PROCESSO JACKSONS vs AEG: 10 MAGGIO 2013 - KAREN FAYE

Sesta settimana- giorno 4: venerdì 10 Maggio 2013

Originally by: https://twitter.com/wendylovesmj

Notes kindly given to us by: http://teammichaeljackson.com/ who are reporting from LA Court

Nessuno della famiglia Jackson è venuto in tribunale.

La testimone n° 7 per i querelanti, Karen Faye, make-up artist/hair stylist di Michael Jackson di lunga data, ha continuato la sua testimonianza.

ESAME DIRETTO DI BRIAN PANISH:

Panish: “Cosa accadde alle prove?”

Faye: “Michael sudava molto facendo le prove. Michael Bush lo portò in bagno per dargli dei vestiti asciutti. Io ero in una sala soggiorno. Bush uscì dal bagno e mi disse: ‘Oh mio Dio, Turkle (il soprannome della Faye, ndt), riesco a vedere il cuore di Michael che batte attraverso la pelle del suo petto”.

Panish: “Lei disse qualcosa in risposta?”

Faye: “’Lo so, è magro’”.

Panish: “Come vi sentiste entrambi?”

Faye: “Scioccati, sconvolti”.

Panish: “Ieri ha detto che non ebbe alcuna risposta scritta alla sua email a Dileo relativa alle sue preoccupazioni, lei era preoccupata che Michael si ammalasse così tanto da morire, giusto?”

Faye: “Corretto”.

Panish: “Dileo le disse nulla in merito a quelle email?”

Faye: “No, ma gli chiesi se le aveva ricevute e non mi rispose”.

Panish: “Dileo le disse nulla in merito alle condizioni fisiche di Michael e alla sua alimentazione?”

Faye: “Io gli dissi che Michael stava perdendo peso rapidamente e di chiedere a Michael Bush di verificare quanto peso avesse perso Michael. Più tardi, lo vidi parlare con Michael Bush. Lo sentii chiedere qualcosa a Bush sul peso di Michael, sentii: ‘Bush, verifica’”.

Panish ha fermato Karen Faye dicendole di non dichiarare cosa aveva sentito dire da Bush.

Panish: “Sentì il signor Dileo dire qualcosa riguardo al cibo di Michael?”

Faye: “Sì. Disse: ‘Dategli una secchiata di pollo’”.

Panish: “Come la fece sentire questo?”

Faye: “Signore… (piangendo) Fu così freddo”.

Panish: “Come venne a sapere che Michael Jackson era morto?”

Faye: “Ero nel corridoio allo Staples Center. Kenny Ortega venne da me, mi abbracciò e me lo disse”.

Panish: “Come la prese?”

Faye: “Non riesco a descriverlo”.

Panish: “Come la prese il signor Ortega?”

Faye: “Lui e le altre persone lì andarono avanti con la gestione della situazione”.

Panish: “Ha avuto qualche responsabilità nel preparare il corpo di Michael per il funerale?”

Faye: “Sì”.

Panish: “Cosa fece?”

Faye: “Ho… (piangendo) Ho preparato il suo corpo per farlo vedere alla sua famiglia nella bara”.

Panish: “Venne a sapere che si stava facendo un film con alcune delle esibizioni che erano state video girate?”

Faye: “Sì”.

Panish: “Cosa le venne chiesto di fare?”

Faye: “Aiutare a ritoccare la sua immagine”.

Panish: “E lei lo fece?”

Faye: “No signore, non lo feci”.

Panish: “Perché?”

Faye: “Perché era una menzogna. Ed io non volevo mentire”.

Panish: “Che vuole dire?”.

Faye: “TUTTI STAVANO DICENDO CHE MICHAEL STAVA BENE. E SAPEVANO CHE NON ERA COSI’. Sentii che ritoccare Michael sarebbe stato parte di quella menzogna”.

Panish ha mostrato come reperto di prova uno scatto di Michael negli ultimi giorni della sua vita.

Panish: “Come lo descriverebbe? Robusto, muscoloso, scheletrico?”

Faye: “Scheletrico”.

Panish: “Cosa vede nella sua faccia che la porta a dire questo?”

Faye: “I suoi occhi, le sue mascelle, le sue orecchie, il suo collo, le sue labbra sono asciutte”.

Panish ha mostrato come prova una foto di Michael dell’HIStory Tour con i gold pants sulla destra, accostata ad una foto di Michael in pantaloni arancioni presa dai filmati del This Is It sulla sinistra.

Panish: “Quali differenze vede in Michael?”

Faye: “Sulla destra è come lui appariva di solito quando si esibiva. Sulla sinistra è come appariva per il This Is It”.

Panish ha fatto vedere altre due foto accostate, quella sulla destra scattata nella stanza di prova costumi del This Is It, sulla sinistra una foto presa dal film scattata due giorni prima che morisse.

Panish: “Può dirci cosa vede in queste foto che la preoccupano?”

Faye: “Nella foto a destra, le ossa delle braccia. Quella a sinistra è sfocata. Non riesco a distinguerla bene. In più, lui indossa un sacco di vestiti. Ha una camicia, un’altra sotto, e un’altra e ancora un’altra”.

Panish: “Una è del 19 giugno, l’altra del 23 giugno. Sono 4 giorni”.

Faye: “Sì”.

Panish: “C’è qualche dubbio nella sua mente riguardo al fatto che l’aspetto di Michael nel This Is It la preoccupava?”

Faye: “No, ero molto preoccupata. Ero spaventata”.

 

ESAME INCROCIATO DI MARVIN PUTNAM:

Putnam: “Lei aveva ritoccato personalmente, in precedenza, filmati che sarebbero stati usati per i concerti?”

Faye: “Personalmente no, lavoravo con i tecnici per mostrare loro cosa fosse meglio per Michael”.

Putnam: “Lei ha detto di no ai ritocchi nel This Is It. Perché?”

Faye: “Perché ero lacerata. Questo film sarebbe uscito. Volevo che apparisse bene, ma non volevo mentire. Contattai la persona che mi rappresenta per un consiglio. Non partecipai”.

Putnam: “Questa persona è la signorina Zilkie? La sua rappresentante di lunga data?”

Faye: “Non di lunga data, diversi anni”.

Putnam: “Qual è il rapporto personale della signorina Zilkie con la famiglia Jackson?”

Faye: “Conosce Randy Jackson da moltissimo tempo”.

Putnam: “Randy Jackson? Cosa vuol dire?”

Faye: “Hanno avuto una relazione”.

Putnam: “Di lunga data?”

Faye: “A intermittenza, signore”.

Putnam: “Una relazione di lunga data ad intermittenza?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Lei ha detto che parlò con Frank Dileo e lui disse: ‘dategli una secchiata di pollo’?”

Faye: “Non a me, la sentii dire attraverso un divisorio”.

Putnam: “Allo Staples Center il 23 o il 24 giugno, può essere stato in uno dei quei giorni?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Lei prima ha testimoniato che in quei giorni Michael Jackson stava bene”.

Faye: “No, non ho detto che STAVA BENE, non esiste nessun modo per cui qualcuno possa stare bene così rapidamente. Le sue prove furono migliori, signore”.

Putnam: “Lui ebbe delle prove migliori il 23 ed il 24, ma lei pensava ancora che fosse troppo magro”.

Faye: “Assolutamente sì, ed era freddo, molto freddo”.

Putnam: “Di fatto, lei pensò che fosse troppo magro per tutto il tempo che rientrò nella vita di Michael Jackson nel 2009?”

Faye: “Comparativamente, non troppo magro all’inizio. Non aveva massa muscolare a sufficienza per fare un concerto in quel momento. Poi, progressivamente diventò più magro”.

Putnam: “E la sua principale preoccupazione era che Michael Jackson fosse troppo magro, giusto?”

Faye: “Quella era solo una delle mie preoccupazioni. Ero preoccupata del suo stato mentale, psicologico”.

Putnam: “La preoccupazione relativa al suo stato psicologico fu presente per tutto il tempo con lui a maggio e giugno 2009?”

Faye: “Raggiunse l’apice nell’ultima settimana. Progressivamente divenni più preoccupata, specialmente quando iniziò a saltare le prove”.

Putnam: “Perciò, questo cominciò a partire dall’8 giugno?”

Faye: “Non ricordo la data, una volta che andammo al Forum cominciarono le prove, iniziai a notare – era ovvio a tutti – che lui periodicamente saltava le prove oppure veniva tardi”.

Putnam: “E’ importante essere accurati”.

Faye: “Assolutamente, signore”.

Putnam: “Perciò, quello che io farò è ritornare sulla sua testimonianza per essere accurati su cosa accadde ESATTAMENTE, ok?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Perciò, lei ha detto la prima settimana di giugno, che era ai Culver?”

Faye: “Signore, non ricordo le date esatte nelle quali eravamo ai Culver prima di cominciare a provare al Forum”.

Putnam: “Lei ha detto nella sua deposizione che nella prima settimana eravate ai Culver”.

Faye: “Ok”.

Panish: “E’ quando le sue preoccupazioni per la sua salute psicologica crebbero o fu dopo?”

Faye: “Mi spiace signore, ma non posso verificare esattamente le date. Direi che stavo cominciando a preoccuparmi a quel  punto”.

Putnam: “Il 25 è il giorno in cui Michael morì, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Il 23 e il 24 furono i soli giorni allo Staples Center, è corretto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Perciò, tornerò indietro nel tempo e le farò alcune domande per chiarire qualcosa”.

Faye: “Farò del mio meglio”.

Putnam: “Iniziamo con la storia del suo lavoro per Michael Jackson. Lei iniziò a lavorare con lui nel 1982 per l’album Thriller, è corretto?”

Faye: “Sì”.

Panish: “Ha citato il nome Frank Dileo, il manager di Michael Jackson. Lo incontrò?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Perciò, lei incontrò il signor Dileo nella sessione fotografica del 1982”.

