Processo Murray: 6° GIORNO, 4 ottobre 2011. Testimonianza di Tim Lopez
Il procuratore Deborah Brazil ha convocato il quinto e ultimo testimone per l’accusa nella 6° giornata del processo a Conrad Murray Tim Lopez, proprietario della farmacia presso la quale Murray si riforniva di propofol.
Nel 2009 Lopez aveva la farmacia “Applied Pharmacy Services” a Las Vegas, Nevada. Era nel contempo farmacista e proprietario, gestendo sia il lato finanziario dell’attività, sia le prescrizioni dei farmaci. La sua era una farmacia particolare perché non venivano venduti farmaci comunemente in commercio, ma venivano preparati sulle preferenze dei medici. Nel 2010, Lopez ha cessato questa attività. I clienti della farmacia erano i pazienti che venivano specificamente indirizzati da un dottore con il quale Lopez aveva parlato in precedenza e per la maggior parte erano i dottori stessi che conoscevano i servizi specialistici forniti.
Nel novembre del 2008, Lopez ricevette una telefonata da Murray che si presentò come cardiologo con pratica a Las Vegas. Murray stava cercando un agente dermatologico specifico che è usato per schiarire la pelle e lui disse che molti suoi pazienti erano afro-americani e potevano usare questa medicina particolare. Lopez ha detto che si trattava del benoquin. Murray gli disse di avere un paziente che soffriva di vitiligine, che lui aveva sentito parlare di questa crema e chiese a Lopez se lui ce l’aveva disponibile o se la sua farmacia poteva procurargliela. Lopez gli rispose che doveva controllare le risorse che aveva (perché la sua farmacia aveva le materie prime che poi venivano trasformati in prodotti finali) per vedere se era qualcosa che poteva fare per lui. Lopez prese il numero di Murray per fargli avere una risposta, ma poi non lo richiamò più perché la sua farmacia in quel periodo si stava trasferendo e lui perse i contatti di Murray.
Nel marzo del 2009 Lopez ricevette un’altra telefonata da Murray che gli chiese se lui era la stessa persona con la quale lui aveva parlato la prima volta, Lopez glielo confermò e Murray gli chiese perché Lopez non lo avesse richiamato per dargli una risposta in merito al Benoquin. Lopez spiegò a Murray che nel mezzo del trasferimento aveva perso il suo numero, prese poi di nuovo le informazioni sul Benoquin e promise a Murray che sarebbe stato più diligente, avrebbe cercato le informazioni e poi lo avrebbe richiamato.
Lopez chiamò un fornitore che aveva del benoquin in magazzino, una fornitura limitata però, e Lopez gli chiese eventuale disponibilità per altri ordini futuri e lui lo informò che ogni futuro ordine sarebbe stato considerato un ordine speciale, che vuol dire che bisogna pagare in anticipo affinché l’ordine venga emesso. Lopez richiamò Murray per dargli queste informazioni e Murray fu contento che Lopez fosse stato in grado di reperire il farmaco e gli chiese quale fosse l’approssimazione perché non era sicuro della concentrazione che doveva prescrivere e Lopez gli parlò di un 20% che è la concentrazione standard richiesta dalla maggior parte dei dottori. Murray gli chiese con questa concentrazione quanti prodotti Lopez riuscisse a fare in base a quella fornitura che aveva trovato e la sua richiesta di tubetti da 30 grammi. Lopez gli rispose che poteva realizzare circa 40 tubetti da 30 grammi con una concentrazione al 20%. Quindi, Murray gli fece l’ordine di tutti i 40 tubetti e disse a Lopez che non c’era problema per le condizioni dei futuri ordini che Lopez gli aveva spiegato, chiedendogli di assicurarsi di averne sempre disponibilità in magazzino. Lopez ha detto che per spiegare questa richiesta di Benoquin Murray ripeté ciò che gli aveva detto durante la prima telefonata, che aveva numerosi pazienti afro-americani affetti da vitiligine. Inoltre, Murray disse a Lopez che lui aveva parecchie cliniche e poteva usare questi prodotti su pazienti di altri stati. Riguardo al pagamento di questo ordine, Murray inizialmente chiese a Lopez di pagare con la carta di credito, ma poi si accordò con Lopez di andare a prendere la fornitura nella sua farmacia portando con sé un assegno societario.
