altro che lavorare, la sua infanzia era volata via. E visto che era cresciuto innanzi ad una telecamera e su un palcoscenico, Michael non aveva una gran socialità. Era estremamente timido. E poichè le persone spesso si rapportavano a lui solamente per tradirlo, lui preferiva la compagnia dei bambini che vedevano Michael per chi era davvero. Molti non impiegano un solo secondo nel tentativo di capirlo. Dal momento che come artista è impeccabile, ci aspettavamo la stessa perfezione dall’uomo. L’uomo Michael ha combattuto con i suoi problemi. E’ solo un essere umano. La schiera dei suoi fan lo ama per come è, noi non cambieremmo una sola cosa di lui.
La seguente iscrizione di Michael che fu trovata in un libro confiscato in occasione del processo del 2005 la dice tutta:
“Osservate lo spirito vero della felicità e della gioia sui volti di questi ragazzi. Questo è lo spirito della fanciullezza, una vita che io non ho mai avuto e che sognerò per sempre”.
http://www.youtube.com/watch?v=8dLNjjazq1k&feature=player_embedded
BASHIR: Cosa ti ha ispirato nel creare una casa come questa?
MICHAEL: E’ stato così facile perchè si tratta solo di come sono fatto io, di ricreare le cose che amo… e ciò che amo io è ciò che i bambini amano, o che il bambino che vive dentro di noi ama. Io sto solo mettendo dietro a dei cancelli tutto quello che non ho mai avuto o potuto fare quando ero un bambino. Mi sento completamente a mio agio con i bambini. Perché non ti giudicano. Non sono mai stato tradito o ingannato da un bambino. Gli adulti invece mi deludono continuamente.
BASHIR: Cos’è che ti ferisce più di tutto?
MICHAEL: LE BUGIE….
KAREN FAYE: Travisano tutto, ecco perchè non fa più nessuna intervista.
BASHIR: E’ disgustoso, disgustoso, non è quello che faremo qui… http://www.youtube.com/watch?v=1O0Vlt31R24&feature=player_embedded
Fonte: http://muzikfactorytwo.blogspot.com/2010/12/michael-jackson-sony-relationship-for.html
IL RAPPORTO TRA MICHAEL JACKSON E LA SONY FOR DUMMIES - CAPITOLO 5
Martin Bashir riuscì ad avere pieno accesso alla vita di Michael Jackson. Ma decise di NON seguire Michael nella sua protesta anti-Sony del mese di Giugno 2002.
Se fossi un giornalista che aspira a raffigurare Michael come una persona eccentrica, la protesta avrebbe fornito parecchio materiale per il mio documentario. Una star rinomata a livello internazionale che protesta contro una casa discografica conosciuta a livello internazionale, che urla da un megafono “Sony Sucks” mentre tiene in mano banner come “Sony Sucks”, “Stop Criminal Mottola”. Ora io dico che QUELLO sarebbe stato cio' che Bashir avrebbe dovuto riprendere ma... con un'audience mondiale come quella che veniva data a quell'intervista sarebbe stata cattiva pubblicità per Sony. L'obiettivo era di raffigurare MICHAEL come il cattivo e non Sony.
http://4.bp.blogspot.com/_HeuI-qWvNn8/TQgEqc3JmtI/AAAAAAAAAEA/Jztpr5uLT5c/s1600/sonyphoney.bmp
Il Reverendo Al Sharpton e Johnnie Cochran avevano formato il National Action Network, per proteggere gli interessi degli artisti e non delle case discografiche.
Il 5 Giugno 2002 Michael Jackson si associa al National Action Network: http://www.ew.com/ew/article/0,,259925,00.html
“Le case discografiche devono cominciare a rispettare i loro artisti e a dare loro quanto gli spetta. Quindi sono orgoglioso di far parte di questa coalizione” -MICHAEL JACKSON
Lo stesso 5 Giugno 2002 il New York Daily News cita un rappresentante Sony di cui non viene fatto il nome: http://www.nydailynews.com/archives/gossip/2002/06/05/2002-06-05_rev__al__cochran_duet_to_hel.html
“Michael deve a Sony qualcosa come 200 milioni di $ per la promozione e le registrazioni in studio. Lui vuole lasciare Sony ma non vuole vendere il catalogo Beatles”.
Il 6 Giugno 2002 Michael Jackson rispose a Sony con un comunicato stampa:
“Il fatto che Sony faccia false affermazioni che io le devo 200 milioni $ è un oltraggio ed è molto offensivo”-MICHAEL JACKSON
Sempre il 6 Giugno 2002 Sony rispose al comunicato stampa di Michael Jackson:
“Noi non abbiamo mai rilasciato alcun comunicato nè per iscritto nè verbale pretendendo che Michael Jackson ci deve 200 milioni $. Siamo quindi meravigliati dal comunicato uscito oggi”
Il 15 Giugno 2002 Michael partecipò ad una protesta anti-Sony davanti alla sede Sony di Londra: http://www.youtube.com/watch?v=7RGQ4e1JvVw
Piu' tardi poi partecipa anche ad un evento del fan-club all'Equinox nightclub: http://www.youtube.com/watch?v=VfG-V7tE_bI&feature=related dove parla per la prima volta dei suoi problemi con Sony e il suo amministratore delegato Tommy Mottola.