Faye: “Oh, no. Frank non era il suo manager allora. Aveva un manager diverso, penso fosse DeMann. Frank Dileo non fu il manager di Michael finché Thriller non cominciò a decollare. Frank lasciò il suo lavoro alla Sony per diventare il manager di Michael”.

Putnam: “Perciò, lei conosceva Dileo quasi dallo stesso tempo che conosceva il signor Jackson, giusto?”

Faye: “Quasi. Dopo che Frank Dileo fu licenziato, ci fu un lungo arco di tempo. Non conoscevo lui dallo stesso tempo che conoscevo Michael”.

Putnam: “E poi lui tornò nella vita di Michael, giusto?”

Faye: “Lo vidi lavorare al This Is It, signore”.

Putnam: “Molte persone venivano licenziate e poi tornavano, è corretto?”

Faye: “Corretto”.

Putnam: “E lei fu una di queste persone?”

Faye: “Io non fui mai licenziata, signore”.

Putnam: “Lei non fu licenziata?”

Faye: “Fui sollevata dall’incarico, io sono una free-lance, signore”.

Putnam: “Non le fu detto nel mezzo di un tour che non c’era più bisogno dei suoi servizi?”

Faye: “Sì, signore”.

Panish: “Le venne detto dal manager di Michael Jackson, Tarak, giusto?”

Faye: “Sì signore, lui mi mandò una lettera di sollevamento incarico”.

Putnam: “Quando fu riportata nella vita di Michael, non aveva parlato con lui per anni?”

Faye: “Solo nell’ultima parte dell’HIStory Tour fu davvero l’unico periodo in cui non parlai con Michael”.

Putnam: “Beh, il signor Jackson lasciò il paese nel 2005, giusto?”.

Faye: “Sì, lo fece”.

Putnam: “Perciò, la volta dopo che lei lo rivide fu nel 2009, è corretto?”

Faye: “Sì, signore”.

Putnam: “Perciò, anche lei lasciò la vita di Michael per un periodo di tempo e poi rientrò, corretto?”

Faye: “Corretto signore”.

Putnam: “Era una circostanza strana per le persone andare via e poi tornare?

Faye: “Non estremamente strana”.

Putnam: “Succedeva frequentemente?”

Faye: “No, ma succedeva”.

Putnam: “Allora lei come lo descriverebbe?”

Faye: “Di tanto in tanto”.

Putnam: “Lei ha lavorato per il film Moonwalker. Sapeva che Frank Dileo era il produttore esecutivo di quel film?”

Faye: “Credo di sì”.

Putnam: “Bad Tour, quello fu il suo primo tour con Michael Jackson. Il signor Dileo non era il tour manager?”

Faye: “Sì.”

Putnam: “Il Bad Tour fu dal 1987 al 1989, giusto?”

Faye: “Se lo dice lei… Non sono sicura delle date, sembra giusto”.

Putnam: “Fu sponsorizzato dalla Pepsi?”

Faye: “Che io sappia, sì. Tutti i poster ed ogni altra cosa avevano il marchio Pepsi sopra”.

Putnam: “E questi concerti cominciarono a Tokyo e finirono alle Hawaii”?

Faye: “Uno finì alle Hawaii, ma credo lei abbia ragione. Il Bad Tour finì ad Orange County, penso”.

Putnam: “Beh, mi lasci vedere se ricorda una serie di concerti che furono cancellati per motivi di salute, posticipati l’anno seguente”.

Faye: “Non riesco a ricordarli, signore. È stato tanto tempo fa. Vuole dire quelli ad Orange County furono cancellati? Uhm… io so che quelli li abbiamo fatti”.

Putnam: “Li faceste diversi mesi dopo?”

Faye: “Non riesco a ricordare, signore, mi spiace”.

Putnam: “Non si dispiaccia, in realtà non sto facendo queste domande per avere una risposta, è per vedere qual è la sua memoria. Questo è avvenuto lungo un periodo di tempo esteso, corretto signora?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ricorda alcune cose nitidamente?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E alcune cose le ricorda meno nitidamente?”

Faye: “Come la maggior parte delle persone, signore”.

Putnam: “Non sto insinuando che lei non ricordi”.

Faye: “Le cose ordinarie della vita, il lavoro e il resto, non si ricordano i dettagli di questo… Quando succede qualcosa di traumatico, ti si imprime nella mente, signore”.

Putnam: “Ieri le sono state mostrate alcune esibizioni e le è stato chiesto se riusciva a ricordarne una in Romania. Ricorda?”.

Faye: “Ero in Romania e mia figlia salì sul palco per ‘Heal The World’, quella era molto facile da ricordare signore”.

Putnam: “Ieri le sono state mostrate diverse clip e le è stato chiesto se riusciva a ricordare. Perciò, farò la stessa cosa. Ricorda di un dvd fatto per un concerto a Wembley? Ricorda questo?”

Faye: “Sì, penso che Sony li abbia ripubblicati, ma io non li ho visti”.

 

Putnam si è avvicinato alla Faye sul banco dei testimoni.

Putnam: “Ricorda una serie di concerti a Londra?”

Faye: “Ricordo di essere stata a Wembley, non il numero degli spettacoli. Ricordo l’incontro clou con la Principessa Diana. Ero con Michael. Non fui formalmente presentata”.

Putnam: “D’accordo. Le mostrerò delle clip dal dvd e le chiederò se le ricorda. Non tutte, solo alcune”.

Putnam ha mostrato in aula la clip di ‘Beat it’.

Putnam: “Ricorda questo?”

Faye: “Questo concerto in particolare? Signore, devo dire che abbiamo fatto questo show molte volte. Perciò, per me dire se ricordo questo specifico concerto sarebbe… ricordo l’esibizione”.

Putnam: “Perciò, lei ricorda questa esibizione di quel periodo temporale?”

Faye: “Ricordo ‘Beat It’, sì”.

Putnam: “Ok, mi lasci mostrare quella successiva, che è ‘Smooth Criminal’”.

 

Putnam ha mostrato in aula la clip di ‘Smooth Criminal’.

Putnam: “Questa è la versione eseguita durante questo tour?”

Faye: Così sembra, signore”.

Putnam: “Perciò, lei era lì per l’intero Bad Tour?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ed il tour successivo in cui lei c’era era il Dangerous Tour?”

Faye: “Sì”

Putnam: “Ricorda se era il 1992?”

Faye: “1992… ok, prenderò per buona la sua parola perché non riesco a verificare le date esatte, signore”.

Putnam: “Ricorda se Kenny Ortega c’era in quel tour?”

Faye: “Non penso che ci fosse per tutta la durata del tour. Lui era un direttore creativo, perciò una volta che il tour venne predisposto, Kenny proseguì su altre cose”.

Putnam: “Questo significa che lui creò idee per il tour?”

Faye: “Insieme a Michael, sì”.

Putnam: “Perciò lo fecero insieme, il concept dello spettacolo”.

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ricorda che quel tour consisteva di tre parti, in Europa, Asia e poi Asia di nuovo?”

Faye: “Sì, penso sia così”.

Putnam: ”La clip in Romania che abbiamo visto ieri era parte di quel tour?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E questo è il tour in cui lei divenne sempre più preoccupata per l’uso dei farmaci da parte del signor Jackson, giusto?”

Faye: “Mi scusi, può riformulare la domanda?”

Putnam: “Ok. Questo è il tour che si concluse con il signor Jackson che andò in un centro di recupero, corretto?”

Faye: “Corretto”.

Putnam: “E questo è il tour in cui ieri lei ci ha detto che c’era il dottor Forcast, il dottore della Lloyd’s?”

Faye: “Da quanto capii io sì, il dottore dell’assicurazione”.

Putnam: “E questo è quando il dottor Forcast le mise le mani al collo, giusto?”

Faye: “Sì signore”.

Panish: “Da quanto lei capì, che coinvolgimento aveva Paul Gongaware, qual era il suo ruolo?”

Faye: “Lui lavorava per AEG”.

Putnam: “Ok, sto cercando di riportarla indietro a ciò di cui stiamo parlando, quando le è stato chiesto di guardare quella clip di Bucarest, ricorda?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E quando le è stato chiesto di guardare il filmato, lei ha menzionato che potevano esserci fino a 500.000 persone. Si ricorda di aver detto questo?”

Faye: “Penso che in Irlanda fosse quello il conteggio”.

Putnam: “Perciò, a Bucarest non erano 500.000?”

Faye: “Quello stadio era molto più piccolo. Poteva richiamarne così tanti, specialmente in un campo aperto. I media dissero… quando eravamo in Irlanda, le persone in realtà avevano rotto le barriere ed erano entrate. Lì ce n’erano circa 500.000, era una quantità enorme”.

Putnam: “Perciò, quando ieri ha parlato di 500.000 persone a Bucarest, non era corretto?”

Faye: “Non a Bucarest signore, quello stadio era molto più piccolo”.

Putnam: “Questo è quello che le stavo chiedendo. Perché quello stadio ufficialmente ha una capienza di 70.000 persone”.

Faye: “Bucarest è un paese piuttosto depresso, perciò le loro strutture erano molto più piccole. Ma c’erano anche aree con grandi campi aperti. Perciò, le persone ci si riversavano semplicemente dentro. E potrebbe essere un’esagerazione, perché, come sa, non sono brava con i numeri, ma ricordo che i media riportarono di 200.000, 300.000 persone. Ci fu un posto in Irlanda dove fu semplicemente enorme. Tirarono giù i cancelli”.

Putnam: “Perciò, la ragione per cui sono su alcune cose dette ieri è che sto provando ad ottenere un quadro molto accurato di quello che stiamo facendo qui, al meglio delle nostre possibilità”.

Faye: “Beh, io ho 60 anni signore, e lei sta parlando di un arco temporale di 30 anni. Sto facendo del mio meglio”.

Putnam: “E lo capisco questo, glielo prometto”.

