Processo Murray: 3° GIORNO, 29 settembre 2011. Testimonianza di Kai Chase
L’accusa ha chiamato il secondo e ultimo testimone della 3° giornata di processo Kai Chase, cuoca personale di Michael Jackson.
Il procuratore Deborah Brazil le ha chiesto se ha qualche formazione specialistica per la sua professione e lei ha risposto che è una chef professionista con una formazione in una scuola di Parigi e all’Accademia di cucina Le Cordon Bleu e lavora da 15 anni come chef, cominciando in un ristorante e da 10 anni circa lavorando come cuoca personale.
Brazil le ha chiesto se nel marzo del 2009 lei stava lavorando come cuoca personale di Michael Jackson nella sua residenza di Carolwood. Kai Chase ha risposto di sì, che lei preparava i pasti quotidianamente per il signor Jackson ed i suoi figli. 6 giorni a settimana si recava a Carolwood per preparare la colazione, il pranzo e la cena per Michael ed i suoi bambini. Era un lavoro full-time e parte dei suoi compiti era imparare cosa piacesse a ciascuno di loro per evitare di preparare pasti che non fossero di loro gradimento. Chase si occupava anche di andare al mercato. I bambini non partecipavano alla scelta degli alimenti. Chase ha detto che lavorare per Michael Jackson ed i suoi figli era piacevole. Indossava una divisa da cuoca professionista quando prendeva servizio che consiste di una giacca e di un grembiule, che portano delle tasche davanti.
Brazil le ha chiesto se per una cuoca professionista il tempo è importante e la Chase ha risposto che lo è molto perché quando si preparano le pietanze il tempo è una cosa a cui prestare molta attenzione perciò è corretto dire che lei grazie al suo lavoro abbia uno spiccato senso del tempo e consapevolezza del tempo, oltre all’abitudine di guardare l’orologio per controllare il tempo. Chase ha detto che lei tiene sempre sotto gli occhi il suo cellulare, così può controllare l’orario tutte le volte che ne ha bisogno.
Brazil ha domandato alla Chase se quel marzo 2009 mentre lavorava per Michael teneva il suo cellulare nelle tasche davanti del suo grembiule o della sua giacca e lei ha detto di sì.
Chase ha ricordato che il suo orario di lavoro a casa di Michael prevedeva che lei arrivasse a Carolwood circa alle 08:00-08:30 del mattino e il suo primo compito era preparare la colazione per i bambini cosicché loro potessero cominciare i loro studi a casa. Dopo di questo, il suo compito era preparare succhi e la colazione per il signor Jackson.
Brazil ha chiesto alla Chase di focalizzare la sua attenzione sui mesi da marzo a giugno 2009 per descrivere ciò che lei preparava a Michael per la colazione. Chase ha detto che solitamente la sua colazione consisteva di muesli e latte di mandorla con i bambini, oppure succo di barbabietola o succo di arancia e carota o a volte mangiava qualcosa di vegetariano, come un’omelette, spinaci, qualcosa con della verdura.
Brazil ha chiesto alla Chase se una sana alimentazione per Michael era importante e lei ha risposto di sì, che era importante per lui e per i suoi figli. Michael chiarì alla Chase che fosse importante sia per i suoi bambini che per lui.
Chase ebbe l’opportunità in quei mesi di vedere Michael consumare i pasti insieme ai suoi bambini e di notare che avesse un rapporto molto affettuoso con loro e che fosse felice con i suoi figli.
Chase ha detto di aver preparato il cibo anche per occasioni speciali come il compleanno di Paris all’inizio di aprile del 2009. Brazil le ha chiesto cosa avesse preparato, ma la difesa ha fatto obiezione ed il giudice l’ha accolta, proponendo poi di fare la pausa della sessione pomeridiana.
PAUSA
Alla ripresa dell’interrogatorio, Brazil ha chiesto alla Chase di ricordare quando arrivò a Carolwood mercoledì 24 giugno 2009 e lei ha risposto verso le 08:00-08:30 del mattino. Vide i bambini ai quali preparò la colazione e poi cominciò a preparare i succhi per Michael. Brazil le ha chiesto i dettagli di queste preparazioni, la Chase ha parlato di un “succo concentrato di barbabietola biologico” che lui adorava, che è una combinazione di barbabietole biologiche, sedano, mela verde e carote, messa in un robot da cucina, ridotti a succo, mescolati, mescolati, passati, molto buono e molto nutriente.