Il 3 Luglio 2002 Marc Schaffel rilasciò il seguente comunicato:
“Sony sta punendo tante persone innocenti che sarebbero state i beneficiari dei proventi di questo progetto (What More Can I Give). Questo è l'atto più disgustoso di avidità da parte di un colosso societario che abbia mai visto. Sony si dovrebbe vergognare e il pubblico non dovrebbe lasciar correre senza riflettere su quello che hanno fatto.
So bene che colpire Sony nei suoi interessi economici e con una cattiva pubblicità è un altro modo per assicurare che questa canzone venga pubblicata. Tutti gli occhi devono essere puntati sulla compagnia per assicurarsi che gli venga dato risalto. So che gli azionisti Sony si incontreranno presto. Forse l'ultimo sforzo dovrebbe essere fatto focalizzandosi su di loro. Se capiscono quanto questo problema possa penalizzare Sony nelle pubbliche relazioni e nelle vendite, chiederanno che il brano venga pubblicato oppure licenzieranno le persone che stanno impedendo questo. Abbiamo bisogno del supporto ora più che mai. Le associazioni caritative dovrebbero anche loro intervenire chiedendo che venga pubblicato e dovrebbero anche loro puntare il dito su Sony. Devono far sapere a Sony che non deve “gettare via” questa canzone perchè non si può gettare via vite umane solo perchè in questo momento non è conveniente per loro. Le associazioni benefiche e tutti gli altri che intendono fare qualcosa devono parlare pubblicamente esponendo le case discografiche e dimostrando quanto in effetti il gioco a cui stanno giocando sia stupido e dovrebbero fare in modo che le vittime scrivano, facciano dimostrazioni, contattino i media ecc.
Sony spera solo che con il passare del tempo il problema venga dimenticato, non vogliono essere raffigurati sotto una cattiva luce agli occhi del pubblico. Un giornalista mi disse che la Sony con tutta tranquillità tirò fuori la scusa che avevano ormai già donato 13 milioni $ in passato per le opere di beneficenza e che quindi non hanno bisogno di fare questo perchè non devono provare niente a nessuno. Rifiutano di fare uno sforzo per racimolare denaro a scopi benefici. Forse Sony dovrebbe davvero fermarsi un attimo, ascoltare le parole della canzone e chiedere a loro stessi quella stessa domanda”-MARC SCHAFFEL
Il 6 Luglio 2002 Michael partecipa ad una protesta anti-Sony davanti alla sede Sony a New York: http://www.youtube.com/watch?v=VK4hGjM-y10
Parteciperà poi ad un incontro per i diritti civili: http://www.youtube.com/watch?v=N5SD25kb2K4 durante il quale chiamerà Mottola “razzista”.
“Le case discografiche cospirano davvero contro gli artisti, soprattutto gli artisti di colore.”-MICHAEL JACKSON
Parteciperà in seguito all'evento organizzato dai fan “30 Years of Magic”: http://www.youtube.com/watch?v=k2JPmDxAsAw "E' evidente quello che Sony sta cercando di fare. Non c'è bisogno di aggiungere altro” – MICHAEL JACKSON
L’8 Luglio 2002 Al Sharpton, Cory Rooney e Steve Stoute difendono Tommy Mottola: http://www.ew.com/ew/article/0,,300706,00.html
“Conosco Tommy da 15 o 20 anni, mai una volta l'ho sentito dire qualcosa di razzista. Ha sempre supportato la musica nera. Fu il primo dirigente musicale a farsi avanti e ad offrire di aiutare tutti i dipendenti e gli azionisti quando si trattava di problemi legati alla musica nera” -REV. AL SHARPTON
“Michael Jackson che gioca la carta razziale è assurdo – l'ultima mossa da parte di un uomo frustrato per il fatto che il suo grande progetto non abbia funzionato -CORY ROONEY, Produttore musicale
“Chiamare Tommy Mottola un razzista è ridicolo – è infatti uno dei maggiori supporter della musica nera che io conosca”-STEVE STOUTE, Produttore musicale
L’8 Luglio 2002 Al Sharpton discute su CNN del problema razzismo e discriminazione nel campo dell'industria musicale. Tutto il discorso era incentrato sui commenti verso Sony:
“Beh, credo che Michael abbia chiaramente detto di essere preoccupato per come gli artisti vengono trattati in generale e riguardo al fatto che sembrano esserci particolari problemi nell'industria discografica quando c'è di mezzo il problema razziale. Voglio dire, se solo fate caso al fatto che nelle 4 maggiori compagnie discografiche di oggi non c'è un presidente nero, in nessuna di esse, non troverete uomini d'affari di colore con un contratto a lunga durata. Gli artisti sono penalizzati da milioni di dollari in promozioni, ma non possono decidere in modo autonomo come gestire la propria carriera.
Quindi in questo summit nazionale di domani (9 Luglio 2002) a cui Michael prenderà parte, avete persone come il figlio di Otis Blackwell, che scrisse tutte le maggiori hit di Elvis Presley ma non venne mai creditato per questo nè potè usufruirne a livello economico. Questo è un problema storico con cui bisogna fare i conti e penso che la parola di Michael Jackson che è l'artista che ha venduto di più al mondo, abbia un enorme peso”.