Faye: “Quanti anni ha lei?”

Putnam: “Cosa?”

Risate in aula.

Faye: “Quanti anni ha?”

Putnam: “Io…”

Panish: “Non è costretto a rispondere”.

Faye: “E’ hearsay?”

Risate in aula.

Panish: “Obiezione!”.

Putnam: “No, è hearsay solo qualcun altro lo dice”.

Faye: “Beh, l’ho sentito dire da qualcuno”.

Ancora più risate in aula.

Putnam: “Torniamo indietro al Dangerous Tour, ieri ha detto che Paul Gongaware gestì il tour ed ebbe un ruolo nella cancellazione di quel tour?”

Faye: “Penso fossero una serie di domande, perciò io stavo rispondendo”.

Putnam: “Ok. Paul Gongaware effettivamente cancellò lo show?

Faye: “Può essere stato coinvolto nel capire cosa fare se succedeva qualcosa, per quel che riguardava la cancellazione degli show. Ma io non sono negli uffici e sono priva di quell’informazione, signore”.

Putnam: “Capisco. E questo è il motivo per cui voglio essere sicuro che tutti capiscano”.

Faye: “Sì, stavamo parlando della catena di comando, signore”.

Putnam: “E quindi, lei non sa cosa fece il signor Gongaware in quel tour, è corretto?”

Faye: “So alcune cose. Ma non i dettagli. Lui stava lavorando con i nostri passaporti, con il nostro visto. Stava lavorando alla logistica, riorganizzando i programmi”.

Putnam: “E infatti, quando le sono state fatte domande inizialmente su cosa faceva, lei ha detto che c’erano 3 gruppi: A, B e C. E lui ebbe a che fare con il gruppo B dello staff?”

Faye: “Durante il Dangerous Tour, lui viaggiò con il gruppo B”.

Putnam: “Lei sa se durante quel tour Paul Gongaware interagì con Michael Jackson?”

Faye: “Sì, lo fece. Perché ci furono molte volte in cui le nostre stanze d’albergo erano assieme e combinate. E agli stadi c’erano interazioni fra tutti”.

Putnam: “Perciò, lei ricorda specificamente di aver visto interagire Paul Gongaware e Michael Jackson?”

Faye: “Specificamente, non posso ricordare interazioni fra altre persone, lei sta parlando di 350 persone che viaggiavano insieme per un tour, signore. Ma ce ne furono”.

Putnam: “Ieri è stato menzionato il tour a Bangkok. E ha parlato dell’operazione allo scalpo di Michael Jackson, è corretto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E lui ebbe questa operazione appena prima di andare a Bangkok?”

Faye: “Proprio non so la data precisa dell’operazione, signore. Lavorai con lui ad una sessione di foto e lo strumento di gonfiaggio era sotto il suo scalpo. Proprio prima che lasciassimo Bangkok, lo strumento fu rimosso, un’operazione per riportare insieme la pelle sul suo scalpo era già stata completata”.

Putnam: “Ricorda di aver visto i segni di quell’operazione nella prima parte del tour?”

Faye: “Non ricordo quale parte fosse, le fasi nel mezzo è quando lui ebbe l’operazione”.

Putnam: “Ricorda che tra le tappe del tour ebbe l’intervento e lei ne vide i risultati, ma non ricorda tra quali parti del tour lui ebbe l’intervento, è corretto?”

Faye: “Corretto. O l’anno?”.

Putnam: “Quello era il ’92-’93. Questo era il 1993, stiamo parlando di Bangkok. E per essere davvero specifici, posso dirle che era il 23 agosto 1993.”.

Faye: “E lei ha fatto i suoi compiti, signore”.

Putnam: ”E lei ieri ha detto che come risultato di quell’operazione, lui soffriva di emicranie, è corretto?”

Faye: “Sì, emicranie, mal di testa. Soffriva molto”.

Putnam: “E lei sta provando a dire che questo era una conseguenza dell’intervento, è corretto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E questo fu anche il periodo in cui vennero fuori certe accuse di possibili molestie su minore, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E lei sa che quelle accuse accaddero il giorno stesso dello show a Bangkok?”

Faye: “So che avvennero molto vicino a quella data, sì”.

Putnam: “Perciò, il tour va avanti per diversi mesi e poi finalmente finisce a Città del Messico. Ho capito bene che ieri lei ha detto che questo è il periodo in cui lei cominciò a pensare che il signor Jackson avesse un problema con gli antidolorifici?”

Faye: “Sì, sapevo che c’era un problema per via dei cerotti, delle fiale e delle siringhe di cui mi aveva parlato il dottor Finkelstein”.

Putnam: “Torniamo a questo. Ieri ha detto che qualcuno le chiese di portare a Bangkok un pacco di fiale e siringhe. Chi glielo chiese?”

Faye: “Jim Morey e Debbie Rowe”.

Putnam: “E chi era Jim Morey?”

Faye: “Era, credo il suo manager, insieme a Sandy Gallin”.

Putnam: “Perciò, lei ha già parlato di un certo numero di manager, ha parlato di Freddy DeMann, Frank Dileo. Adesso di Jim Morey e Sandy Gallin”.

Faye: “Corretto”.

Putnam: “Perciò, a questo punto il signor Dileo ed il signor DeMann non erano più coinvolti?”

Faye: “No”.

Putnam: “Quindi lei ha detto che i manager e Debbie Rowe parlarono di farle portare delle medicine a Bangkok?”

Faye: “Cerotti. Io non li avevo mai visti, mi fu spiegato che erano come quelli alla nicotina che rilasciano una certa quantità di nicotina alla volta”.

Putnam: “E lei sa per cosa erano quei cerotti?”

Faye: “Mi venne spiegato che davano sollievo al suo dolore per l’intervento”.

Putnam: “E all’epoca Debbie Rowe per chi lavorava?”

Faye: “Era un’infermiera del dottor Klein”.

Putnam: “Il dottor Klein aveva in cura Michael Jackson”

Faye: “Per quel che era la mia conoscenza, sì”

Putnam: “Conosceva qualcuno dei suoi dottori?”

Faye: “Sì, conoscevo il dottor Klein prima di conoscere Michael, signore”.

Putnam: “Lo conosceva personalmente? Era una sua paziente”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Alla fine, lei si rifiutò di portare quei pacchi a Bangkok, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Parlò con Michael Jackson della sua preoccupazione per il fatto che lui prendesse antidolorifici? Ha mai detto al signor Jackson: ‘Sono preoccupata che tu abbia un problema con gli antidolorifici’?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Gli ha mai detto qualcosa in merito al suo uso di antidolorifici durante il Dangerous Tour?”

Faye: “L’unica volta che fu ovvio fu a Singapore, quando lui non fu in grado di lavorare. Seppe che io avevo visto quello che era successo quando provai a fermarlo. Quella fu l’unica comunicazione non verbale che avemmo, io sapevo cosa stava accadendo”.

Putnam: “Dopo l’incidente di Singapore, gli ha mai detto che era veramente preoccupata per lui?”

Faye: “Devo dire che davvero non ricordo perché tutto quello che stava succedendo era molto, molto doloroso per lui. Emotivamente, fisicamente. Ed io ero un posto di pace e sicurezza per lui. Non volevo sollevare l’argomento delle accuse. Volevo essere davvero un posto sicuro”.

Putnam: “Perciò non discusse le sue preoccupazioni con lui?”

Faye: “Provai davvero con forza a non farlo”.

Putnam: “Ricorda di averne mai discusso con lui?”

Faye: “Non riesco a ricordare, signore. Può essere venuto fuori, specialmente dopo quello che accadde in quel camerino, ma non era una cosa che volevo sollevare nel nostro spazio. Perciò, non posso ricordare. Ma so che mi ringraziò per ciò che io feci a Singapore. Se è questo che lei intende per qualunque tipo di conversazione”.

Putnam: “Per cosa la ringraziò?”

Faye: “Per aver fermato lo show”.

Putnam: “E ha mai contattato il signor Morey per dirgli: ‘Hey, penso che Michael Jackson abbia un problema con gli antidolorifici’?”

Faye: “No signore, avevo paura di lui”.

Putnam: “E perché?”

Faye: “Per quello che mi avevano chiesto di fare”.

Putnam: “Vuole dire perché le avevano chiesto di portare quei pacchi a Bangkok?”

Faye: “Sì. Mi aveva preoccupato. Specialmente dopo quello che disse il dottore su cosa c’era davvero in quel pacco. Ero molto diffidente nei loro confronti”.

Putnam: “Ha mai discusso della sua preoccupazione con il signor Jackson riguardo al fatto che le avevano chiesto di portare quei pacchi a Bangkok?”

Faye: “Non ricordo, può essere, dopo il fatto. Avemmo minime conversazioni su quello che era successo”.

Putnam: “Contattò il dottor Klein o Debbie Rowe in merito alla sua preoccupazione per l’uso di antidolorifici da parte del signor Jackson durante il Dangerous Tour?”

Faye: “No”.

Putnam: “Ha mai visto il signor Jackson prendere farmaci?”

Faye: “No, signore”.

Putnam: “Lo ha mai visto avere delle iniezioni?”

Faye: “No, signore”.

Putnam: “Gli ha mai dato un qualunque farmaco?”

Faye: “No, signore”.

Putnam: “Ha mai recapitato un qualunque farmaco al signor Jackson?”

Faye: “No, signore”.

Putnam: “Sono mai stati prescritti farmaci per il signor Jackson a suo nome?”

Faye: “Non ho nessuna conoscenza di una circostanza simile, signore”.

Putnam: “Lei ha menzionato anche un altro dottore, ieri, il dottor Metzger. Ha indicato che era un dottore del signor Jackson di lunga data?”

Faye: “Penso lui fosse un medico di famiglia, che si prendeva cura anche dei Jackson. Lui c’era da quando io riesco a ricordare”.

