Processo Murray: 4° GIORNO, 30 settembre 2011. Testimonianza di Richard Senneff
Al banco dei testimoni il paramedico Richard Senneff, terzo testimone dell’accusa nel 4° giorno di processo a Conrad Murray. Interrogatorio a cura del procuratore Deborah Brazil.
Senneff è un paramedico per il Los Angeles Fire Department da 27 anni. Nel 1980 divenne un EMT (Emergency Medical Techinician: soccorritore) e nel 1982 si iscrisse alla scuola dei paramedici, che consiste di un programma di 1.000 ore, solitamente nell’arco di 6/7 mesi, con 2 mesi di aula, un mese di pronto soccorso e due mesi stando dietro alla terza persona su un’unità paramedica come tirocinio. Nella parte d’aula e di pronto soccorso, la formazione viene fatta da dottori ed infermieri. Come paramedico per il LAFD, ha ricevuto anche una formazione come vigile del fuoco. Attualmente, è un istruttore EMT all’Accademia dei Vigili del Fuoco.
Brazil ha richiamato l’attenzione di Senneff sul 25 giugno 2009 e gli ha chiesto quel giorno dove fosse assegnato. “Alla stazione dei vigili del fuoco n° 71 di Bel Air, all’angolo di Beverly Glen e Sunset”. Il 25 giugno ricevette una chiamata del 911 con direzione 100 North Carolwood. Quella telefonata gli diede informazioni sulla natura di un’emergenza, nello specifico: arresto cardiaco, CPR in corso, uomo di 50 anni, 100 N Carolwood, paziente che non respira. Questa era una chiamata audio che giunse al sistema della sua stazione: inizialmente, loro ascoltano queste chiamate audio, poi vanno alla telescrivente dove viene fuori uno stampato su della carta e poi fanno entrare nel loro apparato queste parole sullo schermo di un pc.
Brazil proietta questo documento riconosciuto da Senneff come quello che loro presero dalla telescrivente nella stazione n° 71 il 25 giugno 2009:
L’orario nel quale questa telefonata al 911 arrivò nella loro stazione risulta le 12:22.
In risposta a questo documento, loro lo presero, prepararono i loro apparati, che nel caso di Senneff significa un’ambulanza di soccorso, e partirono dalla stazione. Lui non era alla guida dell’ambulanza, dove invece c’era il paramedico Martin Blount. La sua responsabilità era di caposquadra, ovvero colui che gestisce le comunicazioni radio, raccoglie le informazioni di valutazione e scrive i rapporti. Oltre a lui e Blount, sull’ambulanza c’era un altro paramedico e un ingegnere capitano dei vigili del fuoco. La distanza fra la stazione n° 71 situata a Sunset Beverly Glen Boulevard e il 100 North Carolwood Drive secondo Senneff è di circa 1 miglio e mezzo (poco più di 2 km, ndr), una distanza molto breve.
[Dalle indicazioni di Senneff, il percorso dell'ambulanza dalla stazione alla casa di Michael dovrebbe essere questo:
su google maps, questa distanza è di 0,9 miglia, circa 1,5 Km]
Brazil ha riportato l’attenzione di Senneff sul documento della chiamata al 911 chiedendogli di spiegarlo:
Alla prima riga: Motore 71 Ambulanza 71.
Alla seconda riga: l’indirizzo 100 N Carolwood Drive e l’incrocio più vicino che è Sunset Boulevard.
Alla terza: il numero dell’incidente, così loro possono tenerne traccia, 512 sta per arresto cardiaco; 12:21 è l’orario in cui la chiamata è arrivata nella loro sala operativa, seguita dalla data, 06/25/2009 (negli Stati Uniti, il mese precede il giorno nelle date, ndr) e uomo di 50 anni.
Alla quarta: c’è il numero di protocollo della sala operativa, 9 dovrebbe stare per arresto cardiaco. E’ del tutto privo di respirazione.
Brazil ha chiesto se queste informazioni che lui ricevette dalla chiamata al 911 arrivano quasi istantaneamente nel momento in cui le ricevono gli operatori del 911 e Senneff ha detto di sì.
Alla quinta riga: c’è il numero da dove è arrivata la chiamata, il canale radio e 71 è la loro destinazione.
Alla sesta: c’è il “dispatch time”, è l’orario in cui l’allarme è arrivato alla stazione dei vigili del fuoco: le 12:22 pm. Poi dovrebbe esserci il riferimento all’operatore della sala che ha preso la chiamata.
Alla settima: c’è la telefonata al 911 mediante un telefono wireless e l’informazione che il chiamante è ancora al telefono.
E nelle ultime due righe c’è il riferimento a chi ha preso la chiamata al 911 prima di smistarla alla sala operativa più vicina e informazioni relative ad attività dell’UCLA, l’etichetta dell’UCLA per il paziente, perché quando loro arrivarono lì avevano bisogno di un numero di identificazione per il paziente.
PAUSA
Senneff ha detto che quando arrivarono a Carolwood, entrarono dal cancello principale. Davanti a loro c’era il veicolo dei vigili del fuoco, che rimase sulla strada, senza entrare nella proprietà.
Senneff ha indicato con il puntatore laser il posto in cui venne parcheggiata l’ambulanza di soccorso:
L’ambulanza arrivò a Carolwood alle 12:26 pm.
Senneff prese il suo equipaggiamento e si diresse all’interno della casa, dove c’erano molte guardie del corpo e lui ne seguì una in cima alle scale. Senneff è stato il primo ad arrivare nella camera da letto dove c’era Michael. Con sé, aveva il suo kit di pronto soccorso. Appena entrato nella stanza, vide il dottor Murray, vide il paziente e vide una guardia del corpo. Dopo aver identificato l’imputato, Senneff ha dichiarato le sue osservazioni sul paziente: vestito con pantaloni e giacca di un pigiama, la giacca era aperta, e una cuffia chirurgica o qualcosa di simile a coprirgli i capelli. A Senneff il paziente appariva sottopeso.
Ha poi dichiarato le sue osservazioni sul dottor Murray: in quel momento, era chinato sul paziente, stava tenendo il torso del paziente e stava spostando il paziente dal letto al pavimento.
Senneff ha detto che c’era anche una guardia del corpo che anche stava aiutando a spostare il paziente sul pavimento.
Il dottor Murray si identificò come dottore del paziente. Per descrivere il comportamento di Murray, Senneff ha detto che era molto agitato.
Brazil ha mostrato la foto della camera da letto di Michael, invitando Senneff ad indicare con il laser dove si trovava approssimativamente il dottor Murray quando lui entrò nella stanza:
La cosa successiva che fece Senneff dopo le osservazioni sul paziente e l’identificazione di Murray come suo medico, fu chiedere se c’era qualche direttiva per la rianimazione cardiaca, se c’era un DNR (http://en.wikipedia.org/wiki/Do_not_resuscitate).
