STATUS CONFERENCE del 25 agosto 2011
Il giudice Pastor ha respinto la richiesta della difesa di sequestrare la giuria dell’imminente processo del dottor Conrad Murray.
Gli avvocati di Murray giovedì 18 agosto avevano depositato in tribunale una mozione per chiedere alla Corte di autorizzare il sequestro della giuria durante tutta la durata del processo al fine di garantire all’imputato un processo equo secondo quanto stabilito dal Sesto Emendamento: http://ww2.lasuperiorcourt.org/hp/ifapsoyqiksngf45iubw2o3j/1466863226.pdf sostenendo la ragionevole aspettativa per la quale il processo al dottor Murray sarà il più pubblicizzato della storia. “Questo caso potrebbe trasformarsi in un dibattito scientifico. Sia l’accusa che la difesa presenteranno degli esperti che esporranno le loro teorie sugli eventi accaduti il 25 giugno 2009. Gli esperti per ambo le parti spiegheranno principi scientifici e l’azione di certi farmaci. Saranno affrontate anche questioni di assuefazione e dipendenza dai farmaci. E’ lecito aspettarsi che i media avranno i loro propri esperti ad esporre la propria visione delle prove presentate ed opinioni che potranno contraddire molto bene una parte o l’altra. C’è il concreto pericolo che un ben intenzionato giurato sarà più impressionato da un esperto in tv che da uno presentato in tribunale dalle parti.” si legge nel documento.
L’accusa non aveva depositato documenti di risposta alla mozione. Nell’udienza, il vice procuratore distrettuale David Walgren ha argomentato che confinare i giurati in un albergo non era necessario e avrebbe dato loro la sensazione di essere fondamentalmente dei prigionieri. “Dovrebbe esserci un livello di fiducia accordato ai giurati” ha detto.
Gli avvocati di Murray hanno ricordato che durante l’infruttuoso tentativo di selezionare i giurati all’inizio di quest’anno, soltanto una potenziale giurata su diverse centinaia interrogate aveva dichiarato di non aver sentito nulla in merito al caso di Murray e quella potenziale giurata non era in grado di parlare inglese. Al tempo, gli avvocati non avevano preso in considerazione il sequestro della giuria. “Poi, c’è stato il caso Casey Anthony”, nel quale l’imputata è stata assolta per l’omicidio della sua figlia di 2 anni, Caylee, ma condannata per le imputazioni di 4 reati minori per aver mentito alle forze dell’ordine. Gli avvocati hanno fatto l’ esempio della presentatrice Nancy Grace del network televisivo HLN che secondo loro avrebbe costruito per Casey Anthony l’immagine di un’assassina attraverso un abuso mediatico senza sosta non solo dell’imputata, ma anche dei giurati e degli avvocati difensori coinvolti nel caso.
Il giudice della Corte Suprema di Los Angeles Michael E. Pastor non è stato d'accordo, dicendo che non vuole che i giurati si sentano dei "prigionieri", supervisionati persino nel contatto con i propri cari. Ed ha espresso fiducia nel fatto che essi presteranno attenzione ai suoi severi ammonimenti di evitare i contatti con i media. "Non ritengo che il sequestro sia la risposta in questo caso," ha detto.
Sebbene non ci sia nulla che mostri il fatto che lo staff di HLN e della CNN abbia provato ad intervistare i giurati durante il processo a carico di Casey Anthony, il giudice ha messo in guardia tutti i mezzi di informazione perché evitino qualunque contatto con i giurati di questo processo. “Quelle organizzazioni procederanno a loro proprio rischio se qualcuno interferirà con il corso della giustizia” ha detto Pastor.
Il giudice ha affrontato anche il problema del costo dell’isolamento dei giurati, che gli avvocati difensori avevano cercato di aggirare affermando che sostenere ora questa spesa potrebbe evitare eventuali spese aggiuntive di un nuovo processo. L’isolamento dei giurati costerebbe 500.000 dollari, ma il giudice – benché consapevole dei gravi problemi finanziari che attualmente affliggono lo stato della California così come il suo sistema giudiziario – ha insistito che il costo non è stato un elemento di influenza sulla sua decisione.
“La giustizia ha la priorità su tutto” ha detto il giudice.