A Michael piacevano molto i succhi naturali, quindi la Chase preparava parecchie varietà diverse di succhi in modo che Michael potesse prenderli quando voleva. Michael a volte prendeva un succo di barbabietola, altre di carota e arancia, dipendeva, questi erano fra i suoi preferiti. Chase preparava questi succhi e li metteva nel frigo, così Michael poteva servirsene quando preferiva.
Brazil le ha chiesto se mercoledì 24 giugno 2009 vide il dottor Murray in cucina nelle ore del mattino, prima di mezzogiorno, e la Chase ha detto di sì. Brazil le ha chiesto se vedeva spesso il dottor Murray nella casa di Carolwood e lei ha detto che lo vedeva la mattina in cucina. La Chase ha detto che questo avveniva o perché Murray stava per andare via dopo il suo lavoro oppure perché veniva a prendere i succhi e la colazione per Michael e glieli portava. Questa era una routine quotidiana.
La mattina del 24 giugno 2009, Chase vide il dottor Murray in cucina, Murray le disse che il Signor Jackson sarebbe sceso presto e avrebbe pranzato con i suoi figli, dopodiché lasciò la cucina per andare in un’altra parte della residenza, ma lei non ricorda se rimase al primo piano o andò di sopra.
Brazil ha mostrato un’immagine della cucina della proprietà su cui la Chase ha riconosciuto con il puntatore laser dove si trovava Murray quando quella mattina le disse che Michael avrebbe pranzato con i suoi bambini:
Che Murray scendesse quelle stesse scale, prendesse i succhi e li portasse di sopra era consueto.
Poco dopo quella comunicazione ricevuta da Murray, la cuoca iniziò a preparare il pranzo. Quella mattina del 24 giugno 2009 la Chase vide lo stesso Michael intorno all’ora di pranzo che venne in cucina, la salutò e le chiese a che ora sarebbe stato pronto il pranzo. Lei gli disse che aveva un bell’aspetto e che era felice di vederlo e Michael sorrise. Lui era pronto per pranzare con i suoi bambini. La Chase ha detto che Michael era felice perché avrebbe pranzato con i suoi figli, lui amava trascorrere questi momenti di qualità con la sua famiglia. La cuoca servì loro da mangiare nella sala da pranzo. Michael e i suoi bambini mangiarono un’insalata di tonno scottato con salsa. Dopo il pranzo, la Chase ripreparò la stessa insalata perché lo staff di Michael l’avvertì che lui avrebbe voluto portarsi dell’insalata di tonno alle prove. Così, lei preparò per Michael un pacchetto da portare alle prove. La Chase a casa preparò per Michael anche il pasto per la cena, una zuppa di fagioli bianchi toscani. Se Michael non cenava insieme ai suoi bambini, era solito per lei preparargli del cibo per quando lui sarebbe rientrato dalle prove. La cuoca preparava il cibo anche per lo staff di Michael e per il dottor Murray, che non consumava la cena a Carolwood, il cibo veniva impacchettato in modo che lui potesse consumarlo più tardi.
Il 24 giugno 2009 la Chase preparò anche la cena per i bambini. Il suo lavoro terminava quando la sala da pranzo, i piatti e tutto il resto era pulito. Approssimativamente, quel giorno lasciò Carolwood alle 10:00 pm.
Il 25 giugno 2009 tornò a Carolwood verso le 08:00-08:30 am cominciando la sua giornata di lavoro con la preparazione della colazione per i bambini. La zuppa di fagioli toscani che la cuoca aveva preparato la sera prima era ancora nel frigorifero. Dopo la colazione per i bambini, preparò quella per Michael: muesli e latte di mandorla. Solitamente, erano i bambini di Michael che facevano sapere alla Chase quando lui era pronto per consumare la sua colazione. Se ciò non avveniva, la cuoca metteva la colazione in frigo perché lui la consumasse quando era pronto. Fece così quella mattina del 25 giugno 2009. Poi, verso le 09:45 am la Chase lasciò Carolwood per recarsi al mercato e rientrò verso le 10:30 am. Quando tornò a casa, i bambini stavano giocando, c’era musica, tutti si stavano divertendo e lei cominciò a preparare il pranzo. Michael ed i suoi figli pranzavano alle 12:30 pm, salvo diversa comunicazione. Quella mattina del 25 giugno non le venne detto che c’era una deviazione dalla routine standard, perciò dopo il suo ritorno dal mercato alle 10:30 am lei aveva in mente di dover preparare il pranzo perché fosse pronto alle 12:30 pm. Essendo una cuoca professionista, lei notò gli orari, fa parte del suo lavoro.