A quel punto, il dottor Murray era nella stanza, mentre la guardia del corpo se ne era andata, passandogli dietro. Quindi, la domanda di Senneff sul DNR era direttamente rivolta a Murray. Inizialmente, il dottor Murray non rispose alla domanda di Senneff, lo guardò semplicemente.
Senneff ripeté la domanda e Murray disse: “no, no, non c’è niente, no”.
Brazil: Quali altre osservazioni lei fece mentre stava guardando l’ambiente? Lei vide il paziente, il paziente sul pavimento, è corretto?
Senneff: Corretto.
Brazil: Lei vide il dottor Murray. Quali altre osservazioni fece?
Senneff: C’era uno stand per l’endovenosa lì vicino, con una sacca salina o qualcosa di simile ad una sacca medica per endovenosa appesa lì, e vidi il paziente sottopeso e c’era una bombola di ossigeno.
Brazil ha chiesto a Senneff di descrivere gli sforzi che lui fece per assistere la VITTIMA. Il giudice è intervenuto e Brazil ha riformulato la richiesta usando PAZIENTE.
Senneff: Stavo cercando di raccogliere il maggior numero di informazioni per scoprire quale fosse esattamente il problema facendo domande al dottore, domande tipo: quali sono le condizioni soggiacenti del paziente?
Brazil: Cosa rispose il dottor Murray, se rispose qualcosa?
Senneff: Lui rispose dopo che io lo sollecitai un po’ di volte e disse che non ce n’era nessuna.
Brazil ha chiesto di essere più preciso nel descrivere la sua sollecitazione al dottor Murray.
Senneff: Io chiesi: quali sono le condizioni soggiacenti del paziente? Lui non rispose. Io richiesi: quali sono le condizioni soggiacenti del paziente? Lui non rispose e poi, penso fosse la terza volta, lui disse: “Nessuna, nessuna, non ce n’è nessuna!” e semplicemente non aveva senso per me.
Brazil: E perché questo?
Senneff: Un dottore in una casa, stand per l’endovenosa, endovenosa collegata al paziente, non sembrava normale.
Brazil: C’erano delle gocce nella residenza, nella stanza da letto, quando lei arrivò?
Senneff: Francamente, non ricordo.
Brazil ha ribadito che le informazioni ricavate dalle sue osservazioni per Senneff non avevano senso e lui lo ha confermato. Brazil ha domandato a Senneff se lui chiese al dottor Murray da quanto tempo il paziente si trovava in quelle condizioni, da quanto tempo fosse collassato e Senneff ha detto che Murray rispose: “E’ appena accaduto, proprio quando vi ho chiamato”. Questo per Senneff voleva dire che loro avevano buone possibilità di salvare il paziente perché questo è assolutamente collegato alla tempistica, se era vero che il paziente era collassato al momento della telefonata al 911 e loro erano arrivati lì molto velocemente, a quelle condizioni c’erano buone possibilità di salvare il paziente.
Brazil ha rimostrato il documento che riporta i dati dell’emergenza di Michael e ha chiesto a Senneff se su di esso c’era l’orario in cui loro ricevettero la telefonata e l’orario in cui Senneff cominciò ad osservare il paziente. Senneff ha detto di sì, specificando il primo, le 12:22; e il secondo, le 12:26.
Brazil: Fondamentalmente, sono passati 5 minuti dal momento in cui avete ricevuto la telefonata per il soccorso al momento in cui lei era fisicamente lì con i suoi occhi sul paziente, è corretto?
Senneff: Sì.
Brazil: Dopo che lei è entrato nella stanza, il corpo del paziente venne ricollocato in un’area diversa per permettere a lei e agli altri soccorritori di fornirgli i vostri trattamenti?
Senneff: E’ corretto. Quando noi entrammo inizialmente, il paziente era posizionato sul pavimento vicino al comodino e non c’era abbastanza spazio per lavorare lì, perciò io e uno dei vigili del fuoco spostammo il paziente ai piedi del letto.
Brazil ha chiesto a Senneff di mostrare con il puntatore laser la posizione del corpo di Michael così come spostata da loro:
Brazil ha chiesto se a quel punto Senneff stava ancora facendo domande a Murray sulle condizioni mediche del paziente. Senneff ha detto che mentre lui continuava a fare domande a Murray, gli altri membri del team continuavano ad operare sul paziente, il vigile del fuoco Herron cominciando a praticare il CPR, il paramedico Martin Blount iniziando la ventilazione e la procedura di intubazione, il paramedico Goodwin connettendo l’EKG (electrocardiography: elettrocardiogramma) e il capitano aiutando in qualunque modo possibile.
Brazil: Perciò, eravate lei, Herron, Blount e Goodwin, tutti con le mani sul paziente nel tentativo di aiutarlo, è corretto?
Senneff: Sì.
Brazil: A questo punto, lei aveva riconosciuto il paziente come qualcuno a lei familiare?
Senneff: No, non avevo nemmeno guardato.
Brazil: Non aveva proprio osservato il paziente?
Senneff: Avevo guardato il paziente, ma non avevo osservato proprio tutto il suo viso.
Brazil: Ad un certo punto, lei ha appreso che il paziente che era sul pavimento e lei stava trattando era Michael Jackson?
Senneff: Sì.
Brazil ha chiesto a Senneff di descrivere le procedure che stavano eseguendo Herron, Blount e Goodwin. Ricordando che Goodwin aveva collegato la macchina per l’EKG al paziente, Brazil ha chiesto a Senneff quali informazioni ne stavano risultando.
Senneff: Lo schermo della macchina per l’EKG stava mostrando che il paziente era asistolico. Significa che la linea era piatta.
Brazil: Perciò, a quel punto il suo team aveva cominciato la respirazione per il signor Jackson con il pallone ambu e lo aveva connesso ad una macchina per l’EKG per vedere se c’era una qualche attività del cuore. Venne somministrato qualche altro farmaco al signor Jackson a quel punto?
Senneff: Tutto avvenne contemporaneamente. Il Signor Jackson aveva una flebo nella sua gamba, l’ho testata per vedere se funzionava e a quel punto gli somministrammo dell’epinefrina e dell’atropina, farmaci che servono per far ripartire il cuore.
Senneff ha detto che dopo la somministrazione di questi due farmaci si aspettava che le condizioni del paziente cambiassero, ma non ci fu nessun cambiamento. Senneff chiese a Murray se al paziente era stato somministrato o stava assumendo qualche farmaco e Murray gli fornì una risposta solo dopo che Senneff gli fece la stessa domanda un paio di volte.