Putnam: “Quando le fu chiesto di portare i pacchi a Bamgkok, conosceva già il dottor Metzger?”

Faye: “Sì, signore”.

Putnam: “Discusse con il dottor Metzger riguardo a quei farmaci a Bangkok?”

Faye: “No, signore”.

Putnam: “E non ci fu mai in nessun tour un momento in cui lei portò al signor Jackson un qualunque farmaco, è corretto?”

Faye: “Lei considera il ‘Latisse’ un farmaco, signore?”.

Putnam: “Lo ottenne con una prescrizione?”

Faye: “Sì. Allora dico che il Latisse è qualcosa che io portai a Michael”.

Putnam: “Cos’è il Latisse?”

Faye: “Serve a far crescere le ciglia”.

Putnam: “E in che modo avvenne?”

Faye: “Il dottor Metzger, signore”.

Putnam: “Il dottor Metzger lo prescrisse?”

Faye: “Lo volli perché non volevo che lui portasse le ciglia finte, signore”.

Putnam: “Fu prescritto a suo nome?”

Faye: “Credo di sì perché il tour era così frenetico che volevo essere sicura di andare a prenderlo vicino casa mia”.

Putnam: “Quindi, il dottor Metzger prescrisse il Latisse per Michael Jackson a suo nome?”

Faye: “E qualcos’altro, signore”.

Putnam: “E cos’altro, signora?”

Faye: “La propecia”.

Putnam: “Anche questo fu prescritto a suo nome”?

Faye: “Sì, e andai a prenderlo alla stessa farmacia”.

Putnam: “E tutto questo era per Michael Jackson?”

Faye: “Sì, non era per me”.

Putnam: “Questo era qualcosa che il signor Jackson aveva chiesto al dottor Metzger e poi lei andò a prenderli?”

Faye: “Parlai con Michael, con il dottor Klein ed il dottor Metzger per assicurarmi che queste cose Michael potesse prenderle per il suo look”.

Putnam: “Queste furono conversazioni che lei ebbe direttamente con il dottor Klein ed il dottor Metzger?”

Faye: “Sì, discutemmo anche del Botox signore. Perché tutto ciò che stavo richiedendo era a scopo cosmetico per il This Is It.”.

Putnam: “Mi faccia riassumere, era il Latisse, la propecia ed il Botox, giusto”?

Faye: “No, non presi il Botox, stavo semplicemente domandando se poteva essere un’opzione. Volevo sapere se era sicuro consigliarlo a Michael perché il Botox blocca la sudorazione”.

Putnam: “È questo ciò di cui lei domandò?”

Faye: “Sì, per il suo scalpo, perché lui portava capelli posticci, quindi la sudorazione era un vero problema”.

Putnam: “Torniamo al Dangerous Tour. Ha mai parlato con nessun dottore per ottenere una qualunque prescrizione per il signor Jackson durante quel tour?”

Faye: “Non che io sappia, signore”.

Putnam: “Parlò con qualcuno della famiglia del signor Jackson riguardo al fatto che lui stesse abusando di antidolorifici all’epoca?”

Faye: “Quando signore?”.

Putnam: “Durante il Dangerous Tour, signore?”

Faye: “Ebbi delle conversazioni con membri della famiglia in merito alla situazione di Michael, non penso che fosse durante il Dangerous Tour, penso fosse dopo”.

Putnam: “Con chi ebbe queste conversazioni?”

Faye: “La maggior parte delle mie conversazioni furono con Rebbie Jackson, signore”.

Putnam: “Ebbe conversazioni con altri membri della famiglia Jackson in merito alle sue preoccupazioni?”

Faye: “Penso con La Toya Jackson signore”.

Putnam: “Qualche altro membro della famiglia?”

Faye: “In tutti i 30 anni? Ho avuto molte conversazioni con i membri della sua famiglia riguardo a queste preoccupazioni. Incontrai sua madre e la sua famiglia dopo che lui morì”.

Putnam: “No, mi risponda solo fino a prima che Michael morisse. Ebbe qualche conversazione con qualche membro della famiglia Jackson sulle sue preoccupazioni relative ai farmaci?”

Faye: “Quella che resta nella mia memoria è quella che con Rebbie, signore”.

Putnam: “Quella con La Toya Jackson avvenne dopo?”

Faye: “Sì signore”.

Putnam: “La conversazione con Rebbie Jackson avvenne dopo il Dangerous Tour?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Quando avvenne?”

Faye: “Non riesco a ricordare quando, signore. Avvenne. A casa mia, nel salotto. Venne a trovarmi a casa mia”.

Putnam: “Torniamo al Dangerous Tour. Lei ha testimoniato che non ricorda di aver avuto alcuna conversazione con il signor Jackson sulle sue preoccupazioni relative al suo uso di antidolorifici”.

Faye: “Ho detto che non ricordo alcun dettaglio riguardo ad una conversazione. Come dicevo, evitai l’argomento molestie/farmaci come la peste”.

Putnam: “Le sto chiedendo solo dei farmaci, signora”.

Faye: “Li evitai entrambi perché erano interconnessi, signore”.

Putnam: “E lei ha detto che non ricorda di aver avuto alcuna conversazione con il signor Jackson riguardo al fatto che le era stato chiesto di portare un pacco a Bangkok, giusto?”

Faye: “Non con il signor Jackson, no. Ma come ho detto, quando parecchio dopo ne parlammo e fu sollevato l’argomento, è possibile che ne discutemmo, ma non sono sicura se lo feci”.

Putnam: “Vuol dire una volta finito il Dangerous Tour?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E lei parlò di quello che era successo con il dottor Forcast. Dove la aggredì? Ne parlò con il signor Jackson”?

Faye: “Lui era presente, signore”.

Putnam: “Ha mai sollevato l’argomento con lui dopo e detto qualcosa?”

Faye: “Non fino ad un periodo successivo, signore, perché in quel momento non volevo sollevare nulla di gravoso per lui”.

Putnam: “Quindi dopo il tour. Lo sollevò mai con qualcuno dei suoi manager?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Lo sollevò mai con qualcuno coinvolto nel tour?”

Faye: “Probabilmente con Michael Bush, perché lui era sul palco nella piccola stanzetta per i cambi d’abito veloci, perciò lui era parte della situazione”.

Putnam: “Ha detto che crede che il dottor Forcast fosse il dottore della compagnia di assicurazione Lloyd’s di Londra, giusto?”

Faye: “E’ ciò che ricordo, signore, che lui venisse dalla Lloyd’s di Londra in riguardo all’assicurazione”.

Putnam: “Ricorda perché pensò questo?”

Faye: “Qualcuno me lo disse, immagino. O era su un foglio per le chiamate, proprio non so”.

Putnam: “Ebbe mai l’impressione che il dottor Forcast fosse il medico personale del signor Jackson in quel tour?”

Faye: “Non ebbi mai questa impressione”.

Putnam: “Qualcuno le disse mai che il dottor Finkelstein era anche il medico per gli altri coinvolti nel tour?”

Faye: “Offrì anche quel servizio, signore”.

Putnam: “Il dottor Finkelstein prestò servizio al signor Jackson in assenza del dottor Forcast? Quante volte”?

Faye: “Quante volte? No, non lo so signore”.

L’avvocato dei Jackson, Panish, ha fatto obiezione per foundation, dicendo che stava testimoniando l’avvocato, non la teste. Il giudice ha accolto l’obiezione.

Putnam: “Perciò, questo tour finì con Michael Jackson che andò in un centro di recupero?”

Faye: “Corretto signore”.

Putnam: “E lei giunse a capire che era andato in terapia di recupero per la sua addiction agli antidolorifici?”

Faye: “Sì signore”.

Putnam: “Andò in Inghilterra?”

Faye: “Sì signore”.

Putnam: “E ieri lei ha detto che all’epoca, non seppe dove lui era andato finché qualcuno la contattò e le disse dov’era, corretto”?

Faye: “Nessuno mai mi disse lui dov’era. Mi dissero solo che volevano che io andassi da lui”.

Putnam: “Allora, voglio andare nei dettagli di questo”.

Faye: “Ok”.

Putnam: “Quindi, quando il tour si concluse, lei era a Città del Messico, corretto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Parlò con il signor Jackson in Messico riguardo alla sua partenza per l’Inghilterra?”

Faye: “No signore, lui non lo sapeva”.

Putnam: “Cosa vuole dire con ‘lui non lo sapeva’”?

Faye: “Non penso sapesse che qualcuno sarebbe intervenuto per portarlo via e provare ad aiutarlo”.

Putnam: “Perciò, lui venne a saperlo dopo esserci andato. Non è qualcosa di cui qualcuno discusse con lei prima che lui partisse?”

Faye: “Sto provando a riportarmi indietro a quel tempo… Non so se sapevo che Elizabeth Taylor stava venendo o fu chiamata o non lo sapevo, signore”.

Putnam: “E lei arrivò a scoprire lui dove fosse dalla televisione, giusto?”

Faye: “No, la tv e i media lo stavano cercando, non penso sapessero lui dov’era. Non fu detto nemmeno a me dov’era, signore, quando mi chiesero di andare”.

Putnam: “Chi le chiese di andare?”

Faye: “Sto cercando di pensare se fosse Norma o Evvy il responsabile all’epoca. Loro erano due assistenti che si accavallavano”.

Putnam: “Assistenti di chi”?

Faye: “Assistenti personali di Michael Jackson. Stavano nella casa di Los Angeles e svolgevano mansioni di segretariato”.

Putnam: “Perciò, uno di questi assistenti la contattò e le chiese di raggiungere il signor Jackson, ovunque lui fosse?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Lei era tornata a Los Angeles. Provò mai a contattare il signor Jackson per vedere se stava bene?”

Faye: “Ero preoccupata signore, avrei chiesto al suo personale se stava bene. Ma non erano affari miei, signore. Non dovevo sapere dov’era. I media non dovevano saperlo. Non era qualcosa per cui avrei fatto pressione su qualcuno perché me lo dicesse”.