Quella mattina preparò un’insalata di spinaci con petto di pollo biologico. Aveva già preparato delle spremute per Michael come d’abitudine. La Chase ha detto che ogni giorno il dottor Murray scendeva in cucina per prendere un succo e portarlo a Michael verso le 10:00-10:30 am. Quel giorno lei rientrò dal mercato alle 10:30. Dopo il suo rientro, non vide il dottor Murray scendere in cucina.
Il 25 giugno 2009 la Chase per la prima volta vide il dottor Murray verso mezzogiorno. Lo vide sulle scale che arrivavano in cucina in uno stato di panico e agitazione. L’orario più precisamente era tra le 12:05 e le 12:10 pm, la Chase può dirlo perché come al solito aveva il suo cellulare nella tasca e lo controllava per l’approssimarsi dell’ora stabilita per il pranzo. Secondo la Chase, Murray era nervoso e agitato e le gridò: “Chiama aiuto, chiama la sicurezza, chiama Prince!”. In risposta a questo, la Chase smise di fare quello che stava facendo e corse a chiamare Prince. I bambini stavano giocando nel soggiorno, che era una zona aperta della casa, così lei vide Prince e andò a chiamarlo.
La Brazil le ha mostrato l’immagine dell’ingresso della casa perché la Chase indicasse il percorso che aveva fatto per andare a chiamare Prince, appena pochi passi:
Quando lo raggiunse, gli disse: “Corri, il dottor Murray ha bisogno di te, c’è qualcosa che non va con tuo padre”. Lei e Prince corsero in cucina dove il dottor Murray era sulle scale, nella posizione indicata dalla Chase in questa foto con le lettere CM:
La Chase non vide Prince salire quelle scale per andare di sopra.
Brazil: Quando lei rientrò in cucina, poté ancora vedere il dottor Murray in quella zona delle scale o lui era andato via?
Chase: Io tornai a lavorare.
Brazil: Quindi, lei era in grado di vedere se il dottor Murray era ancora in quell’area quando lei tornò in cucina… oppure non fece proprio caso a questo?
Chase: Non ci feci caso.
Brazil: Quando l’imputato le disse di “chiamare aiuto, chiamare la sicurezza, chiamare Prince”, la istruì o le richiese di chiamare il 911?
Chase: No.
La Chase ha spiegato di aver preso la decisione di chiamare Prince perché il bambino era nella sua visuale e dal momento che il dottor Murray era evidentemente agitato e turbato, a lei quello parve il modo più veloce e la prima persona che poteva raggiungere per chiedere aiuto. La Brazil ha evidenziato che di fatto Murray a lei aveva gridato di chiamare Prince e la Chase lo ha confermato. La cuoca non salì mai al piano di sopra, lei rimase in cucina.
Brazi: C’era del personale di sicurezza all’interno della residenza oppure erano situati all’esterno della residenza?
Chase: Erano situati ll’esterno.
Brazil: Qual era la postazione più vicina alla cucina, la zona in cui si trovava Prince nel soggiorno oppure quella in cui si trovava il personale di sicurezza?
Chase: Dove si trovava Prince.
La Chase ha detto che dopo essere tornata al lavoro, vide le domestiche in lacrime nella zona tra l’ingresso della casa e la cucina. Si avvicinò e chiese loro perché stavano piangendo e loro risposero che probabilmente c’era qualcosa che non andava con il Signor Jackson, che stava male. La Chase aveva visto i bambini in quella stessa area: “Lasciai la mia area, andai all’ingresso correndo fuori dalla zona della cucina, quindi c’erano le domestiche, poi raggiunte dai bambini che stavano piangendo e urlando e la cosa che facemmo dopo fu quella di abbracciarci, metterci assieme in circolo tenendoci per mano e cominciammo a pregare. Nessuno di noi sapeva cosa stava succedendo in quel momento, ma l’energia nella casa non era buona, non era quella che io avevo sempre percepito nella sua casa per la quale avevo lavorato nel periodo di tempo con il signor Jackson ed i bambini, per niente”.