Senneff: Quello che io dissi all’inizio naturalmente fu: quali sono le condizioni soggiacenti? E poi quando non ottenni ciò che io pensavo fosse una risposta soddisfacente, io gli spiegai che le ragioni per le quali glielo stavo chiedendo erano che vedevo un paziente sottopeso, un’endovenosa e delle fiale di farmaci sul comodino. A quel punto, lui disse: “No, non sta prendendo niente” e in seguito disse che gli aveva dato appena un po’ di Lorazepam per dormire. Io poi chiesi: “C’è qualcos’altro? C’è qualcos’altro?” “No, è tutto, solo un po’ di Lorazepam”.
Brazil: Il dottor Murray le fornì delle informazioni in merito al motivo per il quale lui stava trattando il paziente?
Senneff: Sì, lui disse che lo stava trattando per disidratazione e sfinimento, tutto qui.
Senneff ha spiegato che dopo la somministrazione dei due farmaci a Michael, Blount lo intubò, il che significa collegare un tubo direttamente ai polmoni del paziente, misura significativamente più efficace del pallone ambu. Nel frattempo, il paziente continuava ad essere monitorato, a questo punto anche con il capnografo. Blount si trovava alla testa del paziente e Senneff ai suoi piedi. Senneff stava anche comunicando con una stazione base ospedaliera trasmettendo informazioni. Senneff chiamò l’UCLA con un telefono cellulare dopo che a Michael vennero somministrate l’epinefrina e l’atropina. Senneff parlò con l’infermiera addetta al monitoraggio dell’UCLA. Senneff stava trasmettendo l’età e le condizioni del paziente: “specificamente da quanto tempo era collassato, quello che stavamo osservando, quello che stavamo facendo, e tutto questo perché avrebbe influenzato il successivo trattamento del paziente”. Fornendo queste informazioni, dall’ospedale i paramedici ricevevano delle indicazioni su come proseguire perché l’infermiere alla stazione radio è in collegamento con i dottori della stazione radio.
Brazil: Signor Senneff, mentre lei stava trattando il signor Jackson, lei ha indicato che il tempo trascorso tra la chiamata e le osservazioni all’inizio del vostro trattamento, alle 12:26 pm, più o meno 5 minuti, non combaciano con un paziente che fosse appena collassato, è corretto?
Senneff: Sì. È vero.
Brazil: Quali specifiche osservazioni lei fece che la portarono a pensare che ci fosse un’incongruenza tra le sue osservazioni e le informazioni che aveva ricevuto?
Senneff: Ce n’erano molte. Quando io spostai per la prima volta il paziente, la sua pelle al tatto era molto fredda. Quando io gli lanciai il primo sguardo, i suoi occhi erano aperti, asciutti e le sue pupille erano dilatate. Quando attaccammo la macchina dell’EKG, la linea era piatta, c’era asistolia e la lettura del capnografo era bassa, il valore era solo 16.
Brazil: Vennero somministrati altri farmaci al signor Jackson?
Senneff: Sì, un’altra dose di epinefrina e atrofina.
Brazil: Questa seconda somministrazione venne effettuata in modo diverso dalla prima?
Senneff: Sì, glieli somministrai nella vena giugulare sinistra.
Brazil: Signor Senneff, prima che lei localizzasse la vena giugulare sul collo del signor Jackson, uno dei membri della sua squadra tentò di localizzare una vena per somministrare i farmaci di ripartenza (del cuore) in un altro posto del corpo del signor Jackson?
Senneff: Sì, è corretto. Il paramedico Mark Goodwin stava tentando di somministrare un’endovenosa in una delle braccia.
Brazil: Ci riuscì?
Senneff: No.
Brazil: Quanti tentativi vide fare approssimativamente al paramedico Goodwin per localizzare una vena?
Senneff: Lo vidi lavorare sia sul braccio destro che su quello sinistro… penso circa 5 tentativi.
Brazil: E lui stava usando un ago, giusto?
Senneff: Sì.
Brazil: Signor Senneff, è più difficile localizzare una vena in un corpo quando il sangue non circola da un certo periodo di tempo?
Senneff: E’ significativamente più difficile.
Brazil: E un tempo trascorso di 10/15 minuti farebbe differenza in termini di circolazione del sangue e capacità di localizzare con successo una vena?
Senneff: Non sono sicuro di questo. Onestamente, non so se c’è differenza tra 5 minuti o 15 minuti.
Brazil: Ma lei ha appena indicato che un periodo di tempo avrebbe un effetto sulla capacità di localizzare una vena con successo, è corretto?
Senneff: Sì.
Brazil: Lei ha indicato che era in contatto con la stazione base dell’UCLA trasmettendo loro l’emissione del trattamento e i suoi risultati, giusto?
Senneff: Sì.
Brazil: Mentre lei stava parlando con la stazione base, loro vi fornivano un feedback riguardo a ciò che avreste dovuto fare riguardo al suo trattamento?
Senneff: Sì, lo fecero.
Brazil: Cosa dissero?
Senneff: Dopo il contatto iniziale in cui io spiegai cosa avevamo e che cosa stavamo facendo, ci chiesero: “cosa volete fare?”, nel senso volete continuare a rianimare il paziente o fermarvi a quel punto.
Brazil: E quale fu la vostra risposta?
Senneff: Vogliamo continuare.
Brazil: A questo punto, quanti cicli di farmaci di ripartenza avevate somministrato nel corpo del signor Jackson?
Senneff: All’inizio del contatto, avevamo eseguito un ciclo, poi ne avemmo due e discutemmo di nuovo.
Brazil: Nel momento in cui voi avevate somministrato un ciclo di farmaci e riportato la situazione alla stazione base, c’era stato qualche cambiamento nelle condizioni del signor Jackson dal momento del vostro arrivo al primo rapporto fornito alla stazione base?
Senneff: Assolutamente nessun cambiamento.
Brazil: E ad un certo punto più tardi, dopo il primo ciclo di farmaci, lei trasmise di nuovo le informazioni alla stazione base, giusto?
Senneff: Sì.
Brazil: C’era stato qualche cambiamento nelle sue condizioni a questo punto?
Senneff: Nessun cambiamento.
Brazil: Perciò, lei sta parlando con l’UCLA, con un dottore attraverso un’infermiera, giusto?
Senneff: Sì.
Brazil: E lei avvertì la stazione base che non c’era nessun cambiamento, nessuna attività del cuore, nessun cambiamento nella respirazione, nessun altro cambiamento nelle condizioni del signor Jackson, e a quel punto, trasmettendo quelle informazioni, loro vi chiesero cosa volete fare, è corretto?