Brazil ha proiettato l’assegno firmato da Conrad Murray in favore della farmacia di Lopez il 1° aprile 2009, per un ammontare di 1.200 dollari, riconosciuto dal testimone:
Lopez ha spiegato che durante il processo dell’ordine chiese a Murray i suoi dati e Murray gli diede l’indirizzo della sua clinica di Las Vegas, il suo numero di licenza nello stato del Nevada e il suo numero “DEA”, che è la registrazione ad un ente governativo che autorizza i dottori statunitensi all’uso controllato dei farmaci per i loro pazienti. La crema Benoquin non è qualificata come sostanza sottoposta a questo controllo, ma Lopez ha spiegato che i farmacisti hanno l’abitudine di chiedere il numero DEA ai dottori come verifica. Lopez verificò che la licenza medica di Murray fosse attiva e chiese direttamente a Murray se lui era sottoposto a restrizioni riguardo la prescrizione dei farmaci. Murray gli fornì informazioni soddisfacenti perché Lopez potesse instaurare un rapporto d’affari con lui. Lopez ha detto che nella maggior parte dei casi lui conosce l’identità dei pazienti che devono assumere dei farmaci a lungo termine. Nel caso di Murray, lui non fornì a Lopez nessun nome specifico per il Benoquin, ma trattandosi essenzialmente di una prova campione, era normale.
Quando Murray si recò personalmente alla farmacia per ritirare il Benoquin, chiese a Lopez se per ordini futuri era possibile che le consegne gli venissero fatte al suo studio e Lopez gli rispose di sì, che le avrebbe fatte tramite corriere, e gli spiegò che aveva bisogno di una carta di credito a garanzia degli ordini, e Murray gliela fornì.
Il 3 aprile 2009 Lopez ebbe un’altra telefonata da Murray in merito alla crema, per la quale si disse contento, e alla possibilità della farmacia di Lopez di soddisfare la sua richiesta di altri farmaci per i suoi studi medici chiedendo specificamente del propofol e di sacche di soluzione salina. Queste ultime erano un prodotto che a Lopez era stato richiesto spesso dai medici, mentre per il propofol era la prima volta. Brazil ha chiesto a Lopez se lui fece domande a Murray sul propofol in termini di concentrazione, quantità e misure e Lopez ha risposto che Murray fornì queste informazioni, voleva sapere se Lopez anzitutto poteva procurarglielo, quanto sarebbe costato a Lopez quella fornitura e poi gli specificò la sua richiesta di falconi da 100 ml e flaconi da 20 ml.
Lopez riuscì a reperire queste informazioni per Murray e quando lo avvisò del prezzo e della disponibilità del farmaco, Murray fece un ordine il 6 aprile 2009 per telefono di cui Brazil ha proiettato la fattura:
PRIMO ORDINE DI PROPOFOL DI MURRAY – 6 APRILE 2009:
10 FIALE DI PROPOFOL DA 100 ml
25 FIALE DI PROPOFOL DA 20 ml
per un totale di 35 FIALE DI PROPOFOL
e 40 TUBETTI DA 30 GR. DI CREMA BENOQUIN AL 20%
9 SACCHE DI SOLUZIONE SALINE DA 1000 ml
Il costo totale dei flaconi di propofol è di 195 dollari. Il primo tentativo di consegnare a Murray questa merce fu fatto allo studio medico di Murray di Las Vegas. Lopez ha raccontato che il corriere incontrò Murray allo studio che lo portò nel retro, controllò che ci fosse tutto ciò che aveva ordinato e prese dalla confezione diversi flaconi di propofol. Murray chiese al corriere di telefonare a Lopez e durante la conversazione Murray parlava al corriere perché questi riferisse a Lopez se era possibile spedire il resto della confezione nel suo studio medico di Los Angeles. Murray disse a Lopez che a Los Angeles aveva uno studio medico e diede al corriere il suo indirizzo di Santa Monica.
