Processo Murray: 1° GIORNO, 27 settembre 2011. Testimonianza di Kenny Ortega
L'accusa chiama Kenneth Ortega come primo testimone. I video della sua testimonianza sono disponibili a questi link:
http://www.youtube.com/watch?v=pGW5ZxQOibs
http://www.youtube.com/watch?v=gYyGkr2Fueg
http://www.youtube.com/watch?v=fjDkknBzjfw
http://www.youtube.com/watch?v=vDKVqhywzPc
Ortega elenca un ampio background nella coreografia e nella produzione di film, concerti, spettacoli teatrali, cerimonie sportive. Il primo contatto con Jackson risale al 1990, quando Jackson lo chiamò a casa per esprimergli il suo interesse a lavorare con lui per l’imminente tour "Dangerous" e lui assolutamente colse questa offerta. Per il Dangerous Tour Ortega era il co-creatore dello spettacolo insieme a Michael ed era il direttore della produzione. Ortga è stato co-creatore con Jackson anche del tour "HiStory" e anche di un altro paio di produzioni a scopo benefico che non erano parte di un tour.
Ortega descrive la sua collaborazioni con Jackson estremamente creative, divertenti e piene di ispirazione. Loro due si incontravano all’inizio del processo di produzione e maturavano insieme idee per tutto quello che contribuisce alla produzione nel suo complesso - musica, effetti, costumi, allestimento, luci, ecc. Per quanto riguarda le coreografie, era Michael a crearle per conto proprio e anche insieme ad altri coreografi. Ortega le supervisionava ma non partecipava al lavoro quotidiano sui passi di danza, anzi spesso lui arrivava che molto delle coreografie era già stato preparato da Michael.
“Abbiamo avuto una grande amicizia lavorando insieme come professionisti” ha detto Ortega “Io non ho trascorso molto tempo insieme a Michael quando non eravamo impegnati in qualche produzione, ma negli ultimi anni ci siamo tenuti in contatto un po’ più spesso, visti in qualche occasione e parlati al telefono”
Per il This is Tour, Ortega venne prima informato dalla AEG Live che Michael aveva interesse a coinvolgerlo nei piani di un tour, poi Jackson lo contattò lui stesso al telefono per chiedergli di fare parte di questo tour. Di quella telefonata, Ortega ricorda l’eccitazione di Jackson che usava molto spesso la frase: “This is it”, questo è il momento, e Ortega suggerì che sarebbe dovuto essere questo il nome del tour: “This Is It”. Ortega disse a Michael che in quel momento era coinvolto in un altro paio di progetti ma che avrebbe fatto tutto il possibile per lavorare insieme a lui. Lui cominciò a lavorare sulla produzione a metà aprile del 2009 come co-creatore e co-direttore del tour insieme a Michael, che era completamente coinvolto in tutto ciò che riguardava la produzione come era già avvenuto per gli altri tour.
Ortega e Michael iniziarono a vedersi 4/5 volte a settimana per le loro conversazioni creative sullo spettacolo al Center Staging di Burbank. Ortega ricorda che Jackson era molto entusiasta, convinto che questo fosse il momento di tornare ad esibirsi. Ne era convinto per diverse ragioni, ma Ortega ritiene che quelle più importanti per Jackson fossero il suo desiderio di condividere quello che lui amava fare da una vita insieme ai suoi figli, che erano diventati grandi fan del suo lavoro ed in quel momento erano in un'età nella quale sarebbero stati in grado di apprezzarlo; tornare per i suoi fan, che si erano sempre mostrati leali con lui e ai quali lui teneva tantissimo e li amava profondamente; e perché lui sentiva che la sua musica in quel momento più che mai era adatta alla situazione del mondo: “Earth Song, Will you be there, Heal the Wordl”, voleva usare il palcoscenico come piattaforma per ricordare a tutti l’importanza di fare tutto ciò che possiamo per prenderci cura del pianeta e l’uno dell’altro.