Senneff: Sì.
Brazil: L’informazione dall’UCLA era per trasmettervi che erano pronti a cessare gli sforzi di rianimare il signor Jackson?
Senneff: Sì, è corretto.
Brazil: La ragione per la cessazione degli sforzi era che fondamentalmente il signor Jackson era morto, è corretto?
Senneff: Sì.
Brazil: Ad un certo punto durante i vostri tentativi di somministrare i farmaci di ripartenza, lei vide che l’endovenosa che aveva identificato nella gamba del signor Jackson era compromessa in qualche modo?
Senneff: Sì, lo era. Il nostro kit di pronto soccorso era aperto e i farmaci che noi usiamo per l’arresto cardiaco erano usati in cima al kit e il dottor Murray aveva recuperato dei farmaci e stava usando una porta endovenosa nella gamba e nel fare questo, tirò via l’endovenosa dalla gamba.
E’ a questo punto che Senneff cercò di localizzare la vena giugulare cosicché la somministrazione dei farmaci potesse essere portata avanti. Senneff ha detto che anche dopo il secondo ciclo di farmaci, non ci fu nessun cambiamento nelle condizioni del paziente. Brazil ha ricordato il momento in cui, prima che l’UCLA comunicò che erano pronti a dichiarare la morte del paziente, il dottor Murray disse di aver avvertito una pulsazione, precisamente il polso femorale destro. Il polso femorale destro è situato in cima alla gamba, nella zona destra dell’inguine. La prima cosa che Senneff fece fu controllare il monitor del cuore e vedere se c’era un’attività cardiaca a sostegno di quella pulsazione. Senneff sul monitor continuò a vedere la linea piatta con dei movimenti che venivano registrati in contemporanea alle compressioni sul petto che venivano fatte sul paziente per il CPR, perciò secondo lui il polso in realtà era dovuto alle compressioni. Per verificarlo, disse alla sua squadra di cessare le compressioni continuando la ventilazione e quando le compressioni furono interrotte, il monitor mostrò di nuovo chiaramente una linea piatta. Questo significa che non c’era nessuna attività elettrica, Senneff non riusciva a sentire nessuna pulsazione, controllò personalmente nella stessa area in cui il dottor Murray aveva detto di averlo sentito e un controllo venne fatto anche dal paramedico Blount, ma entrambi non rilevarono nessuna pulsazione.
Brazil ha proiettato di nuovo il documento con il resoconto della chiamata al 911 e ha chiesto a Senneff cosa volessero dire le note scritte da lui a mano:
Senneff ha spiegato che, oltre ad aver rievidenziato l’orario di arrivo chiamata al 911, le 12:21, con un cerchio, c’è scritto “glucosio” perché questa fu una domanda fattagli dall’UCLA. Quel valore comunicato da Senneff all’UCLA non indicò nessun cambiamento nelle condizioni di Michael. Senneff ha poi spiegato che “AP” sta per atropina e 3,5 mg alle 12:24 sta per quella quantità di epinefrina somministrata a Michael a quell’ora.
“Allergy” indica ciò che Senneff scrisse quando entrò nella stanza di Michael, Senneff aveva questo pezzo di carta in mano e chiese al dottor Murray se il paziente avesse qualche allergia e Murray rispose: “sì, penso alla torazina”.
A lato dell’indicazione “allergy”, ci sono ancora le sigle “ep” per epinefrina e “ap” per atropina. Sotto di esse, c’è la sigla “pe” di cui Senneff però non ha ricordato il significato.
L’orario 12:57 pm corrisponde al momento in cui Senneff stava parlando con l’UCLA e loro chiesero se volevano terminare la telefonata dal momento che non c’era nessun segnale di vita nel signor Jackson.
“Hyd” è il modo in cui Senneff abbreviò “idratazione”, informazione che provenne dal dottor Murray in relazione al trattamento che il dottor Murray disse di aver fornito al signor Jackson.
La riga sotto indica “Lorazepam”, cioè l’informazione fornita dal dottor Murray che il paziente aveva assunto del lorazepam. Brazil ha specificato: “che il dottor Murray aveva dato del Lorazepam al paziente, è questa la dichiarazione che lui fece, giusto?” Senneff ha detto di sì.
L’ultima linea indica “Secondo bicarb” (2° bicarbonato di sodio), farmaco che loro somministrarono al paziente. Senneff ha spiegato che quando il soggetto non respira, le cellule producono acido e quando i livelli di acido aumentano nel sangue, questo impedisce al cuore di funzionare. Il Bicarbonato di sodio è un antagonista dell’acido, serve a farlo tornare a livelli normali. E’ stato un altro tentativo di rianimare il signor Jackson.
L’ultima nota scritta a mano da Senneff è il numero 1400 che indica quando è stato somministrato il bicarbonato di sodio per la seconda volta, ma è sbagliato perché quella è un’informazione scritta da lui che non stava indossando il suo orologio e riportò l’orario dal monitor cardiaco che portava un’ora avanti. Il giudice gli ha chiesto di specificare in che termini l’orario fosse sbagliato e Senneff ha detto che dovrebbe essere 1300.
Brazil ha chiesto a Senneff se le altre informazioni che lui aveva ricevuto sono corrette e Senneff ha detto che lo sono assolutamente.
Brazil: Alle 12:57 lei è in comunicazione con la stazione base dell’UCLA e loro vi dissero che a seguito di tre tentativi di rianimazione falliti, loro erano pronti a dichiarare l’ora del decesso, è corretto?
Senneff: Corretto.
Brazil ha poi fatto ascoltare in aula la registrazione della comunicazione fra Senneff e la stazione base dell’UCLA.
Brazil: Signor Senneff, una volta che lei ha ricevuto quell’informazione dall’UCLA, che loro ritenevano che gli sforzi compiuti da voi erano stati fallimentari e che era avvenuto il decesso, il dottor Murray assunse il controllo nel trattamento del paziente, è corretto?
Senneff: Corretto.
Brazil: Ora, lei ha detto che nella stanza c’era un’asta per l’endovenosa con una sacca salina attaccata e il signor Jackson aveva una porta per endovenosa collegata alla gamba che era stata compromessa, è corretto?
Senneff: Corretto.
Brazil: E c’era anche una bombola di ossigeno nella stanza, giusto?
Senneff: Sì.
Brazil: Lei ha visto anche altri elementi oltre a quelli che io le ho elencato?
Senneff: No.
Brazil: Mentre voi stavate trattando il signor Jackson, il dottor Murray ha chiesto a lei e alla sua squadra di effettuare qualche trattamento medico?