Putnam: “Lei capì che Elizabeth Taylor era coinvolta. Ne discusse con lei?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Quando lei andò dal signor Jackson, oltre che con lui parlò con qualcun altro”?

Faye: “Sì signore, parlai con la persona responsabile della sua terapia, non ricordo il suo nome, forse può dirmelo lei. Lui aveva lavorato anche con Elton John. Mi chiese delle mie preoccupazioni ed io gli dissi che avevo paura che Michael potesse morire. E lui mi disse…”.

L’avvocato di AEG, Jessica Stebbins Bina, a questo punto ha fatto obiezione.

Faye: “Oh mamma… sta facendo obiezione?!?”

Sidebar.

Panish: “Adesso stanno facendo obiezione alle loro stesse domande?”

Risate in aula.

Putnam: “Uhm… quello che stavo chiedendo era… lei stava raccontando le sue preoccupazioni al terapista e disse che era preoccupata che il signor Jackson potesse morire”.

Faye: “Lui mi chiese quali erano le mie preoccupazioni per Michael. Cominciai con lo scenario peggiore, che questo potesse ucciderlo”.

Putnam: “Quindi, l’unica volta che lei vide il signor Jackson in qualche modo sotto effetto di farmaci, fu quella volta a Singapore durante il Dangerous Tour, giusto?”

Faye: “Era sempre una preoccupazione, qualcosa che avevo sempre sott’occhio. Quando la data fu cancellata, ero preoccupata. C’erano volte in cui lui stava bene e altre volte che ero preoccupata”.

Putnam: “Può ricordare qualunque altra volta durante il Dangerous Tour in cui vide il signor Jackson sotto effetto di farmaci?”

Faye: “Facemmo così tante date e viaggiammo così tanto, signore. Lei sta parlando di anni e anni fa. Non posso ricordare cose specifiche oltre alla situazione davvero drammatica che avvenne”.

Putnam: “Quindi, oltre a quella situazione davvero drammatica a Singapore, ricorda una qualsiasi altra volta durante il Dangerous Tour in cui lei vide… ”?

Faye: “Era sempre una preoccupazione, signore”.

Putnam: “Lo capisco questo. Le sto chiedendo se ricorda una qualunque altra volta durante il Dangerous Tour in cui lei pensò che lui fosse sotto effetto di farmaci?”

Faye: “Sono davvero un po’ confusa da questo. Glielo sto dicendo. Che per tutta questa parte del tour io ero veramente preoccupata. I dottori mi dicevano che stavano lavorando per trovare un equilibrio che gli facesse passare il dolore, ma lo mantenesse in grado di esibirsi. Fui sempre consapevole di quello che stava succedendo in quella parte del tour. Oltre che quelle circostanze traumatiche, non riesco a ricordare nessun’altra specifica volta”.

Putnam: “Quella fu l’unica volta in cui lei vide il signor Jackson in un centro di recupero?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Non è sicura di quanti giorni si trattenne lì, giusto?”

Faye: “Davvero non ricordo, credo di aver dormito lì per qualche giorno”.

Putnam: “Capì se il signor Jackson riteneva di dover stare lì”?

Faye: “Sì, avemmo una conversazione”.

Putnam: “E lui pensava di dover stare lì?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Perché?”

Faye: “Non pensava di avere un problema, signore”.

Putnam: “Lei gli disse che pensava che lui avesse davvero un problema?”

Faye: “Incoraggiai la situazione. Dissi: ‘È un bel posto, tutti sono molto carini. Penso sia positivo per te’”.

Putnam: “Gli ricordò quello che era successo a Singapore”?

Faye: “Non ricordo”.

Putnam: “Scoprì perché Michael Jackson aveva voluto che lei andasse lì a fargli visita?”

Faye: “Penso avesse voluto che io andassi per mantenersi un po’ apposto a livello cosmetico, e penso per un supporto morale. Gli lavai i capelli, fece cose di questo tipo”.

Putnam: “Fare i capelli al signor Jackson era un processo che richiedeva più di un semplice shampoo?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ieri ha detto che durante il processo penale qualche anno dopo, cominciava alle 03:00 del mattino a prepararlo, giusto?”

Faye: “Sì, arrivavo lì a quell’ora perché era un processo con lui che arrivava nella stanza in cui lavoravamo e completavamo quel processo”.

Putnam: “Ora, dopo che il signor Jackson lasciò il centro di recupero, ricorda che lui fece un annuncio pubblico riguardo al fatto di esserci andato”?

Faye: “Fece un annuncio pubblico nel merito di questa situazione. Sì signore, spiegò personalmente a parole sue cosa non andava”.

L’avvocato Putnam ha fatto ascoltare alla corte la registrazione audio del primo annuncio di Michael nel novembre del 1993 (NON quello video del dicembre 1993 dalla residenza di Neverland).

Putnam: “Se lo ricorda questo?”

Faye: “Ricordo il video di questo. Aveva le ciglia finte che io non… che io detestavo”.

Putnam: “Può ripetere?”

Faye: “Portava le ciglia finte. Volle che gliele mettessi, io non volevo, ma lo feci”.

Putnam: “Sta dicendo che gli mise le ciglia finte per fare il video?”

Faye: “Sì, andai a Neverland per farlo”.

Putnam: “E assistette alla registrazione dell’annuncio”?

Faye: “Mi ha chiesto questo nella mia deposizione. Io di solito ero nella stanza, ma non ricordo se lo guardai mentre registrava oppure se lo truccai, e poi lui andò in un’altra stanza per fare l’annuncio”.

Putnam: “Ora, se l’annuncio avvenne il giorno dopo che finì il tour…”

Faye: “Aspetti, avvenne il giorno dopo che finì il tour?”

Putnam: “Mi lasci fare questa domanda. Sa quando avvenne?”

Faye: “Devo dire che… (lunga pausa) Devo dire che non posso dire con accuratezza quando avvenne, signore”.

Putnam: “E sa se questo avvenne prima che andasse a fare visita al signor Jackson nel centro di recupero?”

Faye: “Non ricordo, signore”.

Putnam: “Si ricorda di avermi raccontato della mattina che il signor Jackson partì? Lei non sapeva dove fosse. Alla fine lei arrivò a capire che lui era nel Regno Unito”?

Faye: “Sì”.

Putnam: “Questo non prova che lei sapeva dov’era perché prima lo aiutò con questa registrazione?”

Faye: “Beh, se lui fece questo annuncio prima… oh accidenti, è stato così tanto tempo fa, quanto tempo? Città del Messico… (lunga pausa). Davvero non ricordo. So che ero lì a truccarlo per fare l’annuncio. Perciò, se lui venne a casa e lo fece prima di partire? Mi ha fregato, signore”.

Putnam: “Perché?”

Faye: “Perché lei è un avvocato e sta provando… sa… sta facendo il suo lavoro”.

Putnam: “Beh, mi lasci farle domande su questo”.

Faye: “Beh, no, voglio dire, la mia memoria… sto provando a ricordare le cose logisticamente, e molte cose sono difficili per me”.

Putnam: “Lei ha una lunga storia di tweet online”.

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ha un blog”

Faye: “Sì, suppongo possa dire questo, anche se non ci vado da parecchio tempo”.

Putnam: “E ha un sito”?

Faye: “Sì”.

Putnam: “Sarebbe giusto dire che lei ha scritto centinaia, se non migliaia di tweet su Michael Jackson?”

Faye: “Probabilmente”.

Putnam: “E in questo blog ha scritto a lungo sul suo rapporto con lui”?

Faye: “Non a lungo, per un po’. Era troppo doloroso, perciò ho smesso di scrivere”.

Putnam: “Le foto che abbiamo visto ieri erano prese da quel blog?”

Faye: “Non ci vado da molto tempo. Le foto? Sul mio blog? Non so dove siano, le ho messe su diversi siti”.

Putnam: “Lei ha diversi siti?”

Faye: “Sì, ho molti account, uso internet signore”.

Putnam: “?”

Faye: “”.

Putnam: “E ci sono un gran numero di siti su Michael Jackson lì fuori”?

Faye: “Sì”.

Putnam: “E’ vero che lei ha postato e comunicato in questi siti?”

Faye: “Beh, durante il periodo in cui ho lavorato per MJJSource. Ma non ho… non vado a postare cose sui siti”.

Putnam: “Cosìè MJJSource?”

Faye: “MJJSource era un sito che Michael e Randy Jackson crearono insieme per avere un canale attraverso il quale diffondere la verità sul processo penale incombente che riguardava le accuse di molestie”.

Putnam: “Di fatto, in tutti questi tweet e blog lei ha detto diverse cose sfavorevoli nei confronti di AEG, non è vero?”

Faye: “Ho dichiarato la verità in base alla mia esperienza, signore”.

Putnam: “La mia domanda non è sulla verità. Ha postato o no diverse cose sfavorevoli nei confronti di AEG”?

Faye: “Devo darle la stessa risposta su questo, signore”.

Putnam: “Non le sto chiedendo di darmi la stessa risposta. Le chiedo se capisce la parola sfavorevole?”

Faye: “Suppongo che lei… potrebbe definire la parola sfavorevole, perfavore?”.

Putnam: “Mettere cose su internet riguardo ad AEG in cui lei li dipinge in una luce che uno considererebbe non favorevole. Una cattiva luce”.

Faye: “Li ho dipinti in una luce veritiera sulla base della mia esperienza, signore”.

Putnam: “Lei considera questo una luce positiva. Loda AEG su questi siti?”

Faye: “No, non li lodo, non canto messe per loro”.

Putnam: “Lei prima ha detto che io sarei felice se lei non riuscisse a ricordare i fatti. Sto cercando di indovinare perché ha detto questo. È a causa delle varie cose che ha detto sui siti”?

Faye: “No, perché lei è un avvocato, signore”.