L’8 Luglio 2002 Il New York Times quota una non ben specificata fonte Sony: http://www.nytimes.com/2002/07/08/us/recording-industry-questions-a-bitter-attack-by-a-pop-star.html?pagewanted=2
“Michael è a corto di liquidità. Se questo è il suo modo per mettere pressione a Tommy in modo tale da avere un diverso trattamento economico oppure che dia l'accordo nel promuovere Invincible con un capitale maggiore, non succederà mai.”
Il 9 Luglio 2002 Michael parla al quartier generale della National Action Network di Al Sharpton ad Harlem. Parla di complotto nell'industria musicale contro gli artisti di colore: http://www.youtube.com/watch?v=5OBUgE6EDFo
Il 9 luglio 2002 gli ex managers di MJ Frank Dileo e Sandy Gallin difendono Mottola: http://www.teenmusic.com/2002/07/09/jacko-criticised-for-comments
“Tommy Mottola non è un razzista. Questo è solo un voler dare la colpa a qualcuno che non c'entra addossandogli la responsabilità di un brutto album quando la responsabilità è solo di Michael. Nonostante quello che dice Michael lui nell'arco di 12 anni ha pensato a come autopromuoversi e alle migliori decisioni manageriali da prendere. Ciò che quel ragazzo dovrebbe fare è mettersi di fronte ad uno specchio altezza uomo e guardare in faccia al vero problema -FRANK DILEO
“Non vorrei schierarmi ma questa è la piu' assurda delle situazioni” -SANDY GALLIN
Il 9 Luglio 2002 “Sony Hits Jax Back”: http://www.nydailynews.com/archives/news/2002/07/09/2002-07-09_sony_hits_jax_back_pedophili.html
“Le accuse di pedofilia pesarono davvero sul giudizio degli americani. Ci sono un sacco di genitori che non pensano lui sia un grandioso artista. Le accuse hanno marchiato la sua carriera facendo passare l'artista in secondo piano. Sta cercando di portare avanti questa bizzarra campagna per poter far fronte ai suoi problemi finanziari. Ma non accadrà.”
Il 12 Luglio 2002 Roger Friedman cita una “seria fonte vicina ai Jackson”: http://www.foxnews.com/story/0,2933,57512,00.html
“C’è una corrispondenza tra Michael e Tommy che farà capire perchè Michael ha fatto cio che ha fatto. Riguarda Tommy e il fatto che abbia costretto Michael a rispondere nella maniera in cui poi ha fatto. Le mie fonti mi dicono che in più di un’occasione è stato presente durante le telefonate tra Jackson e il Presidente della Sony Music Tommy Mottola in cui Mottola minacciava Jackson. Non minacce fisiche ma del tipo che lui lo avrebbe distrutto e la sua carriera sarebbe finita se non avesse acconsentito a fare ciò che imponeva Tommy. C'era Tommy che diceva 'Ti rovinerò!’ E tutto questo perchè? Il catalogo Beatles. Tutto è stato orchestrato da Tommy per poter prosciugare Michael finanziariamente. Tommy vuole il catalogo Beatles”.
Il 13 Luglio 2002 “Michael ha le sue ragioni per parlare in questo modo. Di solito non parla mai così, quindi ovviamente c'è una buona ragione per farlo, sa quello che sta facendo”-JACKIE JACKSON
Il 14 Luglio 2002 Ricky Martin difende Tommy Mottola:
“Tommy è stato sempre un mio amico. E' sempre stato presente per darmi appoggio incondizionato, 24 ore su 24. Davvero... credo che queste accuse siano infondate. Ho incontrato Michael qualche volta e gli auguro ogni bene ma non ho idea del perchè abbia detto quello che ha detto (che Mottola è un razzista).”
Il 14 Luglio 2002 Russell Simmons difende Tommy Mottola:
“Ci sono due cose che so”, disse al New York Post “Tommy Mottola non è un razzista, e soprattutto nel campo della musica nera non hai bisogno di 30 milioni $ per rendere un album un successo. L'album di Michael Jackson non vende a causa della scarsa qualità. Se fosse un disco con delle hit non avrebbe bisogno di promozione per aiutare le vendite” -RUSSELL SIMMONS
Il 16 Luglio 2002 Jermaine Jackson rilascia un comuncato a nome della sua famiglia:
“Personaggi dell'ambiente musicale come Russell Simmons e Ricky Martin sono male informati e dovrebbero aspettare e valutare i fatti prima di deridere Michael. I comici Dennis Miller, Robin Williams e altri che hanno fatto dei riferimenti pungenti alle scandalose accuse (molestie su minori) dovrebbero ricordare che non solo Michael non fu mai condannato per nessun crimine ma non fu neppure mai accusato di nulla. Tutte le dichiarazioni che smentiscono questa realtà verranno assogettate ad azione legale. Crediamo che il numero di vendite di dischi attribuito a Michael sia una sottostima. Noi pensiamo che i dati finanziari siano gonfiati e poco accurati. Ci sono molti artisti delusi dalle case discografiche che li circondano di avvocati, contabili, pubblicisti, persone che parlano a loro nome distorcendo le loro parole, pratiche illecite e accordi d'affari non trasparenti. Crediamo che Tommy Mottola abbia utilizzato il nepotismo e le amicizie di lunga data per assicurarsi il totale controllo finanziario. Vogliamo che venga rilasciata una completa lista di tutte le persone coinvolte in qualunque aspetto. Le persone che lavorano per lui, dove sono? Perchè non si fanno avanti per lui? Il loro non supporto è simile a quello che Michael dovette affrontare nel periodo delle accuse di molestie. Nessuno di quelli che lavorava per lui o che lui conosceva era dalla sua parte. Fu la sua famiglia la sola che dovette combattere per cercare di convincere i media che le terribili accuse erano insensate. Spero che ora Michael capisca che si deve liberare di coloro che vogliono solo godere dei benefici legati al nome Michael Jackson ma che non fanno nulla di buono per lui. Ci sono molte storie sui nostri artisti più longevi derubati del lavoro di una vita. Chiediamo che Sony firmi una clausola di trasparenza con la quale si impegna a giustificare ogni dato registrato per ciascuno dei loro artisti come i costi di distribuzione, i costi pubblicitari e i dati di vendita. Inoltre vogliamo che Sony faccia dei pagamenti standard agli artisti simili ai contratti per i giocatori di basket professionisti e che tutte le negoziazioni vengano regolate da un salario minimo e massimo. Noi diamo il nostro completo appoggio a Michael. La Sony fu messa in piedi da Michael Jackson e Walter Yentnikoff (l'ex presidente Sony) e tutto ebbe inizio con l'album di Michael 'Off The Wall'. Michael Jackson ha messo le fondamenta per Sony Music. E' stato grazie a lui che altri sono stati in grado di costruirsi una carriera. Noi pensiamo che Sony stia solo cercando di sfuggire alle sue proprie responsabilità cercando di danneggiare Michael. I talenti di Michael arrivano da Dio e nè Tommy Mottola nè nessun altro potrà mai portarglieli via. Si è guadagnato il suo posto nella storia della musica pop.”
