Processo Murray: 4° GIORNO, 30 settembre 2011. Testimonianza di Martin Blount
Quarto testimone per l'accusa nella 4° giornata del processo a Conrad Murray il paramedico Martin Blount, interrogato dal procuratore Deborah Brazil.
Lavora come paramedico per il LAFD. Sono 20 anni che presta servizio nel LAFD, ma è diventato paramedico nel 1999. E’ stato formato dai dottori e dagli infermieri dell’UCLA. Ogni due anni devono fare un tirocinio di aggiornamento di 48 ore.
Il 25 giugno 2009 era assegnato alla stazione n° 71 situata al 107 di South Beverly Glen Boulevard all’angolo con Sunset Beverly Glen. Risposero alla radio chiamata arrivata alla sua stazione approssimativamente alle 12:21 pm che li dirigeva al 100 North Carolwood Drive, che è sostanzialmente in fondo alla strada dalla loro stazione. Lui era l’autista dell’ambulanza di soccorso che arrivò alla residenza di Michael, il passeggero era il paramedico Richard Senneff. Blount parcheggiò il veicolo davanti all’ingresso principale della casa. Poi, entrò nella casa assistito dal personale di sicurezza del posto. Gli altri membri della sua squadra, oltre al suo partner Senneff, erano il loro capitano Jeff Mills, il vigile del fuoco Brett Herron e il paramedico Richard Senneff. Blount ha confermato di non essere stato il primo della sua squadra ad entrare nella stanza da letto.
Brazil: Quando lei è entrato per la prima volta nella stanza da letto, cosa vide?
Blount: Un uomo che giaceva sul letto.
Brazil: Il paziente era completamente sul letto o parzialmente sul letto?
Blount: Completamente sul letto.
Blount ha identificato l’imputato Murray come seconda persona che vide entrando nella camera da letto.
Brazil: Mi dica cosa ha visto fare alle persone entrate prima di lei.
Blount: Mark Goodwin e Brett Herron stavano assistendo il dottor Murray, aiutando a spostare il soggetto dal letto al pavimento.
Brazil: Lei ha visto qualcun altro nella stanza da letto oltre al dottor Murray ed i membri della sua squadra?
Blount: No.
Brazil: Descriva le sue osservazioni sul dottor Murray quando lei entrò nella stanza.
Blount: Era un po’ congestionato, stava sudando abbondantemente e appariva agitato.
Brazil: Quando lei entrò nella stanza, gli sentì dire qualcosa?
Blount: Sì, disse: “ha bisogno di aiuto, potete aiutarlo perfavore?”
Brazil: Come autista dell’ambulanza di soccorso, lei ha un particolare ruolo preassegnato da eseguire nel momento in cui arriva sul posto dell’emergenza?
Blount: Sì.
Brazil: Qual era il suo ruolo designato quando lei arrivò a Carolwood?
Blount: Io ero l’autista ed ero anche considerato una “persona per il paziente” (significa che partecipa attivamente al soccorso, ndr) ed il mio lavoro iniziale è il trattamento e la valutazione del paziente.
Brazil: Quindi lei aveva direttamente le sue mani sul paziente, è corretto?
Blount: Sì.
Brazil: E il suo partner Richard Senneff, il suo partner, aveva un ruolo diverso?
Blount: Sì.
Brazil: Lui era la persona addetta alle comunicazioni, che ottiene informazioni e le trasmette al personale di soccorso situate non sul posto?
Blount: Sì.
Brazil: Quando lei entrò nella stanza e vide il paziente, riconobbe chi era il paziente?
Blount: Sì, immediatamente. Riconobbi che si trattava di Michael Jackson.
Brazil: Lei vide i suoi colleghi riposizionare il signor Jackson ai piedi del letto?
Blount: Sì.
Brazil: Una volta che il signor Jackson venne riposizionato ai piedi del letto, lei cominciò particolari sforzi come parte del suo ruolo designato?
Blount: Sì, quando noi arrivammo sulla scena, la prima cosa che feci è stata prendere la mia cassetta medica ed il mio defibrillatore. Quando approcciai il paziente, iniziai fondamentalmente le operazioni di rianimazione, uno dei membri della squadra cominciò ad eseguire le compressioni ed io cominciai a dare ventilazione al paziente, tirai fuori il mio pallone ambu e iniziai a far respirare il paziente.
Brazil: Focalizziamoci sul suo lavoro, indipendentemente dalla rianimazione cardiopolmonare. Il suo lavoro era dare aria al signor Jackson?
