Processo Murray: 2° GIORNO, 28 settembre 2011. Testimonianza di Paul Gongaware
Il secondo giorno del processo a Conrad Murray è iniziato con la ripresa della testimonianza di Paul Gongaware, co-direttore della AEG Live, interrogato dal vice procuratore distrettuale Deborah Brazil.
E’ stato fatto un riepilogo della programmazione per il tour. Da luglio a settembre 2009 erano previsti 27 spettacoli, di cui 8 a luglio, 10 in agosto e 9 a settembre. Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre ci sarebbe stata una pausa, dopodiché erano programmati 23 spettacoli tra gennaio e marzo 2010: 10 a gennaio, 10 a febbraio e 3 a marzo 2010.
Dopo la fine del tour a marzo 2010, c’era il piano di aggiungere altri spettacoli, ma Gongaware ha sottolineato che si trattava solo di piani.
All’inizio di giugno, ci fu una riunione per discutere sulla salute e sulla resistenza di Jackson alla quale parteciparono Michael Jackson, Conrad Murray, Frank Dileo, Randy Phillips e Gongaware. Il testimone ricorda che fu un incontro positivo. Gongaware era a conoscenza anche della riunione del 20 giugno 2009, ma lui non ne prese parte.
Gongaware vide Conrad Murray alle prove al Forum di Los Angeles dopo quella riunione di inizi giugno.
Gongaware vide le prove di Michael Jackson il 23 e il 24 giugno 2009 e pensò che Michael fosse forte, eccitato, pieno di energia ed impegnato in quello che stava facendo.
CONTROINTERROGATORIO DI ED CHERNOFF:
La difesa ha richiamato l’esperienza di Gongaware con Michael Jackson. Gongaware ha detto di essere stato un tour manager per il Dangerous Tour, ma di non aver visto Michael Jackson in molte occasioni. Riguardo all’HiStory Tour, Gongaware lavorò con il promoter per la prima parte del tour e nella seconda parte lavorò come direttore, parlando ed interagendo con Michael Jackson. Al This is it tour, Gongaware prese parte sin dall’inizio.
La difesa ritorna a quel giorno in cui Gongaware vide Michael Jackson parlare più lentamente del solito e farfugliando leggermente sostenendo che Michael fosse tornato da un appuntamento con il dottor Klein. Gongaware ha detto che lui prestava attenzione a qualunque utilizzo di farmaci da parte di Michael Jackson.
Gongaware ha dettp che la sua relazione con Michael era una relazione d’affari, anche se amichevole. Se Gongaware aveva bisogno di contattare Michael, o lo vedeva alle prove se lui era lì, oppure, se necessario, passava per l’assistente personale di Michael Jackson, Michael Amir Williams.
La riunione agli inizi di giugno era stata sollecitata da Kenny Ortega che era preoccupato per il fatto che Michael Jackson stesse saltando le prove.
Gongaware non sapeva che tipo di dottore fosse Conrad Murray né conosceva le sue esperienze professionali.
Dopo che Gongaware disse a Murray che la sua richiesta di 5 milioni di dollari era impensabile, Murray non tentò di negoziare un altro compenso. Gongaware ricontattò Murray solo su esortazione di Michael Jackson per fargli l’offerta di 150.000 dollari.
Gongaware non sapeva che Murray fosse un cardiologo, non lesse il contratto finale e non sapeva per quanto tempo Murray avrebbe ricevuto i 150.000 dollari. Non vide il contratto finale tra AEG e Murray nel quale non era coinvolto, quindi non lo consoceva.
La difesa ha provato a fare riferimento alla causa di Katherine Jackson contro Gongaware e AEG, ma il tentativo è fallito.
RIPRESA INTERROGATORIO DI DEBORAH BRAZIL:
Gongaware non sapeva che Conrad Murray di notte somministrava dosi di propofol a Michael Jackson. Conrad Murray a lui non sembrò sorpreso di essere contattato in merito ai suoi servizi medici, per Gongaware non ci fu bisogno di spiegare in profondità perché lui lo stava chiamando Gongaware ha detto che avere un medico personale durante un tour è normale, ma la richiesta di 5 milioni di dollari è eccessiva secondo la sua opinione.
RIPRESA CONTROINTERROGATORIO DI CHERNOFF:
Gongaware fece una telefonata ad un altro dottore per avere un’idea di un compenso adeguato. Michael Jackson disse che loro dovevano prendersi cura della “macchina” (in riferimento al suo corpo, ndr). Non ci furono ulteriori conversazioni relative alle necessità mediche di Michael Jackson.
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