Senneff: Sì, ci ha chiesto di fare una linea centrale, è una linea che va direttamente in un’arteria nel petto.
Brazil: Questa è una procedura che i paramedici eseguono?
Senneff: No, non siamo formati e non abbiamo equipaggiamento per questo.
Brazil: E’ corretto dire che la procedura di una linea centrale è una procedura che viene eseguita da un dottore in ospedale?
Senneff: Sì, è corretto.
Brazil: Il dottor Murray si offrì di eseguire lui stesso quella procedura nel tentativo di salvare la vita del signor Jackson?
Senneff: Francamente non ricordo cosa stesse offrendo di fare lui, ma che cosa lui stava chiedendo a noi di fare
Brazil: Lei ha detto che i paramedici non sono equipaggiati per questo tipo di procedura. Il dottor Murray vi ha detto: “ecco, io ho l’equipaggiamento, io o voi possiamo eseguire la linea centrale sul signor Jackson”?
Senneff: No, non l’ha fatto.
Brazil: Lui non offrì nessun equipaggiamento di nessun tipo per eseguire la procedura che lui aveva richiesto, giusto?
Senneff: Sì.
Brazil: Il dottor Murray vi chiese di eseguire qualche altra procedura o di somministrare qualche altro farmaco al signor Jackson?
Senneff: Sì, ci chiese di somministrare del magnesio, ma noi non l’avevamo.
Brazil: Il dottor Murray vi offrì lui del magnesio in modo che lui o voi poteste somministrarlo al signor Jackson nello sforzo di salvare la sua vita?
Senneff: No, non l’ha fatto.
Brazil ha mostrato a Senneff questo altro documento di prova dell’accusa:
Brazil: Signor Senneff, so che non riesce a vedere questo documento per intero, ma può descriverci di cosa si tratta?
Senneff: E’ il nostro rapporto medico che facciamo su tutti i contatti relativi al paziente.
Brazil: E’ stato lei a scrivere le informazioni che questo rapporto contiene?
Senneff: Sì.
Brazil: E’ formalmente conosciuto come documento di analisi 9902M?
Senneff: E’ corretto, è il 9902M.
Brazil: Questo documento contiene informazioni dettagliate relative al trattamento fornito dalla telefonata al 911 in risposta al 100 N Carolwood il 25 giugno 2009?
Senneff: Sì.
Brazil: Quando lei ha riempito questo documento?
Senneff: Dopo che la chiamata è terminata.
Brazil: L’informazione relativa agli orari della somministrazione dei farmaci di ripartenza contenuta in questo documento cominciano dalle 12:39 alle 12:50?
Senneff: Sì.
Brazil: E le informazioni relative alla pressione del sangue, polso, respirazione e così via sono letture che lei ha fornito, sono anch’esse contenute in questo documento, è corretto?
Senneff: Corretto.
Brazil: Lei ha registrato le informazioni relative alle informazioni dei farmaci fornite a voi dal dottor Murray anche sul modulo 9902, come aveva fatto sulle sue note scritte a mano sull’altro documento di prova?
Senneff: Sì.
Brazil: Dopo che la stazione dell’UCLA alle 12:57 comunicò che loro erano pronti a dichiarare l’ora del decesso, quali altri sforzi continuarono nella camera da letto?
Senneff: A quel punto noi sapevamo che dovevamo trasferirlo e sarebbe passato del tempo, perciò gli demmo del bicarbonato di sodio.
Brazil: Come risultato della somministrazione di bicarbonato di sodio al signor Jackson, ci fu qualche cambiamento nelle sue condizioni?
Senneff: No, non ce ne furono.
Brazil: Vennero fatti altri sforzi o vennero forniti altri farmaci al signor Jackson prima di trasportarlo?
Senneff: No.
Brazil: Quando il signor Jackson venne trasportato, fu portato dalla stanza del letto di piano di sopra al piano inferiore su una barella o su un asse di trasporto?
Senneff: Su un asse.
Brazil: Chi ha portato il signor Jackson sull’asse al piano di sotto?
Senneff: Tutti noi eravamo lì, voglio dire il nostro capitano dei vigili del fuoco, il nostro vigile del fuoco, il paramedico Goodwin, Blount ed io e l’ingegnere. Mentre scendevamo le scale, il paziente continuava ad essere ventilato.
Quando Michael venne portato al piano di sotto, il suo corpo venne trasferito dall’asse alla barella. Dopo questa operazione, Senneff risalì al piano di sopra per recuperare il suo equipaggiamento. Quando Senneff ritornò nella camera da letto, vide il dottor Murray. Senneff ha detto che: “Lui aveva una borsa in mano e stava raccogliendo delle cose dal pavimento. Era vicino al comodino”.
Brazil ha proiettato una foto chiedendo a Senneff di indicare con il laser dove vide il dottor Murray:
Brazil ha chiesto cos’è quell’oggetto blu che si vede nell’immagine e Senneff ha detto che è un pallone ambu.
Brazil: Quello è uno dei palloni ambu che lei o qualcuno della sua squadra ha usato per provare a rianimare il signor Jackson?
Senneff: No, signora.
Brazil gli ha chiesto di indicare dove lui stesso si trovava quando vide Murray in quel momento:
Senneff ha detto che dopo aver recuperato il suo equipaggiamento, riscese al piano inferiore andando verso l’ambulanza. A quel punto il dottor Murray era ancora nella stanza da letto. Ad un certo punto, il dottor Murray raggiunse l’area vicino all’ambulanza. Il signor Jackson era sull’ambulanza pronta a partire. Sull’ambulanza, Senneff era posizionato alla testa della barella, dove c’era la testa di Michael. Blount e Goodwin erano insieme a lui vicino al paziente e c’era anche Murray. Senneff ha detto che gli occhi di Michael erano ancora fissi e dilatati. La sua pelle era ancora tendente al blu, che significa che era cianotico. Era ancora attaccato al monitor cardiaco e continuava a non esserci alcun segnale di attività cardiaca. Sull’ambulanza, gli vennero ancora somministrati dei farmaci di ripartenza, un altro ciclo di epinefrina e atrofina, ma non ci fu nessun cambiamento nelle condizioni di Michael. Senneff osservò il dottor Murray parlare al telefono sull’ambulanza, ma non sa se fece lui la telefonata o rispose ad una chiamata ricevuta. Quello che vide fu il dottor Murray parlare al suo cellulare.
Senneff ha detto che non vide MAI segnali di vita su Michael in tutto il periodo in cui provò a rianimarlo. Quando loro arrivarono all’UCLA erano le 13:13 pm del 25 giugno 2009. Brazil ha evidenziato il tempo trascorso da Senneff vicino a Michael: 42 minuti. E Senneff ha ribadito che in quei 42 minuti non vide mai alcun segno di vita su Michael.