Blount: Sì.
Brazil: Caratterizzerebbe la sua come la funzione di rianimazione più urgente che dovrebbe cominciare subito e che lei ha cominciato subito?
Blount: Sì.
Brazil: Prima di introdurre il pallone ambu nei suoi sforzi, lei ha usato un soppressore della lingua?
Blount: Sì, si chiama ventilazione opa, (oropharyngeal airway), oro-faringea e si usa un soppressore della lingua per tenere ferma la lingua ed evitare che vada all’indietro e blocchi la ventilazione. Poi, ho inclinato un po’ all’indietro la testa del paziente in modo da non avere nessuna ostruzione e avere una visione chiara dei polmoni. Ho quindi usato il pallone ambu che è un metodo più efficiente della respirazione bocca a bocca e ho attaccato la mia bombola di ossigeno per la ventilazione del paziente.
Blount ha detto che per effettuare queste operazioni di base ha impiegato circa un minuto. Dopo di queste, ha cominciato le operazioni di supporto avanzato inserendo un tubo endotracheale nella gola del paziente, attaccando questo tubo sempre alla sua propria bombola di ossigeno. Per queste operazioni avanzate, ha impiegato 45 secondi.
Brazil gli ha chiesto di dare le sue osservazioni sulle condizioni fisiche di Michael dopo quei 90 secondi circa di assistenza.
Blount: Non respirava, non si muoveva ed i suoi occhi erano fissi e dilatati.
Brazil gli ha chiesto di esprimere la sua opinione se Michael fosse vivo o morto sulla base della sua esperienza di paramedico da 11 anni in situazioni di emergenza e di arresto cardiaco.
Blount: Per me era morto.
Blount ha confermato che mentre lui lavorava alla respirazione del paziente, gli altri suoi colleghi effettuavano il cpr e i tentativi del paramedico Senneff di ottenere informazioni.
Brazil: Lei osservò dell’equipaggiamento medico all’interno della stanza in prossimità di dove voi eravate posizionati?
Blount: Sì, osservai una bombola di ossigeno, un lungo tubo con una cannula nasale ad esso collegata che era sul viso di Michael, un’endovenosa attaccata alla sua gamba destra e una sacca di 1000 cc attaccata allo stand dell’endovenosa.
Blount ha detto di non aver visto nessuna macchina di monitoraggio del cuore e ha detto di non aver visto né un capnografo né un pulsi ossimetro vicino al corpo di Michael.
Blount ha confermato di non aver visto nessuna attività e nessun ritmo cardiaco sul monitor del paramedico Senneff collegato a Michael. Il paziente era asistolico, la linea del cuore era piatta.
Brazil: Lei ha sentito il paramedico Senneff porre al dottor Murray specifiche domande sulle condizioni mediche, sul trattamento e sui farmaci relativi a Michael Jackson?
Blount: Sì.
Brazil: Lei ha sentito il signor Senneff chiedere al dottor Murray se Michael Jackson stava assumendo dei farmaci?
Blount: Sì.
Brazil: Cosa sentì rispondere dal dottor Murray?
Blount: “No”.
Brazil: Lei sentì il signor Senneff chiedere se c’erano delle condizioni mediche pre-esistenti che poteva avere il signor Jackson?
Blount: Sì e il dottor Murray replicò: “no”.
Brazil: Lei sentì dire da Murray al signor Senneff che il paziente era un uomo di 50 anni in salute?
Blount: Sì.
Brazil: Lei sentì il dottor Murray dire quali trattamenti lui stava fornendo al signor Jackson?
Blount: Sì, gli sentì dire: “una normale sacca salina” dovuta al fatto che Michael Jackson aveva fatto le prove per 16 ore, era tornato a casa decisamente esausto e disidratato e lui voleva reidratarlo.
Brazil: Lei sentì chiedere dal signor Senneff al dottor Murray se il signor Jackson stesse assumendo una qualche sostanza stupefacente?
Blount: Sì e Murray replicò: “no”.
Blount ha confermato che nel tentativo di prestare assistenza a Michael gli vennero somministrati i farmaci di ripartenza epinefrina e atropina e per fare questo in uno dei tentativi fatti con questi farmaci il paramedico Mark Goodwin provò molte volte a localizzare una vena sulle braccia di Michael senza riuscirvi. Quindi, il paramedico Senneff localizzò la vena giugulare sul collo di Michael per somministrargli un altro ciclo di farmaci di ripartenza.