La Brazil le ha chiesto se lei era nell’ingresso quando i paramedici arrivarono e la Chase (dopo essere stata richiamata dal giudice a fornire una risposta secca, ndr) ha detto di sì. Lei vide i paramedici correre sulle scale e la sicurezza saltare i gradini e correre di sopra. In quel momento, i bambini erano ancora con lei ed ancora loro erano inconsapevoli di cosa stava succedendo.
Dopo poco, alla cuoca fu chiesto di lasciare la proprietà dal personale di sicurezza. Anche alle domestiche fu chiesta la stessa cosa.
Pochi giorni dopo la morte di Michael, la Chase incontrò il detective Scott Smith della polizia di Los Angeles per fornire una sua dichiarazione su ciò che aveva visto e sentito quel giorno.
Dopo la morte di Michael, la Chase è stata contattata sia dai media statunitensi che da quelli di altri paesi per rilasciare delle interviste. La Chase ha detto di aver fatto delle interviste con i media statunitensi nell’estate del 2009, dopo aver fornito agli investigatori la sua dichiarazione. Ne ha ricordate alcune: Today Show, Good Morning America, Larry King. La Chase ha detto di non aver ricevuto soldi per quelle interviste.
Brazil le ha chiesto di descrivere l’intervista che la Chase rilasciò in quello stesso periodo ad un network televisivo tedesco. La Chase ha risposto che quell’intervista era concentrata sulla cucina, sul cibo e sull’amore, sul modo in cui Michael Jackson provvedeva ai suoi bambini, quanto li amava, quali pasti faceva, cosa gli piaceva mangiare. Per quell’intervista fu pagata 1.000 dollari.
Brazil ha ricordato anche la sua partecipazione ad un documentario francese sulla vita di Michael, sempre nell’intervallo temporale di luglio e agosto 2009. La Chase ha detto che anche in quel caso la sua intervista era incentrata sul cibo e sull’amore. Anche in quel caso fu pagata. Ha indicato sempre la cifra di 1.000 dollari.
Chase ha confermato di aver partecipato ad altre interviste in Germania, Venezuela, Giappone, Russia e altri paesi. Il focus era sempre la sua esperienza quotidiana con Michael ed i suoi bambini in relazione alla cucina e per ciascuna di queste intervista è stata pagata 1.000 dollari. La Chase ha detto che la cifra totale di 7.000 dollari indicata dalla Brazil è corretta. Brazil le ha chiesto a che scopo lei fece queste interviste e lei ha risposto che queste interviste erano incentrate sulla cucina. La Brazil le ha chiesto se lei avesse mai avuto intenzione di diventare ricca grazie a questa esperienza con Michael Jackson e la Chase ha detto di no.
CONTROINTERROGATORIO DI MICHAEL FLANAGAN:
Flanagan ha ricordato che la Chase venne assunta da Michael nel mese di marzo 2009. Lavorava sei giorni a settimana con la domenica come giorno di riposo. Michael scendeva a fare colazione verso le 08:30-09:00 am, come i suoi figli, un paio di giorni a settimana, il resto dei giorni gli veniva portata nella sua camera da letto. Quando lei arrivò a Carolwood la mattina del 25 giugno 2009 verso le 08:00, i cancelli della proprietà erano chiusi. Come di consueto, lei suonò e una delle guardie di sicurezza venne a prenderla. La Chase non è stata in grado di ricordare chi precisamente delle guardie venne da lei.
La Chase entrava dalla cucina nella proprietà, doveva bussare e qualche volta erano le domestiche ad aprirle la porta, altre volte i bambini. Flanagan le ha chiesto se c’erano le domestiche alle 08:00 am e la Chase ha detto che quel giorno no, ma a volte sì. Il 25 giugno 2009 le aprirono i bambini. Flanagan le ha domandato se lei poteva telefonare nella proprietà e lei ha detto di no. Flanagan le ha chiesto nel caso in cui a lei fosse capitato qualcosa per cui non era in grado di andare al lavoro, se poteva chiamare qualcuno per avvertire. La cuoca ha ricordato che avrebbe potuto telefonare a Michael Amir, il suo era l’unico numero di telefono che lei aveva; non era consapevole di linee telefoniche in casa e non aveva un collegamento con la roulotte della sicurezza.
La Chase ha confermato che la distanza fra la cucina e la roulotte di sicurezza era breve.