Il procuratore Walgren ha chiesto ad Ortega se i figli di Michael Prince, Paris e Blanket abbiano mai assistito alle prove e Ortega ha risposto di no, che secondo lui Jackson stava aspettando di portarli a vedere gli spettacoli a Londra e voleva che loro rimanessero concentrati sui loro impegni scolastici e i bambini non sarebbero stati più a scuola durante i mesi estivi del tour.
Walgren ha chiesto ancora ad Ortega di parlare della motivazione di Michael legata ai fan e lui ha detto che Michael aveva un rapporto incredibile con i suoi fan di tutto il mondo e loro con lui, era molto affettuoso e speciale e Michael voleva dare indietro ai suoi fan quello che lui riceveva da loro, coinvolgendoli anche nelle decisioni relative alle performance da eseguire nello spettacolo.
Michael sentiva che le canzoni che lui aveva scritto sull’ambiente, sul pianeta, sui bambini erano importanti in quel momento quanto nel momento in cui le aveva scritte, se non di più e perciò lui si sentiva in dovere di assicurarsi che fossero parte dell’esperienza dello spettacolo.
La ragione per la quale la location delle prove fu trasferita dal Center Staging di Burbank al Forum e infine allo Staples Center era essenzialmente lo spazio. Fu trasferita allo Staples Center, circa una settimana prima che Jackson morisse, perché era più grande e più simile all’Arena O2 di Londra dove si sarebbero tenuti gli spettacoli. Sarebbe stata una produzione immensa con enormi schermi tridimensionali e ogni sorta di oggetti scenici, luci, costumi, effetti speciali, effetti pirotecnici. L’idea dello schermo tridimensionale era stata di Jackson, lui ed Ortega avevano creato dei brevi filmati in 3D che avrebbero accompagnato lo spettacolo dal vivo cosicché gli spettatori avrebbero vissuto un’esperienza tridimensionale dal vivo durante lo spettacolo. Ortega ha detto che la fase della produzione relativa all’allestimento cominciò al Forum. Allo Staples Center, vennero fatte le prove tecniche, per esempio sulle luci e su altri elementi dello spettacolo.
Le prove di Jackson erano quasi sempre nel tardo pomeriggio fino alla sera e tipicamente duravano tra le 5 e le 7 ore. Questo intervallo di tempo includeva la creazione, il prendere delle decisioni e provare lo spettacolo. Jackson aveva sempre l’ultima parola su ogni divergenza di opinione relativa alla creazione dello spettacolo.
Dopo aver identificato l’imputato Murray, Ortega ha detto di averlo incontrato un giorno nella casa di Jackson a Carolwood dove lui si era recato per parlare con Jackson di questioni relative alla creazione dello spettacolo. Da quello che ricorda doveva essere metà aprile/inizi maggio del 2009, Jackson presentò Murray ad Ortega dicendogli “questo è il mio dottore”. Ortega ha detto di sapere che Murray era presente a qualche sessione di prova, ha detto di non averlo mai visto al Center Staging di Burbank, di ricordare Murray al Forum e per quanto riguarda lo Staples Center crede di no, ma potrebbe anche sbagliare.
Nel giugno 2009, Jackson non si stava presentando alle prove, più o meno dalla metà all'ultima parte di giugno, prima che si trasferissero allo Staples. Approssimativamente, era l’ultima settimana al Forum. Ortega ha testimoniato che si aspettava l’arrivo di Jackson ogni giorno e invece diventò un’assenza continua. A lui fu semplicemente detto che si trattava di questioni di programmazione e lui in quel momento non poteva conoscere ragioni diverse da questa.
Venerdì 19 giugno 2009, che dovrebbe essere stato l’ultimo giorno di prove al Forum di Los Angeles, Ortega osservò che il suo amico Jackson non stava bene e questo lo preoccupò moltissimo.