18 Luglio 2002 “Stiamo considerando una querela. Abbiamo delle denunce nei confronti di Sony. Si tratta di denunce per stralcio di un accordo e di obbligazioni fiduciarie. Ci sono delle denunce riguardanti le entrate di Michael Jackson come pure altre pratiche contabili non proprio legali”-MARTY SINGER, avvocato di Michael Jackson
Il 23 Luglio 2002 Mariah Carey difende Tommy Mottola:
“Mariah non sa davvero come reagire alle accuse mosse da Michael Jackson. Era scioccata, come d'altronde lo siamo tutti noi. In tutti gli anni in cui ha conosciuto Tommy non l'aveva mai considerato un razzista. Mariah non pensa che sia una persona del genere, soprattutto dopo il supporto che ha dato a lei. Michael non aveva il permesso o il consenso di usare il nome di Mariah nella sua battaglia con Sony e lei non ne voleva infatti farne parte. Mariah pensa che Michael sia dalla parte del torto ed è sorpresa che abbia voluto coinvolgere anche lei. E' davvero arrabbiata con lui e non lo appoggia”-CINDI BERGER, portavoce di Mariah Carey
Il 9 Gennaio 2003 Tommy Mottola “si licenzia” da Sony
Il 12 Gennaio 2003 Bashir conduce la sua intervista con Michael a Miami
Nonostante Bashir si rivolgesse ad un ignaro Michael in modo molto pacato questo tono cambiò decisamente durante l'intervista finale.
Bashir sferro' delle batoste su Michael che appariva estremamente teso, irritato e ferito mentre Bashir lo ingannava. Da notare che Bashir comincio' a tendere imboscate a Michael e a comportarsi in modo spregevole proprio nel periodo in cui Mottola rassegnò le dimissioni da Sony.
“Sapevo che dovevo affrontare Jackson in merito a ciò che io pensavo fosse una sua ossessione per i bambini. Proprio non poteva essere evitato. Affrontarlo non sarebbe stato facile ma doveva accadere”- MARTIN BASHIR
http://www.youtube.com/watch?v=4zEdPCrLNzA&feature=player_embedded
http://www.youtube.com/watch?v=_L6Imvsktbs&feature=player_embedded
Fonte:http://muzikfactorytwo.blogspot.com/2010/12/michael-jackson-sony-relationship-for_14.html
IL RAPPORTO TRA MICHAEL JACKSON E LA SONY FOR DUMMIES - CAPITOLO 6
19 Novembre 2002: Michael è in Germania e soggiorna all'Hotel Adlon di Berlino. Era arrivato li' per ricevere il premio “Artist of the Century” e anche per testimoniare in una causa da 21 milioni $ contro di lui. Querela sporta da un Promoter per alcuni concerti cancellati. I fan di Michael Jackson si accamparono davanti all'Hotel per giorni, urlando il suo nome, cantando le sue canzoni, urlando “Sony Sucks”. I fan continuavano a chiedere insistentemente di vedere i figli di Michael. Michael cercava sempre di accontentare i suoi fan così portò suo figlio al balcone dell'albergo in modo tale che i fan potessero vederlo. Blanket venne sporto dal balcone solo un breve istante ma questo gesto lo ha catapultato nella terra dei faraoni.
“Loro continuavano a chiedere di vedere mio figlio. Quindi io fui così gentile da lasciare che lo vedessero. E' stato un gesto innocente” - MICHAEL JACKSON
Il 20 Novembre 2002 Michael rilascia la seguente dichiarazione:
“Non ho scusanti per quello che è successo. Ho commesso un terribile errore. Ero in preda all'eccitazione del momento. Non metterei mai a rischio la vita dei miei figli intenzionalmente”
Il 21 Novembre 2002 la psichiatra Carole Lieberman sporse una querela contro Michael con i Servizi Sociali per la protezione dei minori di Santa Barbara.