Putnam: “Torniamo alla terapia di recupero per un minuto. Lei ha visto ed ascoltato questo annuncio. E sta dicendo che non è sicura del fatto che fosse lì, corretto?”

Faye: “Scusi, può ripetere, perfavore?”

Putnam: “Non sapeva dove fosse il signor Jackson quando lui stava andando in terapia di recupero?

Faye: “Corretto”.

Putnam: “Ma è sicura che lei era lì per l’annuncio?”

Faye: “Gli feci trucco e capelli, signore. Per il video”.

Putnam: “Ed è sicura che questo video, quello che è sicura della sua presenza lì, è il video che accompagnò questo annuncio”?

Faye: “Io conosco solo quello video. Non ho familiarità con quello scritto che lei ha mostrato”.

Putnam: “Dopo aver visto il signor Jackson nel centro di recupero, lei tornò negli Stati Uniti?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Lo disse alla sua famiglia?”

Faye: “Non ero in contatto con la sua famiglia”.

Putnam: “Fece sapere ai manager di Michael Jackson che lui non pensava dovesse stare lì?”

Faye: “Non ero in contatto con i suoi manager”.

Putnam: “Che dice dei suoi dottori? Lo fece sapere a loro?”

Faye: “Non ero in contatto con i suoi dottori”.

Putnam: “Quindi, questo avvenne nel 1993. Continuò a lavorare per il signor Jackson dopo che lui tornò dal centro di recupero?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Il tour successivo fu l’HIStory Tour nel 1996. Tra questo ed il Dangerous Tour, lavorò per il signor Jackson in quei tre anni?”

Faye: “Sono sicura di sì, continuai a lavorare con Michael come cliente”.

Putnam: “Durante quel periodo, gli parlò mai della sua terapia di recupero?”

Faye: “Non ricordo, signore”.

Putnam: “Ricorda di essere mai stata preoccupata per l’uso di farmaci da parte del signor Jackson durante questo periodo di tempo”?

Faye: “Sto provando a ricordare che cosa stava avvenendo, non sono sicura se stavamo girando cortometraggi… mi può dire cosa stava facendo Michael professionalmente all’epoca? Perché è così che mi collego a quello che stava succedendo, visto che lavoravo per lui”.

Putnam: “Come lavorava per lui?”

Faye: “Come make-up artist e hair stylist, signore”.

Putnam: “Sto per darle una grossa delusione adesso, su quello che lei intende sia il ruolo degli avvocati. Non ho idea di cosa stesse facendo il signor Jackson. Lei non ricorda proprio?”

Faye: “Che album era uscito?”

Putnam: “In questo momento, l’HIStory”.

Faye: “Stava uscendo l’HIStory, ok. C’era il teaser a Budapest. Questo è quando sposò Lisa Marie, credo, durante quel periodo di tempo”.

Putnam: “Dica il suo nome per intero per i documenti”.

Faye: “Lisa Marie Presley, signore. Credo che all’epoca lui stesse a New York. Io andai a Budapest. Non ricordo di aver avuto alcuna preoccupazione in quel periodo”.

Putnam: “Presenziò al matrimonio con Lisa Marie Presley?”

Faye: “Con Lisa Marie… Presley? No signore”.

Putnam: “Gli fece i capelli per il suo matrimonio?”

Faye: “No, si sposò nella Repubblica Dominicana, quindi no”.

Putnam: “Perciò, l’HIStory Tour fu negli anni ‘96/’97. Partì per questo tour, giusto?”

Faye: “Una parte di esso”.

Putnam: “Ma questo è il tour nel quale venne informata che i suoi servizi non erano più necessari”?

Faye: “Sì, dopo la prima parte”.

Putnam: “Chi le aveva chiesto di partire per il tour?”

Faye: “Michael”.

Putnam: “Ha detto che il signor Ortega era presente a questo tour, Sa cosa faceva?”

Faye: “Il direttore creativo come al solito”.

Putnam: “C’era anche Travis Payne in questo tour?”

Faye: “Sì, come ballerino e coreografo”.

Putnam: “E questo è il tour in cui Paul Gongaware aveva un ruolo superiore rispetto a quello nel Dangerous Tour”?

Faye: “Così sembrava”.

Putnam: “Sa se c’era una società chiamata AEG in quel momento?”

Faye: “Non la conoscevo”.

Putnam: “Non aveva sentito parlare di loro allora, giusto?”

Faye: “No, da quel che ricordo non ne avevo mai sentito parlare”.

Putnam: “Per chi stava lavorando Paul Gongaware in questo tour?”

Faye: “Suppongo Tarak e qualsiasi organizzazione fosse stata predisposta all’epoca”.

Putnam: “Chi era Tarak? Il manager di Michael Jackson”?

Faye: “Non metterei un’etichetta su cosa fosse, signore. Sono persone di cui non ho mai saputo esattamente il ruolo. Facevo solo il mio lavoro e per me c’era chi stava sopra e chi stava sotto una certa linea. C’era una catena di comando. Tarak stava sopra”.

Putnam: “Viaggiò insieme a lui per l’HIStory Tour?”

Faye: “No, lui viaggiò con un altro gruppo, lui viaggiava con quello A, io con quello B. Direi che avesse una funzione simile a quella di Paul Gongaware. Negoziai il mio contratto con lui, era qualcuno che dettava le regole”.

Putnam: “Quando parla di funzione simile a quella di Paul Gongaware, si sta riferendo al suo ruolo per il This Is It?”

Faye: “Tutto ciò che so è che dovetti negoziare con Tarack per prendere parte a questo tour e a riguardo ebbi conversazioni anche con Paul Gongaware”.

Putnam: “Non continuò a lavorare per questo tour. Fu dopo la sua discussione con questo Tarak?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “E su cosa era stata”?

Faye: “Tarak stava provando a sbarazzarsi di me ed io sentivo che lui mi stava complicando le cose. Mi disse che mi avrebbe lasciato fare trucco e capelli a Michael, ma che non mi era permesso di parlare con lui mentre lo facevo. E la mia paga fu ridotta. E per il ruolo che avevo, era molto bassa, ho una figlia ed una casa da mantenere, e in nessun modo potevo gestire la cosa finanziariamente a quel punto”.

Putnam: “Capì per quale motivo Tarak durante l’HIStory Tour voleva che lei facesse i capelli a Michael ma non parlasse con lui?”

Faye: “Non mi venne mai spiegato il perché, ma la mia sensazione era che si trattasse di controllo”.

Putnam: “Quando dice ‘controllo’, cosa intende signora?”

Faye: “La maggior parte dei manager che sono arrivati a Michael volevano sempre sostituirmi. Perché io mi trovavo in una posizione nella quale stavo di fronte a Michael e lo toccavo. Ed era sempre molto evidente – e anche Michael me lo disse – che tutti i manager volevano sostituirmi con qualcuno che loro volevano lì davanti a Michael. E’ piuttosto comune a Hollywood. C’è una lotta di potere. Quelli al comando vogliono avere il controllo totale sulle persone sotto quella linea di cui parlavo prima. Perciò, per me era piuttosto consueto avere qualcuno sopra la linea che non mi voleva nel giro di Michael per lunghi periodi di tempo”.

Putnam: “Perciò, Tarak le disse che i suoi servizi non erano più necessari. Ne parlò con Michael?”

Faye: “No, finché Tarak non andò via. Michael mi rivolle nel suo staff dopo l’HIStory Tour”.

Putnam: “Il signor Jackson non le chiese perché lei non c’era più?”

Faye: “No”

Putnam: Da quanto lei capì, il signor Jackson sapeva che lei non avrebbe continuato  a lavorare per quel tour?”.

Faye: “Lo disse a Michael Bush. Chiese a Michael Bush perché io non ero lì”.

Putnam: “Quindi, da quello che lei capì, il signor Jackson non sapeva perché lei non era lì?”

Faye: “Dal fatto che Michael Bush mi disse che Michael Jackson stava chiedendo a lui perché io non c’ero, posso indicare che lui non lo sapeva. Ma davvero non so chi sapesse o non sapesse cosa, signore, perché io non ero lì”.

Putnam: “E’ mai arrivata a ritenere che Debbie Rowe fosse coinvolta nel fatto che lei non c’era più?”

Faye: “Un po’, signore”.

Putnam: “All’epoca chi era la signorina Rowe?”

Faye: “Era la moglie di Michael Jackson”.

Putnam: “Poco fa, ha detto che Lisa Marie Presley fosse sua moglie. Sono un po’ confuso”.

Faye: “Mi scusi?”

Putnam: “Quindi, in questo momento chi… Lisa Marie Presley non era sua moglie in questo periodo?”

Faye: “No, non nel periodo dell’HIStory tour”.

Putnam: “Perciò, lei arrivò a ritenere che la signorina Rowe avesse giocato un ruolo nel fatto che le era stato chiesto di andarsene?”

Faye: “In realtà, dopo che accadde, fu lei a dirmelo. Dopo che io ero tornata a casa. Si scusò con me per aver avuto un ruolo nella situazione”.

Putnam: “Capì qual era stato il suo ruolo?”

Faye: “Questo è così complicato… Io avevo bisogno di un’altra persona che lavorasse con me. Debbie Rowe mi presentò un parrucchiere, di nome Tommy Simms, un suo buon amico. Mi piacque molto Tommy e lo presi per lavorare con me in tour. C’erano un sacco di cose coinvolte in questo, che io non sapevo, o veramente non capii. Debbie Rowe era incinta, ed era evidentemente innamorata di Michael Jackson. Me lo aveva detto da anni che desiderava stare con lui. Lei mi disse che era gelosa del fatto che io fossi lì come truccatrice di Michael. Pensava che a Michael piacessi più io di lei. E si sentiva più a suo agio con il suo amico, Tommy Simms, al mio posto”.

Putnam: “Fu mai preoccupata che il signor Jackson stesse usando farmaci durante l’HIStory Tour”?