Brazil ha ringraziato il teste come per congedarlo, ma Walgren l’ha richiamata per suggerirle un altro paio di domande per Senneff.
Brazil: Lei ha detto che non c’erano apparecchiature mediche nella stanza da letto dove si trovavano il signor Jackson e il dottor Murray, più specificamente lei vide una macchina per l’elettrocardiogramma?
Senneff: No.
Brazil: Lei vide qualsiasi altro monitor per il cuore?
Senneff: No.
Brazil: Lei vide qualunque tipo di capnografo?
Senneff: No.
Brazil: Lei ha detto che il dottor Murray vi disse che il signor Jackson era un uomo in salute, non c’erano condizioni soggiacenti e che il dottor Murray gli aveva somministrato del Lorazepam, è corretto?
Senneff: Sì, è corretto.
Brazil: E che lo stava trattando per disidratazione e sfinimento, giusto?
Senneff: Sì.
Brazil: Il dottor Murray le disse mai di aver somministrato il propofol a Michael Jackson?
Senneff: No.
Brazil: Il dottor Murray le menzionò mai la parola propofol nel periodo di tempo in cui lei era sul posto o in sua presenza?
Senneff: No, non ha mai menzionato la parola propofol.
Brazil: E quando lei tornò su in camera da letto per recuperare il suo equipaggiamento, il dottor Murray era da solo nella stanza?
Senneff: Sì.
CONTROINTERROGATORIO DI NAREG GOURJIAN:
Gourjian gli ha chiesto di chiarire ancora a che ora Senneff prese la chiamata in risposta a Carolwood alla stazione e Senneff ha ribadito le 12.22 pm. Senneff ha risposto che l’orario della sala operativa è lo stesso, 12.22 pm.
Gourgjian: E lei sa che la chiamata al 911 venne fatta alle 12:20 pm?
Senneff: Io so che erano le 12:21 pm.
Gourjian: Le 12:21 pm alle quali lei si riferisce sul documento telescritto, non è quando il Beverly Hills ha trasferito la chiamata al call center di Los Angeles?
Senneff: Non lo so.
Gourjian: Ok, perciò lei è d’accordo che la registrazione del dipartimento di polizia di Beverly Hills probabilmente è più accurato?
Obiezione dell’accusa, accolta dal giudice.
Gourjian: Lei oggi è consapevole che la chiamata al 911 venne fatta alle 12:20 pm?
Senneff: Non sono consapevole di questo, io non so esattamente cosa succede quando tu prendi la telefonata e a chi va e quando è al Beverly Hills.
Gourjian: Ok, allora lei è consapevole che quando la telefonata al 911 venne fatta alle 12:20 pm…
Obiezione dell’accusa: la difesa sta falsificando la testimonianza. Accolta dal giudice. Gourjian invitato a riformulare la domanda.
Gourjian: Lei sa che quando qualcuno a Beverly Hills fa una telefonata al 911, questa viene spedita al dipartimento di polizia di Beverly Hills?
Senneff: No, non sono consapevole di questo.
Gourjian: Lei sa che dopo che la telefonata è stata trasferita al dipartimento di polizia di Beverly Hills, la chiamata viene trasferita al dipartimento di polizia di Los Angeles?
Senneff: Sì.
Gourjian: E da lì la chiamata viene trasferita alla stazione dei vigili del fuoco n° 71, è corretto?
Senneff: Corretto.
Gourjian: E approssimativamente a che ora è arrivata lì la telefonata al 911?
Senneff: Alle 12:22 alla nostra stazione.
Gourjian ha chiesto a Senneff di confermare il fatto che lui quando prese la chiamata non sapeva che si trattasse del signor Jackson, ma solo di un uomo di 50 anni. Senneff ha ribadito che quando entrò nella stanza, il paziente era molto pallido e sottopeso.
Gourjian: E io penso che lei precedentemente abbia testimoniato che era così magro che lei riusciva a vedergli le costole, è corretto?
Senneff: Corretto.
Gourjian: Questa persona le apparve molto malata?
Senneff: Sembrava che avesse problemi di salute cronici.
Gourjian: Ok, ed è giusto dire che lui avesse le caratteristiche fisiche di qualcuno che era stato dipendente dai farmaci per molto tempo?
Senneff: Questa è una dichiarazione ardua, le persone che hanno malattie croniche possono sembrare tante cose, io ho visto dipendenti dai farmaci sovrappeso e ho visto dipendenti dai farmaci sottopeso. Perciò, io ho solo riconosciuto ciò che ho pensato fosse una malattia cronica.
Senneff ha detto che quando loro arrivarono a Carolwood i cancelli della proprietà erano in corso di apertura, loro arrivarono dentro e vennero accolti dalla sicurezza, una di loro li scortò al piano di sopra. Senneff ha ricordato che la porta della stanza da letto di Michael era aperta e le prime cose che vide furono il dottor Murray, in piedi vicino al letto e chinato sul paziente, la guardia del corpo, altrettanto chinata sul paziente e il paziente stesso sul letto.
Gourjian: Ok, e io credo che lei precedentemente abbia testimoniato che quando lei mise piede nella stanza per la prima volta, il signor Jackson era ancora sul letto, è corretto?
Senneff: In realtà era in corso lo spostamento del suo corpo, perciò la parte superiore del torso era ancora sul letto e i suoi piedi erano sul pavimento nel processo di spostarli.
Gourjian a questo punto ha ripreso la foto della stanza di Michael e ha chiesto a Senneff di descrivere la posizione del suo corpo in quel momento preciso:
Gourjian: Perciò, la parte superiore del suo corpo era ancora sul letto, è corretto?
Senneff: Sì.
Gourjian: A che ora voi arrivaste alla residenza di Carolwood?
Senneff: Alle 12:26 pm credo.
Gourjian: E a che ora arrivaste al piano di sopra dal signor Jackson?
Senneff: In meno di un minuto.
Gourjian: Quindi, approssimativamente alle 12:27 pm?
Senneff: Sì.
Gourjian: Lei ha visto qualche tubicino per l’endovenosa collegato al signor Jackson?
Senneff: Sì, io ho visto un tubicino collegato alla sua fascia sinistra.
Gourjian: E quello è successo circa alle 12:27, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian: Perciò, il tubicino per l’endovenosa era ancora nella sua gamba, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian: Ha visto altro attaccato al Signor Jackson in quel momento?
Senneff: No.