“E' un chiaro caso di bambino in pericolo. Oltre all'ovvio pericolo fisico in cui era stato posto il bambino, suo figlio vive anche una condizione psicologica di pericolo con Michael genitore singolo. Da psichiatra, mi sono preoccupata per il modo in cui Michael lo aveva disumanizzato, mettendo sulla sua testa un telo e facendolo penzolare come una bambola. Il bambino ha urtato le sue gambe sul ferro del balcone ma Michael non sembrava preoccuparsi del fatto che il bambino potesse sentire dolore. Il bambino è stato sicuramente assoggettato ad uno stress emozionale, essendo sporto da una certa altezza e senza nessun sostegno sottostante. Alla fine lo ha tirato su mettendo la sua mano sugli organi genitali del bambino. Invece di mostrare un attaccamento a suo figlio e comunque una qualche preoccupazione per lui, Michael continuava a sorridere e a salutare i fan davanti all'hotel. Non possiede le qualità psicologiche per essere un padre e questo non è il modo in cui una persona dovrebbe crescere i figli”.
Il 26 Novembre 2002 il procuratore Gloria Allred sporse querela contro Michael Jackson con il dipartimento dei servizi sociali.
“Data l'altezza del balcone e il fatto che il Sig. Jackson lo tenesse con un solo braccio, il bambino era a rischio di caduta e quindi di morte oppure di farsi male in modo serio.”
Il 4 Dicembre 2002 Michael dice a Gloria Allred di “ANDARE AL DIAVOLO”: http://www.youtube.com/watch?v=KaBBy06xAlc
Il 4 Dicembre 2002 l'ex star dell'NBA Charley Barkley dice a Gloria Allred di “chiudere il becco” durante il “TalkBack Live” della CNN. Qui di seguito un estratto dal programma:
PRESENTATORE: sicuramente si ricorderà il mese scorso, quando Michael fece penzolare suo figlio di pochi mesi dal balcone di un hotel di Berlino. E l'incidente portò poi il procuratore Gloria Allred a chiedere che venga fatta un'indagine per stabilire se Michael davvero avesse messo a rischio la vita del suo figlio più piccolo. Ecco quello che Michael disse a Gloria. L'ha sentito Gloria. Michael Jackson dice che può andare al diavolo. Cosa gli risponde?
ALLRED: beh lui vuole che io vada al diavolo ma io invece vorrei che lui seguisse dei corsi per genitori in cui si possa imparare a proteggere i propri figli invece che metterli in pericolo.
BARKLEY: Prima di tutto, signora, lei si comporta come qualcuno che non ha niente di meglio da fare che preoccuparsi di Michael Jackson e dei suoi figli. Lui si è scusato. Ha detto di aver agito in modo sbagliato. Lei vuole soltanto andare in tv a parlare di Michael Jackson ma sono cose che non la riguardano. Ha fatto uno sbaglio e ha chiesto scusa.
ALLRED: Sig. Barkley...
BARKLEY: ogni volta che c'è qualche caso che coinvolge un personaggio famoso lei cerca di apparire in tv. Perchè non torna nel suo ufficio, aspetta che le arrivi un altro caso e non chiude il becco?
L’11 Gennaio 2003 Dieter Wiesner e Ron Konitzer diventano manager di Michael.
Il 24 Gennaio 2003 Kathryn Milofsky di Granada TV in UK inviò il transcript del “Living with Michael Jackson” a Marc Schaffel con l’avvertenza che il programma avrebbe potuto danneggiare Michael. Marc Schaffel, Ron Konitzer e Dieter Wiesner ebbero allora l'idea di produrre un loro proprio documentario ripreso con le loro telecamere.
Il 3 Febbraio 2003 “Living with Michael Jackson” fu trasmesso in UK
Il 4 Febbraio 2003 Janet Arvizo vendette un'intervista al London Daily Mail per 4,000 $. In quell'intervista difese Michael.
Il 4 Febbraio 2003 Gloria Allred sporse una querela contro Michael con il Dipartimento per la protezione dei bambini.
“Chiedo al Servizio di Protezione all'infanzia di interrogare ogni bambino che sia stato a casa del Sig. Jackson e/o nella sua camera da letto senza che ci fosse la presenza dei loro genitori. E' altamente inappropriato per un bambino dormire nella stessa camera da letto con il Sig. Jackson, soprattutto alla luce di precedenti accuse nei suoi confronti. Sono profondamente turbata da queste nuove rivelazioni e il Sig. Jackson sembra non capisca assolutamente i problemi generati dal suo comportamento”. - GLORIA ALLRED
Il 6 Febbraio 2003 Tom Sneddon parlò del programma di Bashir come “tanto rumore per nulla”. Sneddon asserì che “dormire in camera con un bambino NON è un crimine” Quando gli venne chiesto se lui avrebbe guardato il programma, replicò: “Assolutamente no. Ho la mia vita da vivere. Perchè dovrei guardare quel programma?”