Jackson aveva i brividi e sembrava perso, tra il perso e un po’ sconclusionato, sebbene loro stessero conversando e lui poteva rispondere alle domande. Ortega sentì che Michael non stava affatto bene, non a sufficienza per provare. Ortega gli offrì del cibo che Michael accettò. Ortega gli avvolse una coperta attorno al corpo, gli massaggiò i piedi e nella stanza in cui erano mise vicino a Jackson una stufa. Ortega e Jackson parlarono e Jackson gli chiese se quella sera lui poteva semplicemente stare seduto vicino a lui e guardare le prove. Questo è ciò che fecero, per poco meno di 2 ore. Jackson sembrava che non fosse presente, come se ci fosse qualcosa che non andava. Non aveva mai visto Jackson in quel modo prima di allora. Jackson se ne andò prima della fine delle prove. Ortega gli suggerì di andare via e Jackson fu d’accordo.
Poche ore dopo quella sessione, Ortega inviò un’email a Randy Phillips, il presidente della AEG Live, per esprimergli le sue preoccupazioni. L’email risulta inviata alle 02:04 am del 20 giugno 2009. “Nel momento in cui l’ho scritta ero profondamente preoccupato e volevo che anche altri lo sapessero.” ha detto Ortega, che poi è stato invitato dal procuratore Walgren a leggere il contenuto dell’email:
“Randy,
farò tutto ciò che posso per essere di aiuto in questa situazione, se tu hai bisogno che io venga a casa (sua), fammi semplicemente una telefonata in mattinata. La mia preoccupazione è, ora che abbiamo portato dentro il dottore e siamo stati severi, ora o mai più dobbiamo preoccuparci del fatto che l'artista possa risultare non all'altezza della situazione per problemi emotivi. È apparso molto debole e affaticato questa sera. Aveva dei fortissimi brividi, tremava, era sconclusionato ed ossessivo. Tutto mi dice che lui dovrebbe essere analizzato psicologicamente. Se abbiamo qualche possibilità di farlo riprendere è proprio quella di prendere un bravo terapista che lo sostenga in tutto questo oltre ad un immediato nutrimento fisico. Mi è stato detto dal nostro coreografo che durante la prova costumi con il suo stilista stasera hanno notato che sta continuando a perdere peso. Per quello che posso dire io, non c'è nessuno che si stia assumendo la responsabilità di (prendersi cura) di lui quotidianamente. Dov’era il suo assistente stasera? Stasera io gli ho dato da mangiare, avvolto in coperte per placare i suoi brividi, massaggiato i piedi per calmarlo e chiamato il suo dottore. C'erano 4 guardie del corpo fuori alla sua porta ma nessuno che gli abbia offerto una tazza di tè caldo. Alla fine, è importante che questo lo sappiano tutti, io credo che lui questo lo voglia davvero. Se noi staccassimo la spina, ne sarebbe distrutto, gli si spezzerebbe il cuore. E’ terribilmente spaventato che gli venga portato via. Stasera mi ha chiesto più volte se io avevo intenzione di abbandonarlo. Stava praticamente implorando la mia fiducia. Questo mi ha spezzato il cuore. Era come un ragazzino smarrito. Ci può essere ancora una possibilità che lui possa essere all'altezza della situazione se gli diamo l’aiuto di cui ha bisogno.
Cordiali saluti,
Kenny”
Walgren ha chiesto ad Ortega: “Chiamare il suo dottore, si riferiva a Conrad Murray?”
Ortega: “Sì, signore”
Walgren: “Lei riuscì a raggiungere il dottor Murray quella sera?”
Ortega: “No, signore”.
Walgren poi ha voluto che Ortega precisasse a cosa si riferiva quando scrisse a Phillips che Michael “questo” lo voleva davvero e Ortega ha spiegato che con “questo” intendeva lo spettacolo, il tour e che anche l’espressione “staccare la spina” era riferita al tour.