I giurati saranno introdotti nel procedimento in 3 gruppi separati, l’8, il 9 ed il 12 settembre. Ogni giorno verrà data loro una lettera sulle problematiche che potrebbero avere per la durata del processo e quelli che le avranno escluse resteranno come potenziali giurati ai quali verrà dato un lungo questionario. Sul questionario, gli avvocati di ambo le parti faranno le loro valutazioni, non tornando in aula fino al 23 settembre. Il giudice insedierà la giuria in un solo giorno. Le dichiarazioni di apertura sono previste per il 27 settembre e il processo dovrebbe durare circa 25 giorni, fino ai primi di novembre.
L’avvocato di Murray Ed Chernoff ha chiesto al giudice di ritornare sulla sua decisione di consentire l’accesso alle telecamere durante il processo. Chernoff ha richiesto che le telecamere vengano tenute fuori dall’aula al momento di certe testimonianze, argomentando che alcuni commentatori televisivi si comportano quasi come dei giurati. Il giudice Pastor ha respinto anche questa richiesta, citando le libertà previste dal Primo Emendamento.
“Ci saranno mezzibusti a commentare il processo” ha detto Pastor, aggiungendo “Spesso, i mezzibusti parlano attraverso altre parti del corpo oltre la loro testa”.
I procuratori hanno depositato una mozione in limine relativa ai testimoni della difesa chiedendo alla Corte di escludere e/o limitare testimoni irrilevanti o inammissibili presentati dagli avvocati di Murray e quelli in merito ai quali all’accusa non sia stato fornito ancora alcun discovery:
http://ww2.lasuperiorcourt.org/hp/ifapsoyqiksngf45iubw2o3j/1467859115.pdf
L’accusa ha ricordato che per la maggior parte dei 103 testimoni inclusi nella lista della difesa, non è stato dato loro alcun discovery, ma secondo un rapporto aggiornato che hanno ricevuto numerosi potenziali testimoni non sono stati contattati, quindi di essi non è stata presa alcuna dichiarazione. Tuttavia, nello status report del 9 agosto 2011, i procuratori hanno individuato molteplici testimoni che dovrebbero essere esclusi, per i quali dovrebbero essere fornite prove di rilevanza e ammissibilità e che essenzialmente sono sconosciuti.
La difesa ha fornito una breve dichiarazione di Steve Robel, identificato come funzionario di polizia coinvolto nelle investigazioni per le accuse di abuso su minore rivolte a Jackson nel 2003.
L’accusa richiede l’esclusione di simili testimonianze irrilevanti e ad alto rischio di innescare meccanismi non pertinenti al processo in corso, che riguarda gli eventi relativi all’assistenza medica fornita a Michael Jackson dal suo medico personale Conrad Murray.
Non deve essere permesso che il caso si trasformi in un iniquo, ingiustificato e irrilevante attacco alla vittima deceduta. Perciò, l’accusa chiede alla Corte di escludere Steve Robel e qualunque altro testimone della difesa che abbia un collegamento con gli eventi delle accuse rivolte a Jackson e di impedire ogni riferimento a quegli eventi.
Un numero di testimoni della difesa sono stati identificati come personale medico che in precedenza aveva prestato assistenza a Jackson. Nessuno di questi soggetti si stava prendendo cura di Jackson la notte del 24 giugno 2009 o il giorno 25 giugno 2009 e nessuno di questi dottori era presente la notte in cui morì per acuta intossicazione da propofol. Conseguentemente, l’accusa chiede che venga fornita una prova per ciascuno dei seguenti testimoni e in base ad essa che il giudice decida in merito all’ammissibilità o limitazione della loro testimonianza:
1) Dottor Allen Metzger: vide Jackson una volta nel 2002 (visita medica) e una volta nel 2003 (visita in preparazione di un intervento). Ebbe poi una telefonata con Jackson nel 2008 e una volta nel febbraio 2009. Ad aprile 2009 lo vide una volta (nessuna visita medica; Jackson considerato in forma e lucido; Jackson chiese informazioni su farmaci per dormire; annotata futura prescrizione di Klonopin o Trazadone).