Lo stesso 6 Febbraio 2003 Tom Sneddon rilasciò un comunicato stampa (http://www.countyofsb.org/da/documents/pr-michael%20jackson.pdf):
“Dopo aver parlato con lo sceriffo Jim Anderson, fu raggiunto l'accordo che il programma della BBC sarebbe stato registrato dal dipartimento dello sceriffo. E' stato anticipato che sarà rivisto. Incoraggiamo chiunque potrebbe essere stato vittima o che abbia una prova tangibile che sia stato commesso un crimine a contattare il numero telefonico messo a disposizione dal Dipartimento dei Servizi Sociali oppure il Dipartimento dello Sceriffo di Santa Barbara”.
Sempre il 6 Febbraio 2003 la deposizione di Jordy Chandler del 1993 viene postata sul sito web the Smoking Gun.
Il 6 Febbraio 2003 “Living with Michael Jackson” con Martin Bashir venne trasmesso in USA
Il 6 Febbraio 2003 Bell Yard Communications rilasciò un comunicato a nome di Michael.
“Michael è devastato e si sente pesantemente tradito dal programma inglese, “Living with Michael Jackson”, presentato da Martin Bashir e trasmesso in UK lunedì 3 Febbraio 2003. Lo vede come una grande distorsione della verità e come un tentativo di discreditare la sua vita e le sue capacità di padre. Michael è molto preoccupato del fatto che Martin Bashir e Granada TV abbiano rotto quel legame di fiducia che Michael aveva concesso loro. In particolar modo gli avevano dato la loro parola sul fatto che i suoi figli non sarebbero stati ripresi nel programma. Michael continuava a chiedere a Bashir di non riprendere i suoi figli e gli venne da lui promesso che i filmati in cui apparivano i bambini sarebbero stati eliminati nella stesura finale ma Bashir disse che i filmati non si dovrebbero interrompere perchè altrimenti ‘si romperebbe la continuità del filmato’.
Michael è molto amareggiato dal fatto che il programma abbia tagliato via scene appositamente per dare l'impressione che lui abbia un comportamento distorto e che non sia all'altezza come padre. Michael si sente particolarmente devastato per il fatto di essere stato trattato cosi' male da Martin Bashir, che lasciò entrare nella casa di famiglia parecchie volte nell'arco di otto mesi, pensando che Bashir volesse davvero creare un documentario sulla sua vita che lo ritraesse davvero per quello che lui è. Michael crede che quello che è stato trasmesso sia solo un programma sensazionalistico messo in piedi appositamente per avere un’audience maggiore, creato per celebrare Martin Bashir e che non si interessava affatto degli effetti che avrebbe avuto su Michael, la sua famiglia e i suoi amici più stretti. Michael inizialmente consentì a Bashir di avere pieno accesso al Neverland Valley Ranch, alla sua famiglia e anche a sè stesso, perchè voleva che il mondo vedesse una fedele rappresentazione della realtà sulla sua vita. Michael crede che il programma prodotto da Bashir sia una distorta rappresentazione della verità.
Michael non avrebbe mai dato il suo consenso a partecipare in questo programma se avesse saputo che Bashir lo avrebbe rappresentato nel modo in cui ha fatto, dando un falso ritratto della sua persona. Michael crede che questo programma sia stato intenzionalmente prodotto ed editato per trasmettere qualcosa di sensazionalistico.
Michael è profondamente arrabbiato per il fatto che il programma possa aver portato gli spettatori alla conclusione che lui abusa dei bambini. Michael Jackson non ha mai e non tratterebbe mai un bambino in modo inappropriato e non lo esporrebbe mai ad alcun pericolo e naturalmente nega tutte queste accuse. Michael non tradirebbe mai la fiducia che un bambino o i suoi genitori possano avere in lui.
Michael si è sentito in dovere di fare oggi la dichiarazione personale che segue: ‘Io ho dato fiducia a Martin Bashir, l'ho fatto entrare nella mia vita e in quella della mia famiglia perchè volevo che fosse rivelata la verità. Martin Bashir mi persuase a credere che il suo sarebbe stato un onesto e giusto ritratto della mia vita e mi disse che lui era l'uomo che diede una svolta alla vita di Diana. Sono sorpreso dal fatto che un giornalista professionale voglia compromettere la sua integrità deludendomi in questo modo. Oggi mi sento più tradito di quanto non lo sia mai stato in passato dal fatto che qualcuno a cui è stato concesso anche di conoscere i miei figli, il mio staff e me, a cui ho raccontato la verità e a cui ho aperto il mio cuore, possa tradire la fiducia che io ho avuto in lui producendo questo terribile e ingiusto programma. Tutti coloro che mi conoscono sanno quale sia la verità. I miei figli per me vengono al primo posto e io non farei mai del male ad un bambino. Voglio anche ringraziare i miei fan in tutto il mondo per l'enorme quantità di messaggi di supporto che ho ricevuto, in particolar modo dalla Gran Bretagna, dove le persone mi hanno mandato delle email dicendomi quanto siano rimaste sconcertate dal filmato di Bashir. Il loro amore e supporto mi ha profondamente toccato’.”
Questi commenti sono un estratto della dichiarazione di Michael Jackson, che dovrebbe essere trasmessa dopo la diffusione dello special di Bashir negli Stati Uniti.
Debbie Rowe, la ex moglie di Michael e madre di due dei suoi figli ha dichiarato oggi: 'Mi spezza il cuore il fatto che qualcuno possa davvero pensare che Michael possa fare del male o mettere in pericolo i nostri figli: sono la cosa piu' importante per lui.’