Walgren quindi fa notare che lo stesso giorno, il 20 giugno 2009 (ore dopo, visto che l’email era stata scritta alle due del mattino), ci fu la riunione a casa di Michael, riunione che Ortega ha detto che venne programmata quel giorno stesso. Lui ne venne a conoscenza perché il suo assistente gli disse che aveva ricevuto una telefonata che gli chiedeva di essere a casa di Michael e lui ricorda di essere andato a Carolwood nella tarda mattinata/primo pomeriggio del 20 giugno 2009, di non aver ricevuto spiegazione in merito ad essa ma lui presunse che riguardasse Michael e quando lui arrivò c’erano Randy Phillips, Frank Dileo, il dottor Murray e Michael.
Una volta lì, Ortega apprese presto qual era l’argomento della riunione e venne affrontato dal dottor Murray che gli disse che era arrabbiato che Ortega non aveva permesso a Michael di fare le prove la sera prima e che lo aveva rispedito a casa e disse ad Ortega che “avrebbe dovuto smetterla di provare a fare il medico e lo psicologo dilettante, di essere il direttore dello spettacolo e lasciare la salute di Michael a lui.” Queste sono le parole di Murray per quanto Ortega possa ricordarle nel modo più preciso possibile.
Ortega rispose a Murray che non era stata una sua scelta, che era stata una specifica richiesta di Michael quella di sedersi ed osservare lo spettacolo, sebbene lui fosse stato assolutamente d’accordo, e lui sentiva che in quel momento quel posto era una costrizione per Michael.
Ortega ha ricordato che Murray gli garantì che “Michael era fisicamente ed emotivamente capace di gestire tutte le sue responsabilità per lo spettacolo”.
Walgren: “E lei come ha risposto?”
Ortega: “Ero scioccato”
Walgren: “Perché?”
Ortega: “Perché Michael a me non sembrava che fosse fisicamente ed emotivamente stabile in quel momento”
Walgren: “Dopo l’esperienza della sera prima”
Ortega: “Sì”.
Walgren gli ha chiesto come era stato Murray con Ortega quando gli disse quelle cose, Ortega ha detto che il suo atteggiamento era stato duro e Ortega rispose con cortesia, rivolgendosi poi a Michael perché spiegasse a Murray che quanto accaduto la sera precedente alle prove non era stato imposto da lui a Michael, ma lo avevano concordato e Michael lo confermò in presenza di Murray. Poi, Michael disse ad Ortega che era pronto a prendere le redini, che Ortega non avrebbe dovuto avere timori, che lui era perfettamente in grado di gestire le sue responsabilità, che lui voleva farlo, e chiese ad Ortega di restargli vicino, gli disse di credere in lui. Ortega gli disse che lui gli voleva bene e che si preoccupava per lui e per la sua salute, che erano state queste le uniche ragioni per cui aveva espresso le sue preoccupazioni, Michael rispose che lo sapeva e che stava bene davvero e lo abbracciò. Così, Ortega andò via da Carolwood.
A seguito di quella riunione, ci furono le prove di martedì 23 giugno 2009 allo Staples Center. In quella sessione di prove, Michael non era nelle stesse condizioni del venerdì precedente. Ortega dice che venne alle prove pieno di energia, pieno di voglia di lavorare, pieno di entusiasmo, era un Michael diverso. In questa sessione, Michael provò The Way You Make Me Feel.
Il giorno dopo, il mercoledì 24 giugno 2009, le condizioni di Michael erano stesse del giorno prima, era del tutto coinvolto e partecipò alle prove e ad ogni altro aspetto della produzione. Fu un giorno di prove molto fruttuoso, Michael provò Earth Song ed era felice, chiese ad Ortega se lui lo era e lui rispose di sì.
