Processo Murray: 6° GIORNO, 4 ottobre 2011. Testimonianza di Sade Anding
Terzo testimone per l’accusa nel 6° giorno di processo a Conrad Murray, la signorina Sade Anding, interrogata dal procuratore Deborah Brazil.
La Anding vive a Houston, Texas. Nel febbraio 2009 lavorava come cameriera al ristorante Sullivan’s Steakhouse di Houston. La Anding ha riconosciuto l’imputato Murray confermando di averlo incontrato al ristorante mentre lei stava lavorando. Murray durante il loro primo incontro le diede il suo numero di telefono, la Anding non diede a Murray il suo numero, ma dopo poco lo chiamò. Dopo quel contatto telefonico, la Anding e Murray trascorsero del tempo insieme. Da febbraio 2009 a giugno 2009 continuarono ad avere contatti sia telefonici che di persona per conoscersi meglio. In quel periodo di tempo, Murray una volta disse che lei era la sua ragazza, ma sempre nel locale dove lei lavorava.
La Anding ha confermato che il 25 giugno 2009 Murray la chiamò mentre lei era a Houston. La Anding ha riconosciuto il suo numero di telefono sul tabulato proiettato dalla Brazil che indica la telefonata da Murray alla Anding alle 11:51 am del 25 giugno 2009.
La Anding ha confermato che quella chiamata di Murray non fosse nulla di insolito. La Anding rispose alla telefonata di Murray scambiando un saluto con lui e dicendogli che non lo sentiva da un po’ perché l’ultima volta che erano usciti insieme risaliva a maggio 2009. Dopo i saluti, la Anding gli disse: “lascia che ti racconti la mia giornata” e iniziò a parlare, ma dopo 5-6 minuti si rese conto che dall’altra parte del telefono Murray non le diceva nulla. A quel punto la Anding udì il rumore di qualcuno che tossiva ed il borbottio di una voce che potrebbe essere quella di chiunque, lei non riconobbe alcuna voce. Quindi, per alcune volte disse al telefono: “pronto, pronto, ci sei? pronto?!” e mai ricevette risposta da Murray. La Anding sentiva un fruscio come se il telefono fosse in una tasca. A quel punto, lei attaccò il telefono e provò a richiamarlo e a contattarlo per sms, ma in nessun caso Murray rispose. Più tardi quel giorno, lei venne a sapere che Michael era morto.
Brazil ha provato a fare domande sulla telefonata successiva fra Murray e la Anding, ma prima di riuscirci gli avvocati sono andati a conferire dal giudice per obiezione della difesa.
Poi, la Anding ha confermato che il 23 luglio 2009 suo padre le fece sapere che la polizia di Los Angeles desiderava parlare con lei. A quel punto, la Anding chiamò Murray sul cellulare e lui le disse che le dispiaceva che si fosse trovata coinvolta in questa situazione e che le avrebbe dato il numero del suo avvocato cosicché lei potesse assicurarsi di parlare con la polizia solo in presenza del suo legale.
CONTROINTERROGATORIO DI ED CHERNOFF:
Chernoff le ha chiesto conferma del fatto che in quel borbottio di voce che lei sentì durante quella telefonata lei non riconobbe alcuna voce, che potrebbe anche essere quella di Murray e la Anding ha ribadito che non riconobbe nessuna voce. Chernoff le ha chiesto quanto tempo pensa di essere rimasta al telefono dopo che si rese conto che dall’altra parte Murray non le diceva nulla e la Anding ha risposto 3-4 minuti.
Fonte: http://www.youtube.com/user/gurgle1624#p/search/0/UZOXc27exhk
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