Faye: “Ad essere sincera, io ero sempre preoccupata. Ma sembrava stare bene in quella prima parte del tour”.

Putnam: “Ieri ha detto di aver visto dei dottori in questo tour, ha parlato del dottor Ratner?”

Faye: “Penso di averlo visto nel corridoio solo una volta, proprio all’inizio della prima parte del tour”.

Putnam: “Vide anche il dottor Klein in questo tour?”

Faye: “Non ricordo se l’ho mai visto, signore”.

Putnam: “E il dottor Metzger?”

Faye: “Non ricordo di averlo visto”.

Putnam: “Perciò, arrivò un momento nel quale riprese a lavorare per il signor Jackson. Ricorda come avvenne”?

Faye: “Semplicemente con Evvy che mi chiamò e mi disse che Michael voleva parlarmi. Mi disse che voleva che io tornassi e cosa ne pensavo a riguardo e gli risposi: ‘Grandioso’”.

Putnam: “Spiegò mai al signor Jackson quello che era successo con Tarak?”

Faye: “Un po’, perché lui era nella stanza quando chiese a Debbie di scusarsi con me. Perciò, ci fu una conversazione e scuse in merito a quella situazione”.

Putnam: “Ieri ha parlato di un incidente a Monaco dove crollò un ponte. Ricorda l’anno?”

Faye: “Non ricordo signore”.

Putnam: “Era il 1999”.

Faye: “Seoul e Monaco”.

Putnam: “Il signor Ortega stava lavorando con il signor Jackson per quei due concerti, giusto”?

Faye: “Sì”.

Putnam: “Anche Travis Payne?”

Faye: “Penso di sì”.

Putnam: “Paul Gongaware non ebbe alcun ruolo, corretto?”

Faye: “Non che io ricordi”.

Putnam: “Ieri ha descritto che il ponte crollò ed il signor Jackson precipitò, ha detto che fu devastata dal testimoniare quella scena”.

Faye: “Sì, fu spaventoso da vedere, signore”.

Putnam: “Ricorda di aver detto che pensava potesse essere morto?”

Faye: “Quando il ponte crollò davanti al palco ed io non riuscivo a vedere… era caduto nella buca  dell’orchestra, non sapevo cosa fosse accaduto e pensai fosse possibile”.

Putnam: “Le mostrerò l’intera clip, se posso”.

Faye: “Ok, La guarderemo di nuovo”.

Putnam: “Il signor Jackson le sembrava magro lì?”

Faye: “Non ci stavo prestando attenzione, lui era sempre snello. Beh, non sempre, ci sono state volte in cui era più robusto, come alla fine del tour in Messico… quando lo portammo via, era un po’ più robusto”.

Putnam: “Mi faccia capire, sta dicendo che il signor Jackson era un po’ più robusto quando andò nel centro di recupero?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ricorda qualche altra volta in cui era più robusto?”

Faye: “A New York, all’uscita dell’album Invincible, era più robusto”.

Putnam: “Nel periodo di Seoul e Monaco, lei era preoccupata per l’uso di farmaci da parte del signor Jackson?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Perciò, questo è il 1999. E lei continuò a lavorare per lui per il concerto del 30° anniversario al MSG?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Questo è il concerto di cui ha parlato ieri in cui c’era un dottore che gli diede dei farmaci?”

Faye: “Io andai solo alla porta per prepararlo e c’era un dottore dentro quando bussai”.

Putnam: “Era un dottore diverso?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Non lo aveva mai visto prima?”

Faye: “Non lo riconobbi signore”.

Putnam: “Lo rivide dopo?”

Faye: “Penso di non averlo mai rivisto dopo quell’episodio”.

Putnam: “Seppe il suo nome?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Seppe cosa gli aveva dato?”

Faye: “Mi disse che aveva dato a Michael una medicina per aiutarlo a dormire”.

Putnam: “Le disse quale fosse questo farmaco per il sonno?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Ma lui disse che avrebbe fatto dormire Michael per 5/6 ore?”

Faye: “Disse che Michael avrebbe dormito e si sarebbe risvegliato dopo 5/6 ore”.

Putnam: “Lei vide Michael per convenire che lui fosse lì in quel momento?”

Faye: “Michael era lì, penso che fu Frank Cascio a salire nella sua camera da letto, a tirarlo su e portarlo da me, perché io non andai nella sua stanza da letto”.

Putnam: “Perché dice questo?”

Faye: “Sono una signora, non vado nelle camere da letto degli uomini senza preavviso”.

Putnam: “Perciò, fu il signor Cascio ad andare a prenderlo. Chi è il signor Cascio?”

Faye: “Stava lavorando come assistente di Michael Jackson ed era un amico”.

Putnam: “Sa chi era il manager di Michael Jackson in quel momento?”

Faye: “Penso che in quel momento non ne avesse uno, non so se c’era Dieter Weisner all’epoca? Ma penso di no, non ricordo”.

Putnam: “Dieter Weisner è un’altra persona che ad un certo punto lavorò come uno dei manager di Michael Jackson?”

Faye: “Voglio dire… manager? Stiamo usando questo termine piuttosto genericamente, ma anche quando lavoravano per Michael, era piuttosto vago cosa fosse un manager e chi stesse gestendo e quale fosse il loro ruolo. C’erano persone coinvolte negli affari di Michael – che gestivano la sua carriera, gestivano i suoi soldi – davvero non mi è chiaro cosa intenda lei per manager. Quando mi fa domande su questo, davvero non riesco a rispondere se c’era un manager, così tanto per dire. C’erano persone che sarebbero potute essere suoi manager che non lavoravano in un ruolo per cui io parlerei di manager”.

Putnam: “Allora, mi permetta di chiederle, lei aveva una comprensione sul fatto che qualcuno fosse o no il manager di Michael oppure erano semplicemente cose che lei presupponeva? Ad esempio. Tarak. Lei ha detto che pensò potesse essere il suo manager. Glielo dissero mai?”

Faye: “Per me c’era sopra la linea e sotto la linea. Come ho detto, non ero mai davvero sicura in merito a quale posizione la fila di responsabilità andasse sopra la linea. Perché c’erano molte persone nel giro, molte. C’era Charles Bobbit… c’erano molte persone ed io non ero mai sicura della loro posizione, né chiesi a nessuno di chiarirla a me”.

Putnam: “Quindi, in diversi momenti le è stato chiesto se qualcuno era un manager. Lei ha indicato quale ruolo lei pensava che stesse svolgendo. Perciò, quelle sono assunzioni e non qualcosa chele disse mai qualcuno?”

Panish ha fatto obiezione, respinta dal giudice.

Puntan: “La sua distinzione è tra sopra la linea e sotto la linea?”

Faye: “E’ uno degli elementi, signore. Sì”.

Putnam: “Ora, dopo questo lei continuò a lavorare per Michael Jackson. Un’altra circostanza – una circostanza molto difficile – avvenne nei primi anni 2000 durante il processo penale”.

Faye: “Quello era a metà anni 2000, credo. Oh, le accuse, sì, eravamo a Las Vegas quando successe, quando venimmo a saperlo”.

Putnam: “E cosa stavate facendo a Las Vegas?”

Faye: “Un cortometraggio, signore. Era per una canzone fuori dall’album Invincible, non la ricordo adesso. Fu breve perché…”.

Putnam: “Questo era il 2003. Nel 2005 ci fu il processo penale, corretto?”

Faye: “Corretto”.

Putnam: “Lei continuò a lavorare come truccatrice e hair stylist per il signor Jackson. Ieri ha parlato del fatto che arrivava lì alle 03:00 del mattino per fargli trucco e capelli per il processo, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Stamattina ha anche detto che stava lavorando con il signor Randy Jackson. Questo fu durante quel periodo di tempo?”

Faye: “Non posso dire che stavo lavorando con Randy Jackson, stavo lavorando al sito”.

Putnam: “Era il sito concepito dal signor Rady Jackson e dal signor Michael Jackson?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “La signorina Zilkie di cui ha parlato stamane era anche la sua agente/rappresentante?”

Faye: “E’ così che ci siamo conosciute”.

Putnam: “Voglio solo capire. Vi siete incontrate lavorando al sito?”

Faye: “Ci siamo conosciute prima telefonicamente”.

Putnam: “Vi siete conosciute per telefono. Era riguardo alla sua partecipazione a questo sito per supportare il signor Jackson durante il processo penale?”

Faye: “Corretto”.

Putnam: “La signorina Zilkie successivamente è arrivata a rappresentarla coma sua manager?”

Faye: “Non come manager, no. Non ha gestito la mia carriera. Fu dopo il processo, il processo era finito e Michael era stato assolto. Quel periodo di tempo che tutti noi vivemmo insieme fu molto intenso. E ci avvicinammo molto, signore. E dicemmo: ‘e adesso?’ Stavamo rimettendo insieme i pezzi delle nostre vite dopo quell’esperienza. Lei era una brava organizzatrice e avevamo un buon rapporto riguardo al sito. Le chiesi se sarebbe stata interessata a rappresentarmi. Non a gestire la mia carriera, non a trovarmi lavoro, ma come intermediazione per quando venivano fuori delle cose. Non è una cosa positiva per gli artisti negoziare soldi con i propri clienti. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a negoziare i miei contratti”.

Putnam: “Ieri ha detto che ci fu un momento durante il processo nel quale divenne di nuovo preoccupata per il signor Jackson, questo per la possibilità che usasse farmaci?”

Faye: “Sì, ce n’erano i segnali”.

Putnam: “Quali erano questi segnali, signora?”

Faye: “Che andasse in ospedale. Il suo dolore fisico. Perché quando lui era sotto stress, non riusciva a dormire e la sua schiena gli faceva male per via delle lesioni che aveva avuto. E… la sofferenza emotiva che aveva per dover affrontare tutto questo. Fa male a me parlarne qui, non riesco nemmeno ad immaginare cosa ha sofferto lui”.