Gourjian: Poco dopo lei ha cominciato a fare delle domande al dottor Murray, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian: E il dottor Murray infatti cominciò a rispondere alle sue domande e a darle delle informazioni, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian: Il dottor Murray le disse che era il medico personale del signor Jackson, è corretto?
Senneff: Sì.
Gourjian: Il dottor Murray le disse anche che il signor Jackson aveva fatto le prove quella notte, giusto?
Senneff: Io non sentii cosa disse nella prima parte, io gli sentii dire “16 ore la scorsa notte”.
Gourjian: E il dottor Murray le disse anche che stava trattando il signor Jackson per sfinimento, è corretto?
Senneff: Sì. Per sfinimento e idratazione.
Gourjian: E lei chiese anche al dottor Murray se il signor Jackson era sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente, è corretto?
Senneff: Non ricordo se gliel’ho chiesto, è una domanda che chiedo in genere, ma non penso di averglielo chiesto.
Gourjian: Ok, pensa che gliel’abbia chiesto qualcuno della sua squadra?
Obiezione dell’accusa per speculazione, accolta dal giudice.
Gourjian ha chiesto a Senneff se confermava che Murray gli disse di aver dato un sedativo a Michael per aiutarlo a dormire, nello specifico il Lorazepam. Senneff ha detto di sì e ha risposto alla domanda se lui avesse familiarità o meno con il Lorazepam, che non lo era particolarmente. Gourjian gli ha fatto notare che nelle udienze preliminari Senneff aveva detto che pensava che Murray non gli avesse risposto immediatamente alle sue domande perché era occupato. Senneff ha detto che in verità non ricordava cosa avesse detto specificamente, ma sì, Murray era molto occupato. Senneff ha ripetuto che ad un certo punto lui ed il vigile del fuoco Heron, che Senneff ha descritto come una persona di corporatura grossa e forte, spostarono il corpo di Michael ai piedi del letto. Senneff ha poi confermato che poco dopo cominciarono le compressioni del CPR sul petto di Michael eseguite dal vigile del fuoco Heron, mentre la ventilazione era eseguita da Blount.
Gourjian: Perciò, c’erano due paramedici ad eseguire le compressioni del CPR sul signor Jackson, è corretto?
Senneff: No, non è corretto. Heron stava eseguendo il CPR e Blount la ventilazione e l’intubazione, il paramedico Goodwin stava rilevando il tracciato dell’EKG e come ho detto, io stavo raccogliendo informazioni.
Gourjian ha fatto notare che a quel punto essenzialmente c’erano due persone sul corpo di Michael: Heron per il CPR e Blount per la ventilazione. Gourjian ha chiesto se questo era insolito e Senneff ha detto di no. Gourjian ha quindi chiesto se poteva essere ritenuto insolito che Murray avesse chiesto collaborazione per il CPR e Senneff ha detto di no, che era d’accordo con Gourjian quando questi ha ricordato che nelle linee guida del CPR la cooperazione fra più persone è incoraggiata.
PAUSA PRANZO
Gourjian ha ripreso a controinterrogare il teste sul CPR. Ha chiesto a Senneff se è giusto dire che una rianimazione dovrebbe essere condotta nel luogo in cui il paziente viene trovato. Senneff ha risposto che non sarebbe corretto. Gourjian allora ha ricordato che prima lui aveva testimoniato di avere familiarità con le linee guida dell’American Heart Association (su cui, dice Gourjian: “si legge che a causa della difficoltà di fornire efficaci compressioni sul petto mentre un paziente viene spostato durante il cpr, la rianimazione dovrebbe essere condotta dove il paziente viene trovato” (GOURJIAN DIMENTICA L’AVVERBIO “GENERALMENTE” dopo “dovrebbe essere”: http://circ.ahajournals.org/content/122/18_suppl_3.toc) e ha chiesto a Senneff se era d’accordo con questo, Senneff ha detto di sì.
Gourjian ha chiesto se Michael aveva collegata anche una cannula nasale alle sue narici, oltre all’endovenosa nella gamba cui Senneff aveva precedentemente testimoniato, e Senneff ha detto che lui non l’ha vista.
Gourjian: Se tu stai eseguendo adeguate ed efficaci compressioni sul petto, che sono fornite ad un ritmo appropriato, è irrilevante che esse vengano effettuate su un letto oppure sul pavimento, è corretto?
Senneff: Corretto.
Gourjian ha poi ripreso la questione sulla pulsazione femorale sentita solamente da Murray. Ha chiesto a Senneff se lui riteneva che Murray avesse avuto qualche proposito di malafede nel fare quell’osservazione e Senneff ha detto di no, confermando anche la sua precedente testimonianza in cui aveva detto che quando un CPR viene eseguito bene, è comune rilevare una pulsazione femorale.
Gourjian: Perciò, è molto probabile che il dottor Murray effettivamente abbia percepito quella pulsazione, è corretto?
Senneff: Sì.
Gourjian: Ed è precisamente il motivo per il quale voi interrompeste le compressioni, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian: Voi volevate controllare per vedere se c’era davvero una pulsazione oppure una pulsazione artificiale, dovuta solo alle compressioni, giusto?
Senneff: Sì.
Senneff ha confermato che lui voleva trasferire Michael in ospedale così come aveva esternato il dottor Murray. Gourjian ha fatto notare che nella sua telefonata all’UCLA, Senneff disse: “il dottore vuole assolutamente trasportarlo in ospedale”. Senneff ha detto che lui condivideva sia perché si trattava di una persona vip, sia perché potenzialmente si trattava di un arresto cardiaco avvenuto recentemente.
Gourjian: Così, poi il dottor Murray assunse il controllo con piena responsabilità e per questo vi chiese di salire sull’ambulanza, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian: E questo rispetta il protocollo, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian ha poi fatto notare che quando Senneff risalì al piano di sopra per recuperare il suo equipaggiamento e vide Murray raccogliere delle cose, il dottor Murray lo fece apertamente innanzi a lui, senza chiedergli di lasciare la stanza o cose del genere. Senneff si è anche detto d’accordo quando Gourjian ha detto che recuperare l’equipaggiamento lasciato indietro è la cosa da fare appropriata e ragionevole da un punto di vista medico, specialmente in una residenza dove ci sono bambini. Senneff ha detto che non ha visto cosa esattamente Murray stesse raccogliendo e che il tempo trascorso fra quando vide Murray nella stanza e quando lo rivide all’ambulanza per unirsi alla sua squadra è di circa un minuto. Senneff ha ribadito di non ricordare nulla di specifico in merito alla conversazione telefonica di Murray sull’ambulanza.