L’8 Febbraio 2003 Ed Bradley arrivò a Neverland per intervistare Michael per "60 Minutes". Mentre Michael si preparava, ricevette una telefonata di Marlon Brando che lo informò del fatto che la deposizione di Jordan Chandler era stata fatta trapelare online. Michael cancellò l'intervista.
Ed Bradley incontrò Gavin e la sua famiglia. Bradley apparve nel Larry King Live della CNN l'8 Febbraio 2004 ed ebbe questo da dire:
LARRY KING: lei ha incontrato la madre e il ragazzo, cosa ha pensato quando le dissero che era quella madre e quel ragazzo?
ED BRADLEY: Ero scioccato perchè loro mi dicevano che persona speciale lui fosse. Eravamo seduti in cucina bevendo una tazza di caffè, dolci e soda. La madre dei ragazzi disse che sarebbero andati in TV a dirlo, a rivelare che persona grandiosa fosse Michael.
Il 10 Febbraio 2003 Michael Jackson rilascia un comunicato:
"Martin Bashir mi persuase a credere che il suo sarebbe stato un onesto e giusto ritratto della mia vita e mi disse che lui era l'uomo che diede una svolta alla vita di Diana. Oggi mi sento piu' tradito di quanto non lo sia mai stato in passato dal fatto che qualcuno a cui è stato concesso anche di conoscere i miei figli, il mio staff e me, a cui ho raccontato la verità e a cui ho aperto il mio cuore, possa tradire la fiducia che io ho avuto in lui producendo questo terribile e ingiusto programma. Mi meraviglio ogni volta sempre di piu' quando vedo con i miei occhi a che punto la gente possa arrivare solo per il gusto di dipingermi in modo negativo".
L’11 Febbraio 2003 Carol Lieberman sporge una querela, chiedendo che i figli di Michael vengano allontanati da lui.
"C'è una reale sensazione che sia accaduto qualcosa di sessuale, come evidenziato dal suo linguaggio corporale e dal suo comportamento sottomesso riguardo a Michael. Avete asserito che non ci furono testimoni oculari delle accuse di violenza su minori del Sig. Jackson ma in realtà tutto il mondo lo ha visto far penzolare il suo stesso figlio fuori da un balcone e ora ha anche potuto vedere in un documentario di due ore quello che è sufficiente per concludere che ci siano prove di abuso su minori. Per questo motivo i servizi sociali dovrebbero allontanare immediatamente i suoi tre figli da lui!" - CAROLE LIEBERMAN
Il 14 Febbraio 2003 Sneddon rilasciò un'intervista a Diane Dimond in cui attesta che se anche solo un'altra vittima si fosse presentata a testimoniare il caso sarebbe stato aperto nuovamente.
Lo stesso 14 Febbraio 2003 un ufficiale scolastico della LAUSD (la scuola di Gavin Arvizo) chiamò il dipartimento dei servizi sociali per denunciare "abuso sessuale da parte di un intrattenitore e negazione da parte della madre"
Il 14 Febbraio 2003 i Servizi Sociali di Los Angeles cominciarono ad investigare.
Il 16 Febbraio 2003 Vincent Amen - una persona che lavorava per Michael Jackson - accompagnò Janet Arvizo a casa sua. Lì Amen trovò, infilato sotto la porta, il biglietto da visita di Tom Sneddon.
Il 17 Febbraio 2003 i servizi sociali di Los Angeles chiamarono Janet Arvizo per programmare un'intervista con lei e i suoi figli il 20 Febbraio.
Il 18 Febbraio 2003 lo Sceriffo del Dipartimento di Santa Barbara cominciò un'indagine che NON fu resa pubblica a causa della dichiarazione rilasciata da Sneddon il 6 Febbraio 2003: "il fatto di dormire nello stesso letto con un bambino NON puo' essere prova concreta per un processo giudiziario se la persona adulta non tocca il bambino".
Michael asserì che lui dormiva sul pavimento mentre Gavin e suo fratello dormivano nel letto quindi Sneddon non poteva portare avanti nessun procedimento penale.
Il 19 Febbraio 2003 Janet Arvizo e il suoi figli elogiarono Michael durante un'intervista che avrebbe fatto parte di un video di confutazione:
http://www.youtube.com/watch?v=Bez7QCXJJV4&feature=player_embedded
Più tardi diranno che erano stati costretti a dire cose positive sul conto di Michael e che erano stati rinchiusi a Neverland senza possibilità di uscirne.
Nel video qui di seguito Janet Arvizo non sapeva neppure di essere ripresa quando cominciò a difendere Michael di sua spontanea volontà!!!
http://www.youtube.com/watch?v=xUlDSoPzLLs&feature=player_embedded
Il 20 Febbraio 2003 tre dipendenti dei servizi sociali interrogarono Gavin e la sua famiglia. In quell'occasione loro presero le difese di Michael asserendo che non avvenne mai alcun tipo di abuso.
Il 20 Febbraio 2003 venne trasmesso “Take 2: The Footage You Were Not Meant To See”: http://www.youtube.com/watch?v=8dLNjjazq1k
Per i network televisivi il documentario di Bashir produsse più indignazione rispetto al video di Michael che mostrò le due facce di Bashir. Da questo documentario si può davvero notare come Bashir entrò nelle grazie di Michael facendogli continuamente complimenti per poi portarlo a parlare di alcune cose che vennero poi manipolate ed editate sostituendo anche le voci di sottofondo in modo tale da apparire quello che in realtà non erano.