Putnam: “Perciò, lei cominciò a preoccuparsi. Quanto tempo durò il processo penale?”

Faye: “Penso tre mesi, o qualcosa del genere”.

Putnam: “E durante questo periodo, lei si preoccupò sempre di più del fatto che lui stesse di nuovo prendendo dei farmaci?”

Faye: “Mi preoccupai sempre di più per il suo benessere, signore”.

Putnam: “Durante questo tempo trascorso insieme, espresse mai le sue preoccupazioni al signor Jackson sul fatto che stesse di nuovo prendendo farmaci?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “E in una di queste volte, lei ha detto che all’epoca stava lavorando con loro, espresse mai le sue preoccupazioni al signor Randy Jackson o alla signorina Tanya Zilkie?”

Faye: “Penso di no, signore”.

Putnam: “E la signora Jackson, Katherine Jackson. Lei era lì tutti i giorni per il processo, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Lei andava al processo durante il giorno?”

Faye: “Non mi era permesso signore, ero sulla lista dei testimoni”.

Putnam: “Testimoniò in quel processo?”

Faye: “No”.

Putnam: “A parte Randy Jackson e la signorina Zilkie, discusse con qualcun altro delle sue preoccupazioni in merito all’uso dei farmaci del signor Jackson?”

Faye: “Michael Bush”.

Putnam: “Che era l’uomo che vestiva Michael Jackson?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ma mai con lo stesso Michael Jackson, corretto?”

Faye: “No, signore”.

Putnam: “E c’è una ragione per questo?”

Faye: “Devo tornare indietro, al tempo trascorso con lui, che era un tempo di pace, non di confronto. Lui doveva andare in tribunale ed io non lo vedevo se non in quello spazio di tempo della mattina. Era il mio lavoro. Ed era mio dovere come amica rendere quel tempo e quello spazio il più pacifico e sereno possibile prima che lui andasse dove doveva. Non volevo confrontarmi con lui su nulla. E non importa cosa stesse facendo, non potrei mai biasimarlo visto il suo dolore, fisico, emotivo, psicologico”.

Putnam: “Il signor Jackson le chiese mai un antidolorifico?”

Faye: “Una volta”.

Putnam: “E lei cosa gli disse?”

Faye: “Gli dissi di no”.

Putnam: “Glielo chiese mai di nuovo?”

Faye: “Mai”.

Putnam: “Gli disse nulla riguardo alla sua preoccupazione riguardo al fatto che prendesse di nuovo farmaci quando le chiese gli antidolorifici?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “Ha mai visto il signor Jackson prendere farmaci durante questo periodo?”

Faye: “No signore”.

Putnam: “In questo periodo di tempo, ci fu mai una volta in cui lo vide e pensò che fosse sotto farmaci?”

Faye: “Quando andò in ospedale, signore. Sembrò che gli avessero dato qualcosa per dargli sollievo per i dolori”.

Putnam: “Qualche altra volta dopo l’ospedale, che apparve in quel modo?”

Faye: “Beh, nel ‘giorno del pigiama’ era davvero evidente, signore”.

Putnam: “Quello fu il giorno in cui andò a prenderlo in ospedale?”

Faye: “No, io vidi in tv quando lui uscì dalla macchina”.

Putnam: “Lo vide in tv, pensò che fosse sotto effetto dei farmaci?”

Faye: “Era andato in ospedale, il dolore era aumentato, il suo stress aumentato. E il suo peso era calato drasticamente”.

Putnam: “Seppe perché il signor Jackson era andato in ospedale?”

Faye: “Sì, mi disse che stava soffrendo di un esagerato dolore alla schiena”.

Putnam: “Indicò che questo dolore fosse in qualunque modo associato alla caduta a Monaco?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Ma lei non gli credette?”

Faye: “Io ci credo. Credevo che sentisse dolore, e credo che quando diventava molto magro, e molto debole, aggravasse la sua lesione”.

Putnam: “Venne mai un momento in cui il signor Jackson ammise con lei di aver mai avuto un problema con i farmaci?”

Faye: “Ammesso a me personalmente, o pubblicamente, signore?”

Putnam: “A lei personalmente, signora”.

Faye: “No”.

Putnam: “Lei ha parlato di una volta in cui ebbe una conversazione con la signore Rebbie Jackson sulle preoccupazioni relative all’uso di farmaci del signor Jackson, è corretto?”

Faye: “Corretto”.

Putnam: “Fu durante questo periodo?”

Faye: “Come ho detto prima, non ricordo esattamente che periodo fosse, signore”.

Putnam: “Successe a casa sua?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “La contattò lei per parlare delle sue preoccupazioni?”

Faye: “Contattò lei me, signore”.

Putnam: “Ne capì il motivo?”

Faye: “Sì, me lo disse. Mi stava chiedendo di suo fratello”.

Putnam: “Ricorda cosa le disse?”

Faye: “Tutto quello che potevo. Risposi a tutte le sue domande”.

Putnam: “Sa se questo successe dopo il processo penale?”

Faye: “Gliel’ho detto prima, non ricordo. Non lo so, proprio non ricordo. Tutto ciò che posso dire è che è stato probabilmente tra il 1990 ed il 2005. Non lo so con precisione, vorrei poterglielo dire. Davvero. Voglio dire, forse Rebbie lo sa, chieda a lei”.

Putnam: “Ha mai avuto questo tipo di conversazione con qualcun altro della famiglia del signor Jackson?”

Faye: “Non a questo livello”.

Putnam: “Ha mai avuto questo tipo di conversazione con qualcun altro della famiglia del signor Jackson dopo quella, prima che lui morisse?”

Faye: “Aspetti, da quando a quando?”.

Putnam: “Lei ha detto di aver avuto questo tipo di conversazione con la signora Rebbie Jackson tra il 1990 ed il 2005. Ha mai avuto questo tipo di conversazione con qualcun altro della famiglia del signor Jackson dopo quella, fino al momento in cui lui è morto?”

Faye: “Penso di aver avuto delle conversazioni, ma molto brevi, con Randy Jackson durante questo periodo. Penso ci fossero brevi accenni con Randy Jackson a causa del processo, durante questo periodo. C’erano preoccupazioni in merito alla sua condizione”.

Putnam: “E sa se qualcuno ha mai fatto qualcosa come conseguenza di quelle preoccupazioni? Per esempio, ci fu un qualunque altro tentativo di portarlo di nuovo in un centro di recupero?”

Faye: “Da quel che capii io, ci furono degli sforzi per aiutare Michael”.

Putnam: “Sa se avvennero più di una volta?”

Faye: “Capii che ne erano stati fatti diversi, signore”.

Putnam: “Sa se riuscirono mai ad ottenere che il signor Jackson andasse in un centro di recupero?”

Faye: “Non ho mai saputo che ci fossero riusciti, signore”.

Putnam: “Sa che questi tentativi non ebbero successo? Sapeva se loro in effetti avevano fallito nei loro tentativi?”

Faye: “Da quel che capii, non riuscirono a portarlo in un centro di recupero”.

Putnam: “Quindi, Rebbie Jackson era venuta a parlare con lei in connessione al tentativo di portare suo fratello in un centro di recupero?”

Faye: “Rebbie teneva moltissimo a suo fratello ed era molto, molto preoccupata per il suo benessere. E sono sicura che stavano provando ad aiutare Michael in qualunque modo possibile”.

Putnam: “Chiese alla sua famiglia perché erano venuti a parlare con lei del signor Jackson e del suo uso di farmaci?”

Faye: “Avevano dei sospetti ed io ero quella che aveva trascorso una gran quantità di tempo insieme a lui”.

Putnam: “Sa perché loro avessero dei sospetti?”

Faye: “No, avevano solo dei sospetti”.

Putnam: “Sa se parlarono con qualcun altro di quei sospetti?”

Faye: “Io sono la persona con la quale parlarono, non so se parlarono con qualcun altro”.

Putnam: “Il processo penale si svolse nel 2005, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Alla fine del processo, il signor Jackson venne assolto, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Lasciò il paese poi?”

Faye: “Da quel che so io, sì”.

Putnam: “Dov’era lei quando il verdetto fu annunciato e lui fu assolto?”

Faye: “Ero in una stanza d’albergo a Solvang, signore, ”.

Putnam: “Solvang è una cittadina vicina alla residenza del signor Jackson?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Era dove lei stava durante il processo?”

Faye: “Molti giorni, sì”.

Putnam: “C’era qualcuno con lei?”

Faye: “Tanya Zilkie e mia figlia”.

Putnam: “Quanto poco dopo vide il signor Jackson?”

Faye: “Dopo, non lo rividi mai”.

Putnam: “Perciò, lei era in una stanza d’albergo quando annunciarono che lui era stato assolto, ma non lo ha visto per diversi anni dopo l’assoluzione, giusto?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Perciò, lui lasciò il paese e lei non seppe ciò che accadde, giusto?”

Faye: “Non esattamente, signore. Lo vidi dai media e alcune persone me lo spiegarono”.

Putnam: “Questo nel 2005. Venne a sapere che aveva lasciato il paese per andare nel Bahrain?”

Faye: “Sì”.

Putnam: “Quando fu la volta seguente che lei vide Michael Jackson?”

Faye: “Visto o parlato con lui?”.

Putnam: “Visto?”

Faye: “A Carolwood signore”.

Putnam: “A Carolwood. Era dove stata vivendo mentre preparava i concerti del This Is It?”

Faye: “Corretto”.

Putnam: “Perciò, sarebbe nel 2009?”

Faye: “Corretto”.

 

A questo punto, il giudice ha aggiornato la corte a lunedì 13 maggio 2013.

 

Fonte: http://teammichaeljackson.com/archives/8342

Comments

Please login to post comments or replies.
Home page Tutti gli articoli PROCESSO JACKSONS vs AEG: 10 MAGGIO 2013 - KAREN FAYE