Brazil ha mostrato a Blount questa foto chiedendogli di indicare la sua posizione vicino al corpo di Michael:
Blount ha detto che mentre si trovava lì, notò sul pavimento tre fiale aperte di lidocaina, posizionate in questo modo sulla stessa immagine proiettata dalla Brazil:
2 fiale di lidocaina erano sul parquet mentre la terza era vicina alla bombola di ossigeno sul tappeto.
Brazil ha chiesto a Blount se i paramedici portano con sé della lidocaina durante le loro operazioni di soccorso e Blount ha detto di no.
Brazil: Lei ha detto di aver sentito il signor Senneff porre delle domande al dottor Murray nello sforzo di ottenere delle informazioni. Ha mai sentito dire dal dottor Murray che stava somministrando della lidocaina a Michael Jackson?
Blount: No.
Brazil: Ha mai sentito dire dal dottor Murray che stava somministrando del propofol a Michael Jackson?
Blount: No.
Brazil: Lei ha sentito il dottor Murray parlare di un qualunque farmaco che stava dando al signor Jackson?
Blount: No.
Brazil: Lei ha mai sentito che qualcuno durante gli sforzi di rianimazione dicesse di aver sentito una pulsazione nel corpo del signor Jackson?
Blount: No.
Brazil: Lei ha mai sentito il dottor Murray indicare di aver sentito lui una pulsazione nel corpo del signor Jackson?
Blount: No.
Brazil: Lei ricorda di aver testimoniato nelle udienze preliminari che lei sentì il dottor Murray dire che lui aveva avvertito una pulsazione nella regione femorale e a quel punto lei osservò uno strumento medico localizzato sul corpo del signor Jackson?
Blount: Sì.
Brazil: Questo le rinfresca la memoria?
Blount: Sì.
Brazil: Cosa sentì dire dal dottor Murray in merito al fatto di aver avvertito una pulsazione?
Blount: Lui era vicino alla zona inguinale del signor Jackson e gli sentì dire che aveva avvertito una pulsazione.
Brazil: Nel momento in cui l’imputato dichiarò questo, stavano avvenendo delle compressioni sul petto del paziente?
Blount: Sì e in corrispondenza di questo le compressioni furono interrotte, è importante per verificare se si tratti di una pulsazione artificiale dovuta alle compressioni oppure no.
Brazil: Quando le compressioni cessarono, qualcun altro avvertì una pulsazione?
Blount: No.
Blount ha confermato che mentre venivano effettuate le manovre di rianimazione, il paramedico Senneff era in comunicazione radio con la stazione base dell’UCLA per informare sulle condizioni del paziente e che dall’UCLA alle 12:57 pm arrivò la comunicazione che ogni altro sforzo da parte della squadra di soccorso sarebbe stato inutile e che erano pronti a proclamare l’ora del decesso. Blount ha confermato anche di non aver mai rinvenuto alcun segnale di vita in Michael per tutto il tempo che lui gli prestò assistenza.
Brazil: Dopo che l’UCLA comunicò che loro erano pronti a proclamare l’ora del decesso, il dottor Murray richiese di assumere il controllo del paziente, è corretto?
Blount: Sì.
Brazil: E poco dopo, il signor Jackson venne preparato per essere trasferito dalla residenza all’ospedale UCLA, giusto?
Blount: Sì.
Blount ha detto che per agevolarne il trasporto, Michael venne messo su un asse e portato giù per le scale da tutto il personale paramedico.
Brazil: Prima che il signor Jackson venisse trasportato, lei vide il dottor Murray fare qualcosa con quei flaconi di lidocaina che in precedenza ha testimoniato di aver visto sul pavimento?
Blount: Sì, lui li raccolse e li mise in una borsa nera.
Blount ha detto di non ricordare da dove provenisse quella borsa, ma di averla semplicemente vista comparire a quel punto nelle mani di Murray.
Blount ha indicato la posizione del dottor Murray in questo momento sull’immagine della stanza da letto di Michael:
Brazil: Ha mai visto quei flaconi di nuovo?
Blount: No.
Brazil: E ovviamente lei e gli altri vi stavate preparando per trasportare il signor Jackson al piano di sotto per trasferirlo in ospedale?
Blount: Sì.
Blount ha detto di essere salito sull’ambulanza posizionato vicino alla testa di Michael. Sul paziente continuavano ad essere eseguite manovre di rianimazione, inclusa la somministrazione di farmaci di ripartenza. Nonostante questo, Blount non notò mai alcun cambiamento nelle condizioni di Michael. Blount ha confermato di aver visto il dottor Murray parlare al telefono sull’ambulanza di soccorso dove era salito anche lui e di aver brevemente ascoltato cosa stava dicendo.