Il 25 giugno 2009 era in programma una prova particolare, un’illusione. Si trattava di una trasposizione di Michael da un evento musicale ad un altro. Michael sarebbe rimasto su un letto avvolto da fiamme di seta e poi avrebbe fluttuato sul pubblico in un raccoglitore di ciliegie. Michael era molto eccitato perché adorava la magia e l’illusionismo, era felice che fosse arrivato l’intero apparato e finalmente avrebbero potuto fare una prova. La notte prima Michael gli disse di salutare tutti e dire a tutti che lui voleva bene ad ognuno di loro. Ortega gli disse che sarebbe stato tutto pronto l’indomani per quando lui sarebbe arrivato allo Staples così avrebbe potuto provare l’illusione. Si dissero reciprocamente che si volevano bene e si abbracciarono, poi Michael se ne andò.
Ortega arrivò allo Staples il giorno dopo per cominciare il lavoro sull’illusione. Ricevette una telefonata da Paul Gongaware che gli disse che un’ambulanza era arrivata a Carolwood per trasportare Michael in ospedale dove lui era insieme ai dottori e che lo avrebbe richiamato quando avrebbe saputo qualcosa di più. Gongaware lo richiamò e gli disse lapidariamente. "L'abbiamo perso". Ortega ha detto che ci mise un po’ di tempo per risentire la terra sotto i suoi piedi, che era chiaro che ognuno nella stanza stesse ricevendo messaggi e telefonate, che la notizia si era diffusa. Fu convocato tutto il cast dello spettacolo, si misero in cerchio e fu comunicato a tutti che Michael era morto.
Pausa di metà pomeriggio.
Quando l’udienza è ripresa, Walgren ha trasmesso in aula la clip di TWYMMF provata da Michael il 23 giugno 2009.Walgren ha chiesto che età avessero i ballerini che l’hanno eseguita con lui e Ortega ha detto dai 18 ai 24 anni.
Walgren poi ha preparato la proiezione della clip di Earth Song del 24 giugno 2009, prima di avviarla ha chiesto ad Ortega se questa era l’ultima prova fatta da Michael sul palco e Ortega ha detto di sì. Ricorda che dopo quella prova Michael scese dal palco e rimase insieme a lui ad osservare il resto delle prove, il coreografo Travis Payne salì sul palco al posto di Michael per la prova di Heal the World così Michael poté controllare le luci ed altri aspetti tecnici della performance.
CONTROINTERROGATORIO DI ED CHERNOFF:
L’avvocato a capo della difesa di Murray Ed Chernoff ha riportato l’attenzione sulla riunione del 20 giugno. Ortega ha detto di non aver parlato con altri al telefono dell’incidente del venerd’ 19 giugno prima di spedire quell’email. Ortega pensò che fosse stato Gongaware a programmare quella riunione ma non ne è sicuro. Chernoff gli ha chiesto se Ortega aveva capito che parte dello scopo della riunione era discutere delle prove saltate da Michael e a che cosa si riferisse con l’espressione “staccare la spina”, forse a qualche risoluzione del fatto che Michael saltasse le prove. Ortega ha detto: “I miei commenti erano basati su riunioni probabilmente avvenute prima di questa notte quando Michael venne informato del fatto che noi dovevamo prendere seriamente il fatto di venire alle prove”.
Chernoff quindi gli ha domandato se la riunione del 20 giugno 2009 non era stata l’unica nella quale con Michael era stato affrontato il problema che lui saltasse le prove e Ortega ha risposto: “Probabilmente no. Io non ero consapevole di altre riunioni oltre a quella, ma è molto probabile che ce ne fosse stata una perché io sapevo che il dottor Murray stava preparando un programma per Michael per aiutarlo a risolvere questi problemi”.
Chernoff ha chiesto se Ortega sapeva quando Murray aveva fatto questo programma e Ortega ha detto che non lo sapeva. Chernoff ha detto che il programma per Michael fatto da Murray era stato il risultato della prima riunione. Ortega ha detto di non avere idea di chi avesse dato a Murray le direttive per fare quelle programmazioni. Ha ribadito che lui aveva espresso preoccupazioni la settimana prima che Michael morisse e aveva avuto delle conversazioni in merito con Randy Phillips e Paul Gongaware. Frank Dileo non era stato coinvolto in queste conversazioni.