Lopez ha riconosciuto il documento fedex mostratogli dalla Brazil, datato 7 aprile 2009, che certifica la consegna all’indirizzo di Santa Monica fornito da Murray del resto di quella confezione.
Lopez ha detto che nel momento in cui Murray chiese al corriere di chiamarlo dal suo studio di Las Vegas verificò con Murray che gli articoli della confezione, che Murray aveva acquistato e richiedeva di trasferire a Santa Monica in California, fossero sotto il suo controllo e consegnati in uno studio medico.
Brazil ha quindi mostrato la fattura e relativo documento fedex datato 28 aprile 2009.
SECONDO ORDINE DI PROPOFOL DI MURRAY – 28 APRILE 2009 – CONSEGNA IN CALIFORNIA:
40 FIALE DI PROPOFOL DA 100 ml
25 FIALE DI PROPOFOL DA 20 ml
per un totale di 65 FIALE DI PROPOFOL.
Il costo totale dei flaconi di propofol è di 585 dollari.
Brazil ha quindi mostrato la fattura e relativo documento fedex datato 28 aprile 2009 che Lopez ha riconosciuto.
PAUSA PRANZO
Il procuratore Brazil ha ripreso il suo interrogatorio di Tim Lopez.
Brazil: Prima di vedere nello specifico gli articoli acquistati da Murray nel suo ordine successivo, Conrad Murray la chiamò per richiedere farmaci iniettabili?
Lopez: Credo di sì.
Brazil: La contattò e richiese l’acquisto di lorazepam in forma iniettabile?
Lopez: Sì.
Brazil: Conrad Murray richiese anche il midazolam in forma iniettabile?
Lopez: Sì.
Brazil: Il lorazepam è disponibile in un’altra forma oltre a quella iniettabile?
Lopez: Pillole.
Brazil: Anche il midazolam è disponibile in forma iniettabile e in pillole?
Lopez: Solamente in forma iniettabile.
Brazil: Quando il dottor Murray le richieste il lorazepam ed il midazolam, lei verificò nuovamente il suo numero DEA?
Lopez: Sì.
Brazil ha mostrato un’altra fattura emessa dalla farmacia di Lopez per l’ordine di Murray in data 30 aprile 2009, con consegna in California. In questa fattura, i farmaci acquistati da Murray risultano:
10 FIALE DI LORAZEPAM (concentrazione 4mg per millilitro) DA 10 ML
20 FIALE DI MIDAZOLAM (concentrazione 1mg per millilitro) DA 2 ML
Brazil ha riconosciuto il documento fedex relativo a questa fattura che riporta come indirizzo di consegna Santa Monica, California.
Brazil ha chiesto a Lopez se nelle prime settimane di maggio 2009 Lopez ebbe modo di discutere con Murray in merito ai farmaci, inclusa la crema Benoquin e FORMULE ENERGIZZANTI e Lopez ha risposto di sì. Lopez ha confermato di aver parlato anche di qualcosa che potesse eliminare il dolore provato all’iniezione dal paziente. Lopez ha detto che nella pratica comune viene usata l’EMLA, una combinazione di due anestetici topici, uno dei quali è la lidocaina. Murray specificò che preferiva un agente topico che contenesse solamente lidocaina e Lopez gli disse che poteva preparagli una crema di lidocaina al 2%.
Riguardo alla crema Benoquin, Lopez ha detto che Murray voleva fosse meno grassa e lui gli rispose che avrebbe preparato diverse formulazioni per arrivare alla consistenza che Murray stava cercando. Murray chiese anche a Lopez se poteva preparare tubetti con più grammi di crema e in tubetti migliori dal punto di vista estetico e Lopez disse che poteva farlo. Murray chiese a Lopez se poteva procurargli delle formulazioni energetiche chiarendo che non voleva qualcosa di narcotico o farmaci da banco, ma qualcosa di naturale. Murray gli disse che era per rimanere sveglio e per avere energia.
Brazil ha mostrato la fattura e relativo documento di spedizione del 12 maggio 2009.