Blount: Disse: “Si tratta di Michael e non sembra stare bene”.
Blount non sentì con chi Murray stesse parlando al telefono.
Brazil: Signor Blount, lei ha indicato che lei vide il dottor Murray toccare nella zona inguinale del signor Jackson quando lui disse di aver sentito una pulsazione femorale, è corretto?
Blount: Sì.
Brazil: Vide qualcosa sul corpo del signor Jackson in quel momento?
Blount: Sì, vidi sul paziente un catetere a sistema condom.
Brazil: E lei sentì chiedere dal paramedico Senneff al dottor Murray da quanto tempo il paziente era collassato?
Blount: Sì, Murray rispose che era collassato da circa un minuto.
Brazil: Nelle sue osservazioni e valutazioni del signor Jackson mentre lei gli stava fornendo le operazioni di rianimazione, lei notò anche la temperatura del suo corpo?
Blount: Sì, era caldo perché era nel letto.
Brazil: Quando lui era sul pavimento e lei lo stava assistendo, la sua pelle era fredda al tatto?
Blount: Sì, era fredda.
Brazil: E lei ha descritto per noi le sue osservazioni sugli occhi fissi e dilatati del signor Jackson e la mancanza assoluta di attività del suo cuore quando fu collegato al monitor subito dopo il vostro arrivo, queste osservazioni sulle sue condizioni fisiche e la sua attività cardiaca sul monitor combaciano con quello che lei sentì dire dal dottor Murray riguardo al fatto che il signor Jackson era collassato solamente da un minuto prima del vostro arrivo?
Blount: Sì.
Brazil: Aveva senso per lei?
Blount: No, non aveva senso.
Brazil: In che modo contraddiceva quello che lei aveva visto?
Blount: Le sue condizioni ci dicevano che lui era collassato da più di un minuto.
Brazil: Perciò, l’informazione che lui fosse collassato da un minuto, secondo le sue osservazioni, la sua valutazione e la sua esperienza di paramedico, non era corretta, giusto?
Blount: Sì.
PAUSA DI META’ POMERIGGIO
CONTROINTERROGATORIO DI NAREG GOURJIAN:
Gourjian: Signor Blount, lei ricorda a che ora arrivò alla residenza di Carolwood?
Blount: No.
Gourjian: Se le dico le 12:26 pm, le sembra accurato?
Blount: Sì.
Gourjian: E quando lei arrivò mi sembra che abbia detto che parcheggiò il veicolo e prese il suo equipaggiamento, giusto?
Blount: Sì.
Gpurjian: E poi lei proseguì su al piano di sopra dov’era il signor Jackson?
Blount: Sì.
Gourjian: E lei ha detto che c’erano altri membri della sua squadra che arrivarono nella stanza prima di lei, giusto?
Blount: Sì.
Gourjian: Ma quando lei entrò nella stanza per la prima volta, il signor Jackson era ancora sul letto, è corretto?
Blount: Sì.
Gourjian: Il suo intero corpo era sul letto, è corretto?
Blount: Sì.
Gourjian ha chiesto a Blount di indicargli sulla foto del letto di Michael la posizione del suo corpo:
Gourjian: Lei ha testimoniato che lui aveva un’endovenosa attaccata alla gamba, una cannula nasale collegata alle sue narici che era attaccata ad una bombola di ossigeno e un catetere a sistema condom, giusto?
Blount: Sì.
Gourjian: E questo era tutto lì sul posto approssimativamente alle 12:26-12.27 pm, è corretto?
Blount: Sì.
Gourjian: Lei ha descritto il signor Jackson molto pallido e magro, è corretto?
Blount: Sì.
Gourjian ha richiamato l’attenzione di Blount su questo strumento nero che si vede sopra al letto di Michael:
Gourjian: Lei riconosce questo strumento nero sul letto, sa cos’è?
Blount: No.
Gourjian: E’ un qualche tipo di monitor o apparato medico?
Obiezione dell’accusa per speculazione. Il giudice ha chiesto a Blount se avesse un’idea su cosa fosse quello strumento, Blount ha detto di no ed il giudice ha accolto l’obiezione.
Gourjian: La prima volta che lei vide il dottor Murray, lei ha detto che stava sudando abbondantemente ed era molto agitato e disse: “perfavore, aiutatelo, non respira”, è corretto?
Blount: Sì.