Ortega ha detto che in quella riunione del 20 giugno 2009 lui sentì come se Murray avesse l’impressione che Ortega aveva escluso Michael dalle prove piuttosto che pensare che Michael non era riuscito a provare la sera prima, come se Jackson a lui avesse detto una cosa, e a Murray un’altra. Ortega dice che durante quella riunione lui non voleva "dire a Michael Jackson" quello che doveva fare, in realtà lui partecipò solo 10 minuti all’incontro, dopodiché venne invitato a lasciare la stanza.
Chernoff ha chiesto ad Ortega se ha litigato con Murray durante la riunione del 20 giugno. Ortega dice di no. Ma ha detto che "quello che il dottor Murray mi diceva non era esattamente quello che era accaduto."
Chernoff ha chiesto ad Ortega se lui ricorda di aver detto a Karen Faye di aver “richiamato all’ordine” Michael. Ortega ha risposto di non ricordare quell’espressione, ma che crede che non l’avrebbe mai usata, piuttosto pensa che può aver raccontato alla Faye che Jackson gli aveva detto che stava riprendendo le redini in mano e poteva contare sul loro sostegno. Ortega ha anche negato di aver detto alla Faye di “non placare Michael Jackson”.
Chernoff ha domandato ad Ortega se lui sarebbe d’accordo nel dire che il successo di Ortega in qualche modo era legato al successo di Jackson con il tour ed Ortega ha detto di sì, che il fatto che Jackson non si presentasse alle prove aveva un impatto su tutti, incluso lui perché non sarebbe stato in grado di fare il suo lavoro. Chernoff gli ha chiesto la cancellazione del tour quale impatto avrebbe avuto su Jackson e Ortega ha risposto: "Creativamente sarebbe stato devastato. Voleva veramente fare questo tour ... Professionalmente, sono sicuro che non sarebbe stata una buona cosa".
Ortega ha confermato che le condizioni in cui vide Jackson il 19 giugno 2009 lo spaventarono e ha detto che sì, lui aveva pensato che Michael potesse essere sotto l’effetto di farmaci.
Chernoff ha chiesto ad Ortega se lui conosce il dottor Arnold Klein. Ortega ha detto di averne sentito parlare ma di non averlo mai conosciuto in realtà.
Ortega ha detto di avere avuto delle conversazioni con Murray, che lo invitò a chiamarlo se avesse avuto delle preoccupazioni in merito alla programmazione di Michael. Murray riportò ad Ortega dei suggerimenti in merito a questa programmazione, uno di essi diceva che a Michael fosse concesso pranzare a casa insieme ai suoi bambini.
Ortega ritiene che allo Staples la produzione venne spostata la settimana immediatamente precedente alla morte di Michael. Ha detto che secondo i suoi ricordi allo Staples non ricorda di aver visto Murray, lo ricorda al Forum di Los Angeles. Ortega pensa che allo Staples vennero fatte solo 2-3 prove. Queste prove vennero registrate, così come quelle dal 15 al 19 giugno 2009, su richiesta di Michael, ma solo quando Michael era presente, quando lui non c’era, non si registrava.
Ortega venne assunto dalla Sony Pictures per editare il film This is It, Chernoff gli ha chiesto se c’è una registrazione di Jackson seduto su una sedia avvolto in una coperta risalente al 19 giugno 2009 e Ortega ha risposto di non averla vista.
Chernoff: Il 18 giugno 2009, Michael Jackson saltò le prove; non si presentò, giusto?
Ortega: E' estremamente probabile, sì
Chernoff: Perché è estremamente probabile?
Ortega: Saltava le prove da circa una settimana. Non sono esattamente sicuro del giorno, ma saltava le prove da circa una settimana in quella location.
Nessuna ripresa dell’interrogatorio da parte dell’accusa, il testimone Ortega è stato congedato.
Fonti: http://trialnotes.blogspot.com/2011/09/conrad-murray-trial-day-1-witness.html
Comments