TERZO ORDINE DI PROPOFOL DI MURRAY – 12 MAGGIO 2009 – CONSEGNA IN CALIFORNIA:
40 FIALE DI PROPOFOL DA 100 ml
25 FIALE DI PROPOFOL DA 20 ml
per un totale di 65 FIALE DI PROPOFOL.
e 20 FIALE DI MIDAZOLAM (concentrazione 1mg per millilitro) DA 2 ML
10 FIALE DI FLUMANEZIL DA 5 ML
CREMA LIDOCAINA AL 2%.
Lopez ha confermato di aver avuto un’altra conversazione con Murray in merito alla crema di lidocaina il 14 maggio 2009 nella quale Murray gli chiese di aumentare la concentrazione del farmaco perché al 2% risultava inefficace e chiese a Lopez di farla al 4%.
Lopez e Murray discussero anche di come stava andando la ricerca di Lopez in merito alla formula energizzante e Lopez gli suggerì delle soluzioni riguardo alle quali Murray voleva sapere più informazioni, perciò concordarono che Lopez continuasse ad approfondire la sua ricerca.
Lopez disse anche a Murray che poteva cambiare la base della crema Benoquin per poter ottenere la consistenza desiderata e concordarono che Lopez avrebbe inviato 3 campioni di basi differenti a Murray cosicché lui potesse stabilire quale preferiva, sempre perché la crema sino a quel momento fornita risultava troppo grassa.
Lopez e Murray parlarono anche della crema idrochinone perché Murray ne aveva sentito parlare in relazione allo schiarimento della pelle e Lopez gli disse che lui la conosceva, che ci aveva lavorato su molte volte con altri dottori e Murray disse che era interessato anche a campioni di questa crema.
In merito alla consegna di questi prodotti, Lopez disse a Murray che nel week-end imminente lui si sarebbe recato all’aeroporto di Los Angeles, perciò si offrì di consegnarglieli lui personalmente con la sua macchina allo studio di Los Angeles di Murray, così da sollevarlo dalle spese di spedizione. Murray gli rispose che non c’era alcun bisogno che Lopez facesse questo e gli disse di usare il solito sistema di consegna.
Brazil ha mostrato la fattura ed il relativo documento di spedizione dell’ordine della crema lidocaina al 4% avvenuto il 14 maggio 2009 che Lopez ha riconosciuto.
Brazil: Tornando al 1° giugno 2009, lei ebbe un’altra conversazione con il dottor Murray relativa alle formulazioni energizzanti?
Lopez: Sì.
Brazil: Lei diede ulteriori suggerimenti al dottor Murray riguardo ad un prodotto che poteva rispondere alle sue necessità?
Lopez: Sì.
Brazil: Lui le richiese di spedirgli delle capsule che lui poteva provare?
Lopez: Sì.
Brazil: Lei ricorda quando spedì queste capsule, in un altro ordine che fu emesso più tardi il 10 giugno 2009? (dalle udienze preliminari, risultano 30 capsule di efedrina, caffeina e aspirina, ndr)
Lopez: Sì.
Brazil ha mostrato la fattura ed il relativo documento di consegna dell’ordine del 10 giugno 2009 che Lopez ha riconosciuto.
QUARTO ORDINE DI PROPOFOL DI MURRAY – 10 GIUGNO 2009 – CONSEGNA IN CALIFORNIA:
40 FIALE DI PROPOFOL DA 100 ml
50 FIALE DI PROPOFOL DA 20 ml
per un totale di 90 FIALE DI PROPOFOL.
e 25 FIALE DI LIDOCAINA ALL’1% DA 30 ML
20 TUBETTI DA 60 GR. DI CREMA IDROCHINONE ALL’8%
20 TUBETTI DA 60 GR. DI CREMA BENOQUIN AL 20%.
Il 15 giugno 2009 Murray richiamò Lopez per un altro ordine di farmaci. Durante quella telefonata, Murray disse a Lopez che era contento del risultato ottenuto con le capsule energizzanti e ne richiese il prezzo.