Gourjian: E poi poco dopo penso lei abbia testimoniato che il signor Jackson venne spostato sul pavimento, è corretto?
Blount: Sì.
Gourjian: E chi fece questo?
Blount: Parte della mia squadra, signore. Il vigile del fuoco Goodwin, il vigile del fuoco Herron e il signor Murray.
Gourjian: C’era qualcun altro ad assisterli?
Blount: No.
Gourjian: Perciò, erano solo in tre a spostare il signor Jackson dal letto al pavimento, corretto?
Blount: Sì.
Gourjian: E poi, lei ha indicato che ci furono delle domande al dottor Murray che indicò di star trattando il paziente per idratazione e sfinimento, giusto?
Blount: Sì.
Gourjian: E al dottor Murray venne chiesto se il signor Jackson era sotto l’effetto di stupefacenti e rispose di no, corretto?
Blount: Sì.
Gourjian: E poi al dottor Murray fu chiesto se il signor Jackson stava assumendo altri farmaci, giusto?
Blount: Sì.
Gourjian: E quale fu la sua risposta?
Blount: “No”.
Gourjian: Lei è sicuro di questo, lo riconferma oggi?
Blount: Sì.
Gourjian: Non è vero che il dottor Murray disse al signor Senneff di aver somministrato al signor Jackson del Lorazepam?
Blount: Io non lo sentii.
Gourjian: Quindi, lei non sentì dire dal dottor Murray al signor Senneff di aver dato del Lorazepam al signor Jackson per aiutarlo a dormire?
Blount: No, non lo sentii.
Gourjian: Lei prima ha testimoniato di aver sentito il dottor Murray dire che il signor Jackson era collassato da un minuto.
Blount: Sì.
Gourjian: Non è vero che infatti il dottor Murray disse: “è collassato da un minuto prima che venisse chiamato aiuto?”
Blount: No, io non sentii dire questo.
Gourjian: Ne è sicuro?
Blount: Sì.
Gourjian: E’ sicuro che lui fosse consapevole dell’indicazione?
Blount: Sì.
Gourjian: Ad un certo punto, voi spostaste il corpo del signor Jackson ai piedi del letto per avere maggiore spazio nel quale operare e cominciaste il cpr, con lei addetto alla ventilazione, è corretto?
Blount: Sì.
Gourjian: Se ho sentito bene, lei prima ha testimoniato che le operazioni di ventilazione sono quelle più importanti nelle manovre di rianimazione, giusto?
Blount: Sì.
Gourjian: Non è vero che di recente le linee guida dell’American Heart Association sono cambiate definendo le compressioni più importanti della ventilazione?
Blount: Sì.
Gourjian: Quindi, è sempre compressioni prima, ventilazione dopo e respirazione alla fine, giusto?
Blount: Signore, nel 2009 la ventilazione era la prima cosa.
Gourjian: Capisco, ma adesso le cose sono cambiate, giusto?
Blount: Sì.
Gourjian: Oltre al dottor Murray, quante persone stavano eseguendo il cpr?
Blount: 3 di noi signore.
Gourjian: E non c’è niente di insolito in questo?
Blount: No.
Gourjian: Perciò, il fatto che il dottor Murray abbia chiesto assistenza per il cpr è comune, giusto?
Blount: Sì.
Blount ha confermato che la pelle di Michael al tatto era fredda e che le sue pupille erano fisse e dilatate, il che lo fa pensare che fosse collassato da un po’. Blount ha confermato che quando la stazione dell’UCLA voleva chiamare l’ora del decesso, il dottor Murray non volle che fosse fatto e assunse il controllo della situazione per continuare gli sforzi di rianimazione sul signor Jackson, così come volevano fare anche loro. Gourjian poi ha chiesto a Blount se quei flaconi di lidocaina che lui ha testimoniato di aver visto sul pavimento erano stati in qualche modo nascosti dal dottor Murray o fossero in bella mostra e Blount ha detto che lo erano. Blount ha confermato di non aver mai sentito nominare il propofol da Murray.
Gourjian: In questo momento, il signor Jackson era in PEA, corretto?
Blount: No signore, è stato asistolico tutto il tempo.
Gourjian: Lei perciò sta dicendo che non ricorda che il signor Jackson fosse in PEA?
Blount: No, non ricordo questo.
Gourjian: Perciò, il signor Jackson secondo la sua testimonianza non fu mai in PEA, giusto?
Blount: Sì.
Fonti: http://www.youtube.com/watch?v=-ARKoqrLF70&feature=related
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