Per assicurarsi l'intervista con Michael Jackson Bashir gli fece la promessa che successivamente gli avrebbe presentato il Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan per poter organizzare una giornata del bambino che venga considerata festa internazionale. Questo dimostra la conoscenza da parte di Bashir dei sentimenti che Michael nutriva nei confronti dei bambini e del suo genuino desiderio di aiutare tutti i bambini del mondo. Il documentario venne editato proprio per creare un'impressione di condotta inappropriata da parte di Michael nei confronti dei ragazzini di sesso maschile, cosa che non aveva alcun fondamento.
Il video di confutazione servì davvero a poco, se non a nulla. Non riuscì a fermare la catena di eventi a cui diede il via il programma di Bashir. Gli amici non avevano bisogno di spiegazioni ma i nemici non avrebbero comunque creduto in lui. I supporter di Michael continuarono a sostenerlo invece i detrattori continuarono a criticarlo.
Il 21 Febbraio 2003 Janet Arvizo difese Michael con la giornalista Rita Cosby di Fox News che andò ad intervistarli al ranch di Neverland.
Il 21 Febbraio 2003 chiese a Vincent Amen di accompagnarla al Laugh Factory per incontrare il proprietario del club, Jamie Masada. Quello che Amen non sapeva era che Masada aveva provveduto a far venire il suo avvocato personale, William Dickerman, al club perchè potesse incontrare Janet.
Dickerman portò dentro Larry Feldman - lo stesso avvocato che rappresentò Jordan Chandler.
Larry Feldman portò dentro Stan Katz - lo stesso psicologo che interrogò Jordan Chandler.
Il 24 Febbraio 2003 la Polizia e il Dipartimento dei servizi sociali di Los Angeles conclusero la loro investigazione congiunta raggiungendo la conclusione che le accuse erano prive di fondamento. Caso chiuso:
28 Febbraio 2003 "Quest'uomo ha così tanti soldi che pensa di poter cancellare i ricordi delle persone. E' patetico. L'ingiunzione della corte è una tattica diversiva. La vera domanda è cosa pensava di fare Jackson facendo dormire dei ragazzini nella sua camera da letto? Quando ero a Neverland vidi bambini di 8 anni con del trucco sul viso. E' un comportamento normale? Non vi daremo i nostri filmati" - MARTIN BASHIR
Il 10 Marzo 2003 Gloria Allred incontrò il Procuratore Distrettuale di LA Steve Cooley per parlare con lui del perchè Michael Jackson non venne mai portato in giudizio per quello che accadde nel 1993:
"BASHIR: la ragione per cui non sei finito in carcere nel 1993 è che ci fu un accordo finanziario con la famiglia?
JACKSON: Sì, non volevo che la cosa si trasformasse in una situazione alla O.J., sai, non mi sembrava giusto. E allora dissi 'ok, facciamola finita, voglio solo andare avanti con la mia vita, questa è una cosa ridicola e io ne ho abbastanza”
Questa dichiarazione da parte di Jackson risponde alla domanda che era nell'aria dal 1994. C'era quanto meno una connessione nella mente del Sig. Jackson tra il pagamento al ragazzo per patteggiare nella causa civile e il suo essere esonerato da una causa penale che lo avrebbe probabilmente fatto andare in prigione? La risposta sembra essere sì se uno ascolta quello che Jackson ha detto durante l'intervista con Bashir. Quando disse "volevo evitare di tirarla per le lunghe in TV come è successo a O.J" il Sig. Jackson faceva riferimento al processo criminale del Sig. Simpson, poichè quello civile non fu mai trasmesso.
La domanda che ci si pone è "il patteggiamento in denaro che ci fu con Chandler è stato un modo per Michael Jackson di evitare una causa penale?"–GLORIA ALLRED
Il 16 Aprile 2003 lo Sceriffo del Dipartimento di Santa Barbara concluse le sue indagini in questo modo "sulla base degli interrogatori con il bambino e suo padre, abbiamo concluso che non vi erano elementi che potessero far pensare ad un'attività criminale. Il caso è chiuso"
Il 15 ed il 16 Maggio 2003 Stan Katz interrogò Janet Arvizo
Il 29 Maggio 2003 Stan Katz interrogò Star, Davellin e Gavin Arvizo
Il 5 Giugno 2003 Jamie Masada e William Dickerman si incontrarono con Stan Katz
L’11 Giugno 2003 Stan Katz interrogò Janet, Star e Gavin Arvizo
Il 12 Giugno 2003 Katz e Feldman sporsero una querela a voce al dipartimento dei servizi sociali per la famiglia e i bambini con informazioni su una condotta sessuale inappropriata da parte di Jackson nei confronti di minori.
Il 13 Giugno 2003 Katz parlò ad un detective della polizia di Santa Barbara e gli raccontò del suo interrogatorio a Gavin Arvizo.
Il 13 Giugno 2003 Katz e Feldman riportarono le accuse della famiglia allo Sceriffo della Contea di Santa Barbara. Il Procuratore Distrettuale Tom Sneddon diede ordine a Feldman di non procedere con una causa civile prima di aver completato le indagini per una causa penale.
Il 13 Giugno 2003 Tom Sneddon riaprì il caso di molestie su minori.
Fonte:http://muzikfactorytwo.blogspot.com/2010/12/michael-jackson-sony-relationship-for_23.html
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