Brazil ha mostrato la fattura ed il relativo documento di consegna dell’ordine del 15 giugno 2009 che Lopez ha riconosciuto. In questa fattura, i farmaci acquistati da Murray risultano:
10 FIALE DI LORAZEPAM (concentrazione 4mg per millilitro) DA 10 ML
20 FIALE DI MIDAZOLAM (concentrazione 1mg per millilitro) DA 2 ML
12 SACCHE SALINE DA 1000 ML
Lopez ha confermato che sia il lorazepam che il midazolam erano in forma iniettabile.
Lopez ha detto che durante tutti questi ordini, Murray non disse mai a Lopez di essere il medico di Michael Jackson. Murray non rivelò mai a Lopez dettagli di nessun suo paziente.
Brazil: Lei parlò al telefono con il dottor Murray o il 23 o il 24 giugno?
Lopez: Sì.
Brazil: Poco prima che Michael Jackson morisse?
Lopez: Sì.
Brazil: Fu Murray a chiamarla?
Lopez: Sì.
Brazil: Può descrivere quella conversazione, perfavore?
Lopez: La telefonata fu al mio ufficio e la mia impiegata rispose al telefono e parlò con lui. Trovò difficoltà a capire cosa Murray le stesse dicendo, lei disse che c’era molto rumore sullo sfondo. Io presi la cornetta e di nuovo Murray parlava ma io non riuscivo a capire cosa stesse dicendo perché c’era un notevole rumore sullo sfondo, come il finestrino aperto di un’automobile, perciò io gli dissi che l’avrei richiamato l’indomani, era quasi all’orario di chiusura, circa alle 5:00 pm, volevo andare a casa e non riuscivo a capire cosa lui stesse dicendo.
Brazil: Lo richiamò mai?
Lopez: No.
Brazil: Lei apprese che Michael Jackson era morto il 25 giugno 2009?
Lopez: Sì.
Brazil: Signor Lopez, dopo aver rivisto tutti gli ordini che Murray fece da lei, può fornirmi il numero complessivo delle fiale di propofol che furono vendute e spedite a Murray?
Lopez: Posso confermarlo quel numero.
Brazil: Sono 255?
Lopez: Sì.
Brazil: Lei ha anche venduto e spedito a Murray 20 fiale separate di lorazepam in totale?
Lopez: Sì.
Brazil: Lei ha anche venduto e spedito a Murray 60 fiale separate di midazolam in totale?
Lopez: Sì.
CONTROINTERROGATORIO DI NAREG GOURJIAN:
Gourjian ha chiesto conferma a Lopez sulla fornitura completa di dati e informazioni relative alla sua licenza medica da parte di Murray alla sua farmacia. Lopez ha spiegato che loro sono provvisti di un sistema di verifica che segnala se il numero fornito non è corretto e nel caso di Murray i dati risultavano esatti. Lopez ha detto che oltre alla crema Benoquin, anche il propofol non è una sostanza controllata e che lui non aveva molta familiarità con questo farmaco prima degli ordini di Murray. Lopez ha detto che quando un dottore gli fornisce un indirizzo di spedizione, per lui va bene così e non c’è niente che imponga al farmacista di spedire i farmaci solamente ad una clinica o ad un ospedale. Lopez ha confermato che è molto comune che i dottori facciano ordini senza includere il nome del paziente e questo vale specialmente per i clienti di alto profilo.
RPRESA INTERROGATORIO DI DEBORAH BRAZIL:
Brazil ha chiesto a Lopez se quando lui riceve le informazioni personali sui pazienti, tratta questi dati rispettandone la privacy e non facendone uso diverso da quello relativo al suo lavoro e Lopez ha risposto di sì.
Brazil ha poi mostrato due documenti a Lopez; uno per mostrare l’ordine di crema Benoquin associato all’assegno di 1.200 dollari firmato da Murray in favore della sua farmacia e l’altro per chiarire che sulla fattura del 15 giugno 2009 le sacche di soluzione salina in totale erano 12.
Fonti: http://www.youtube.com/user/JustMeSTKK#p/c/94296B89FB0581D4/3/ok1hIEPCRbI
http://www.youtube.com/watch?v=5EwBomqmMoo
http://www.youtube.com/watch?v=Eytp4PrSV-M&feature=related
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