Flanagan le ha chiesto di spiegare perché secondo lei Murray era agitato: lei ha ripetuto che aveva gli occhi spalancati, era in panico ed urlava. Flanagan le ha chiesto cosa le disse quando lei ricorda di averlo visto alle 12:05 di quella mattina, lei ha specificato che gridò: “vai a cercare aiuto, chiama la sicurezza, chiama Prince!”. Lei capì che era una situazione di emergenza, non esattamente di che tipo, ma le azioni di Murray in panico le avevano permesso di intuire che qualcosa non andava. Flanagan le ha chiesto quanti anni avesse Prince all’epoca, lei ha risposto 12 o 13. La cuoca ha detto che la distanza da dove lei era seduta al soggiorno per andare a chiamare Prince era di qualche passo. Al bambino disse che il dottor Murray aveva bisogno di lui, che probabilmente c’era qualcosa che non andava per suo padre. Il bambino e lei corsero in cucina, Prince si avvicinò al dottor Murray e lei tornò a lavorare. Flanagan le ha chiesto dove era il dottor Murray quando Prince gli si avvicinò, se era nella stessa posizione che lei aveva indicato prima sulla foto con le lettere CM. La Chase ha detto di non ricordarlo.
Flanagan: Lei ha visto Prince andare al piano di sopra?
Chase: Non ricordo.
Flanagan: E lei è tornata a lavorare?
Chase: Sì.
Flanagan; Cosa stava facendo in quel momento?
Chase: Stavo preparando il pranzo.
Flanagan: Perché non ha chiamato la sicurezza?
Chase: Perché in quel momento quello che io vidi era un essere umano davanti a me e quella era la decisione migliore che potevo prendere. C’era un essere umano, qualcuno al quale io potevo avvicinarmi immediatamente ed è per questo che andai a chiamare Prince. Pensai che impiegarci del tempo per andare fuori da dove ero seduta, uscire dalla cucina, andare dov’era la roulotte della sicurezza… chi sapeva se la sicurezza era lì o se erano andati via… non aveva modo di saperlo… perciò quello che io volevo fare era assicurarmi che ci si prendesse cura di questa situazione di emergenza ed io vidi Prince. E’ questo il motivo per cui l’ho fatto”.
Il giudice ha poi accolto l’obiezione dell’accusa quando la difesa ha chiesto alla Chase perché dopo aver chiamato Prince, non fosse andata a chiamare la sicurezza. Chase ha ribadito che Prince era la prima cosa che poteva vedere dalla sua visuale.
Flanagan ha insistito per sapere perché la Chase non fosse andata a chiedere aiuto alla sicurezza dopo aver visto Murray in agitazione e capito che stava succedendo qualcosa a Michael. Le ha chiesto se pensava che un ragazzino di 12 anni potesse essere di aiuto al dottore. L’accusa ha avanzato un’obiezione per speculazione, il giudice l’ha accolta ma ha permesso alla teste di rispondere. La Chase ha detto che lei ha fatto quello che le è stato detto di fare e andò a chiamare Prince.
La Chase ha ribadito che questo può essere avvenuto fra le 12:05 e le 12:10 pm del 25 giugno 2009. Ha detto di sapere che poco più tardi arrivò una guardia del corpo, ma non saprebbe indicare un orario preciso, ha parlato di minuti.
Flanagan le ha chiesto se ricorda di aver visto le persone all’ingresso piangere prima o dopo l’arrivo della guardia del corpo, lei ha risposto: “durante”.
Flanagan: Quando ha rivisto Prince?
Chase: Quando eravamo tutti insieme in cerchio nell’ingresso.
Flanagan: Prima o dopo che la guardia di sicurezza entrasse?
Chase: Dopo.
La Chase ha detto che la guardia del corpo arrivò dopo che lei ritornò a lavorare. Ha detto di non aver aperto lei la porta dell’ingresso che era chiusa dall’interno. Ha confermato la presenza di Roselyn, la tata dei figli di Michael, quando lei arrivò a Carolwood quel giorno. In mattinata, mentre lei era in cucina, Roselyn era nel soggiorno con i bambini. Quando la Chase andò a chiamare Prince nel soggiorno, lei e Roselyn non si dissero nulla. Lei non urlò a Prince, ma alzò il suo tono di voce. Dopo che Prince si avvicinò a Murray, lei non rivide più Murray né gli disse che non aveva chiamato la sicurezza.
Fonti: http://www.youtube.com/watch?v=qFxTlH-WHt8&feature=related
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