Gourjian gli ha chiesto se era giusto dire che Murray avesse partecipato attivamente ai tentativi di rianimazione fatti dalla squadra di soccorso, ovvero Murray non parlava al telefono o stava al computer, ma cercava di aiutarli in tutti i modi a lui possibili e Senneff ha detto che era corretto dire questo. Gourjian ha chiesto a Senneff se un altro dei segnali di un CPR efficace sia la frattura delle costole, Senneff ha detto che quando si cominciano le compressioni al petto è comune sentire un “crack” all’altezza dello sterno, ma ha detto di non sapere che le costole di Michael si fratturarono.
Gourjian ha poi fatto riferimento alle domande della Brazil sul propofol e ha chiesto a Senneff se lui ha familiarità con il propofol e lui ha risposto di no.
Gourjian: Prima lei ha menzionato PEA (Pulseless Electrical Activity), è l’attività elettrica senza polso? Può spiegare ai giurati che significa?
Senneff: Sul monitor cardiaco, voi normalmente potete vedere il ritmo del cuore, sono quei movimenti familiari a tutti. L’attività elettrica senza polso è quando c’è un’attività elettrica minore sul monitor ma non c’è nessuna pulsazione dentro al paziente, che è come dire che il cuore di per sé non si sta contraendo e non sta pulsando, ma lo stimolatore cardiaco da qualche parte nel cuore può ancora scaricare un’attività elettrica.
Gourjian: E il signor Jackson in questo caso aveva una PEA, è corretto?
Senneff: Era una combinazione di asistolia e PEA.
Gourjian: Era all’inizio asistolico e poi PEA?
Senneff: Oscillava fra i due.
Gourjian: E quando un paziente è PEA, c’è un certo protocollo da seguire, giusto? Ci sono solo dei trattamenti possibili, perché ad esempio un paziente PEA non può essere defibrillato, è corretto?
Senneff: Sì.
Gourjian: Quello che è possibile con un paziente PEA è eseguire il CPR e somministrare farmaci come epinefrina e atropina, giusto?
Senneff: Sì.
Gourjian: C’è qualcos’altro che può essere fatto?
Senneff: Bicarbonato di sodio, come abbiamo dato noi, e qualche volta il cloruro di calcio
Gourjian: Perciò, non è vero che voi non avreste fatto assolutamente nulla di diverso perché non potevate, anche se il dottor Murray avesse menzionato il propofol?
Il giudice ha accolto l’obiezione dell’accusa per speculazione e mancanza di fondamento.
RIPRESA INTERROGATORIO BRAZIL:
Brazil: Signor Senneff, l’avvocato Gourjian nel suo interrogatorio ha caratterizzato le attività dei vostri sforzi di rianimazione come se fossero state una sorta di azioni caotiche e confusionali, ricorda questo?
Senneff: Sì.
Brazil: C’era una qualche forma di confusione o caos durante l’esecuzione delle attività di rianimazione supervisionate da lei ed effettuate dalla sua squadra?
Senneff: No, non c’era.
Brazil: Riguardo al tubicino dell’endovenosa, lei non sa se è stato riposizionato, rimosso, posizionato ancora prima del suo arrivo, giusto?
Senneff: Prima del mio arrivo non lo so.
Brazil: Riguardo alla pulsazione femorale avvertita da Murray, come risultato dal processo di verifiche fatte da lei e dalla sua squadra, lei è convinto che il polso fosse il risultato delle compressioni e non una vera pulsazione nel corpo del signor Jackson, è corretto?
Senneff: Sì.
Brazil: L’avvocato Gourjian le ha chiesto di caratterizzare le sue osservazioni sul dottor Murray quando lei tornò nella camera da letto per recuperare il suo equipaggiamento. Caratterizzerebbe la sua osservazione dello sguardo del dottor Murray in quel momento?
Senneff: Lui era sorpreso di vedermi. Dallo sguardo sul suo viso, ebbi l’impressione che lui fosse sorpreso di veder rientrare qualcuno nella stanza.
Brazil: Lo caratterizzerebbe come uno sguardo allucinato?
Senneff: Sì, lo caratterizzerei in quel modo.
Brazil: E lei ha anche testimoniato prima che quando vide il dottor Murray vicino al comodino, lui tra le mani aveva anche un sacchetto dell’immondizia, è corretto?
Senneff: Sì.
Brazil: Durante i 42 minuti nei quali lei è stato vicino al corpo di Jackson, ha mai rinvenuto in esso un qualche segno di vita?
Senneff: No.
RIPRESA CONTROINTERROGATORIO DI GOURJIAN:
Gourjian: Lei quando stimerebbe che sia avvenuto l’arresto cardiaco del signor Jackson?
Senneff: E’ molto difficile fare una congettura su questo.
Gourjian: Ok, nelle sue udienze preliminari però lei aveva indicato dai 20 ai 25 minuti (prima del loro arrivo, ndr)
Senneff: Mi è stato chiesto molte volte e alla fine ho detto almeno 20 minuti prima che arrivassimo lì.
Gourjian: Perciò, visto che siete arrivati lì alle 12:26 pm, le 12:05 sarebbe approssimativamente l’ora in cui è avvenuto l’arresto cardiaco?
Obiezione dell’accusa per falsificazione della testimonianza, accolta dal giudice.
Gourjian: Lei non ha visto cosa raccogliesse il dottor Murray quando lei è entrato nella stanza?
Senneff: No.
Gourjian: Potrebbe essere stato il suo portafoglio…
Obiezione dell’accusa per speculazione, accolta dal giudice.
Gourjian: Di nuovo, non le chiese di chiudere gli occhi o lasciare la stanza?
Senneff: No, non lo fece.
RIPRESA INTERROGATORIO DI BRAZIL:
Brazil: Signor Senneff, è accurato dire che durante l’udienza preliminare lei ha testimoniato che l’arresto cardiaco potrebbe essere avvenuto dai 20 ai 60 minuti prima del vostro arrivo?
Senneff: Sì, è corretto.
RIPRESA CONTROINTERROGATORIO DI GOURJIAN:
Gourjian: Signor Senneff, lei ha detto che quando tornò nella stanza e vide il dottor Murray, l’espressione del dottor Murray era di sorpresa?
Senneff: Sì.
Gourjian: Perciò, lui era solo sorpreso che qualcuno fosse entrato, è corretto?
Senneff: Io non lo so per cosa era sorpreso.
Gourjian: Ok, lui non smise di fare quello che stava facendo, lui continuò a raccogliere le cose, corretto?
Senneff: Sì.
Fonti:
http://www.youtube.com/watch?v=pX5K0t-V8A8
http://www.youtube.com/watch?v=hid6kAA9s-g&feature=related
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http://www.youtube.com/watch?v=hlAA0Lh18cE&feature=related
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