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
2) Dottor David Adams: I poliziotti lo interrogarono dopo che Murray fece il suo nome. Secondo Murray, Adams avrebbe usato, su sua concessione, lo studio di Murray di Las Vegas per somministrare propofol a Jackson nel mese di marzo o aprile del 2009. Questo, sarebbe accaduto una sola volta. Il medico legale aveva richiesto al dottor Adams le cartelle cliniche di Jackson, in ricezione sia da parte dell’accusa che dalla difesa, da cui risulta che Adams è un anestesista che somministrò propofol a Jackson in 4 diverse occasioni nel 2008 per operazioni ai denti.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
3) Cherylin Lee: infermiera e nutrizionista. Anche nei suoi confronti, il medico legale ha emesso una citazione in giudizio per le cartelle cliniche relative a Jackson. Lee è stata anche interrogata dalla polizia. Secondo le sue dichiarazioni, Lee vide Jackson per l’ultima volta nel mese di aprile del 2009.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
4) Dottor Arnold Klein: il medico legale ha emesso una citazione per le cartelle cliniche, in ricezione da ambo le parti. Il dottor Klein è un dermatologo che ha trattato Jackson con il botox, iniezioni di restylane e altre procedure cosmetiche. Il dottor Klein vide Jackson 5 volte nel mese di giugno 2009, con l’ultimo appuntamento avvenuto il 22 giugno 2009.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
5) Ellenn Brunn: secondo la difesa, la Sig. ra Brunn lavorava per il dottor Klein.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
6) Jason Pfiffer: La difesa ha interrogato Pfiffer, che era l’assistente personale del dottor Klein e lavorava anche nel suo studio medico.
L’accusa chiede l’esclusione e/o la limitazione della testimonianza di alcuni testimoni presenti sulla lista della difesa secondo quanto la difesa offrirà come prova di pertinenza. Questi testimoni sono:
1) John Branca: avvocato ed esecutore dell’Estate di Michael Jackson.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
2) Susan Etok: interrogata dai poliziotti e poi interrogata dalla difesa. Secondo le dichiarazioni fornite dalla Etok alla difesa, Michael Jackson le chiese il propofol e altri farmaci mentre si trovava a Londra a marzo 2009. La Sig. ra Etok credeva che Jackson avesse un problema di dipendenza dai farmaci. Vide Jackson l’ultima volta nel marzo 2009 a Londra.
3) Karen Faye: interrogata dai poliziotti. Truccatrice e hair-stylist di Michael Jackson. Lei dichiarò che Jackson si trovava in precarie condizioni di salute una settimana prima del suo decesso, ma che il 23 ed il 24 giugno 2009 sembrava stesse bene.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
4) Travis Payne: coreografo che lavorò con Jackson per la preparazione degli spettacoli del TII.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
5) Dottor Tohme Tohme (Ramez): la difesa ha emesso un mandato di comparizione nei suoi confronti.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
6) Grace Rwaramba: interrogata dai poliziotti. Era stata alle dipendenze di Jackson come tata per i suoi figli e come assistente personale. Al tempo della sua morte, era fuori dagli USA e non era più alle dipendenze di Jackson.
Secondo quanto riportato dalla difesa, essi non hanno interrogato questo testimone.
L’accusa chiede l’esclusione di un testimone esperto proposto dalla difesa:
1) Stephen Pustilnik: la difesa ha assunto un medico legale del Texas chiamato Stephen Pustilnik al quale, su richiesta della difesa, è stato permesso il 14 aprile 2011 di revisionare le prove e le attrezzature dell’ufficio del medico legale di Los Angeles. Successivamente, la difesa ha fornito all’accusa un rapporto di 4 pagine scritte dal dottor Pustilnik nelle quali fa dei commenti sulle attrezzature e su alcune delle prove. Egli non offre alcuna opinione sui risultati tossicologici, su diverse scoperte di carattere medico fatte dal medico legale di Los Angeles. In ultimo, il dottor Pustilnik non dà alcun parere sulla causa o la modalità della morte di Michael Jackson. Perciò, l’accusa chiede che la sua testimonianza venga esclusa perché irrilevante e inammissibile data l’assenza di alcuna prova offerta.
L’accusa chiede l’esclusione dei seguenti testimoni classificati dalla difesa come “nessun contatto e nessuna dichiarazione presi”, i cui nomi non sono venuti fuori in altri discovery e l’accusa non ha elementi per la loro rilevanza nel caso:
1) Michael Bush
2) Chris Carter
3) Francisco Cascio
4) Alex Farschchian
5) Steven Hoeffler
6) Gerald Labiner
7) Michael LaPerruque
8) Cary Logan
9) Naal Ratner
10) Leonard Rowe
11) Barney Vanvalin
12) Dieter Weisner
Dal momento che all’accusa non è stata fornita alcuna informazione in merito a tutti questi testimoni, l’accusa richiede la loro esclusione soggetta ad ogni futura offerta di prove e consegna di discovery.
Su questa mozione di esclusione o limitazione di 26 testimoni della difesa, il giudice sarà chiamato a sentenziare nella prossima udienza che si terrà lunedì 29 agosto alle 01:30 pm LAT.
Fonte: http://edition.cnn.com/2011/CRIME/08/25/california.murray.case/
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