NUOVO PROGRAMMA DELITTI ROCK: SULLA PUNTATA PREVISTA IN MERITO ALL'OMICIDIO DI MICHAEL
Sembra proprio che la messa in onda del più volte annunciato neo-programma di Rai 2 “Delitti Rock”, che si propone di indagare sulla morte delle leggendarie star della musica internazionale scomparse in circostanze poco chiare, fra le quali compare anche Michael in una sorta di puntata doppia con Elvis Presley, venga regolarmente posticipata ad ogni rinvio del processo a carico di Conrad Murray. Quando il giudice Pastor ha rimandato la selezione dei giurati da maggio a settembre, anche la programmazione di "Delitti Rock" ha seguito lo stesso slittamento.
La trasmissione è ispirata all’omonimo libro scritto dal giornalista Ezio Guaitamacchi che così ha parlato in occasione del comunicato stampa: “Noi ci siamo proposti di raccontare queste vicende in modo rispettoso e poetico, senza fantasie né forzature” (http://www.blitzquotidiano.it/tv/amanda-lear-indagare-delitti-rock-803416/)
Sfortunatamente, la lettura del capitolo dedicato a Michael del suo libro ci ha mostrato che l’irriverenza, la fantasia e le forzature sono più che un rischio, una certezza se coloro che lavoreranno al programma non verificheranno le numerose notizie FALSE in esso riportate.
Oltre alla data di inizio del programma, è cambiata anche la persona responsabile della conduzione che sarà l'attore Massimo Ghini: http://www.lanostratv.it/programmi-tv/massimo-ghini-conferma-prima-woody-allen-poi-%E2%80%9Cdelitti-rock%E2%80%9D/: “Delitti Rock” - ha ribadito Ghini - "sarà una sorta di ricostruzione del percorso esistenziale e artistico di alcuni “mostri sacri” della musica. Nel programma, infatti, si narreranno le vicende umane e musicali dei musicisti, cercando di sfuggire stereotipi e luoghi comuni che hanno sancito la loro gloria ma che a volte li hanno anche “imbalsamati” in maschere forse lontane dalla realtà."
Se cercano davvero questo, apprezzeranno sicuramente il contenuto della lettera che noi, come amministratrici di questo blog che lotta perché di Michael si possa finalmente raccontare la pura e semplice Verità, abbiamo redatto, offrendo alla Redazione di Rai 2, al Sig. Guaitamacchi e al Sig. Ghini, TUTTI GLI ELEMENTI di cui possono aver bisogno per rettificare le marchiane imprecisioni scritte dall'autore del libro sull'omicidio di Michael e tener fede al proposito del loro lavoro.
Vi riportiamo di seguito la lettera che abbiamo inviato ai seguenti contatti:
Pagina ufficiale fb di Rai 2 (sezione discussioni):
http://www.facebook.com/topic.php?uid=180328751981695&topic=414
Indirizzo email di Rai 2: This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it
Messaggio privato al contatto fb di Ezio Guaitamacchi:
http://www.facebook.com/profile.php?id=1271677496
Indirizzo email di Massimo Ghini: This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it (riferimento: http://myroma.it/organi-cariche.html)
Gentile Redazione,
Vi scriviamo questa email in merito al programma "Delitti rock" che andrà in onda prossimamente su Rai 2, nel quale è prevista anche una puntata sulla morte di Michael Jackson.
Sappiamo che la trasmissione è ispirata al libro “Delitti rock: da Robert Johnson a Michael Jackson – 200 Indagini sulla scena del crimine” di Ezio Guaitamacchi e, avendo letto con attenzione quanto riportato dall’autore nelle pagine dedicate al Re del Pop, abbiamo deciso di contattarVi per concedere al format che poggia su un concept validissimo la possibilità di essere altrettanto valido nel suo risultato finale.
Non possiamo essere d’accordo con quanto lo stesso Sig. Guaitamacchi sottolinea in un passaggio di questa intervista: http://www.patriziolongo.com/post/2177/intervista-ezio-guaitamacchi-delitti-rock
Nelle storie che hai raccolto quanto c'è di “leggenda metropolitana” e quanto di cronaca?
Zero leggende. Solo fatti.
Vi dimostreremo che riguardo a Michael Jackson i FATTI NON sono stati riportati correttamente e purtroppo la percentuale di leggenda metropolitana è tutt’altro che prossima allo zero.
Di seguito riporteremo ogni informazione utile allo scopo del programma, che da comunicato leggiamo sia “fare luce su alcuni casi irrisolti” che vedono come vittime alcuni grandissimi nomi della musica.
La scomparsa recente di Michael Jackson e la convergenza con il procedimento penale a carico del suo medico personale ci consentono di offrirVi tutto materiale comprovato, basato su documenti di tribunale e testimonianze dirette, di cui avremo premura di fornirVi sempre fonti e riferimenti.
Nella speranza che la stessa premura solleciti il Vostro operato, Vi chiediamo di leggere sino in fondo il contenuto della nostra email, che capirete non possa ridursi a poche righe se vuole mantenersi fedele all’intento di dotarVi di tutti gli strumenti più appropriati all’obiettivo dichiarato del Vostro lavoro.
Ci teniamo a precisare sin da ora la nostra completa disponibilità a qualunque forma di contatto Voi possiate ritenere più opportuna per velocizzare il Vostro processo di preparazione e avere tutti i chiarimenti e gli approfondimenti di cui avvertirete necessità.
Vi basterà inoltrarci un'email all'indirizzo: This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it
Fare luce su un delitto, anche mediaticamente parlando, non può prescindere dall’accuratezza e dalla veridicità degli elementi di indagine: Michael Jackson è stato ASSASSINATO perché è OMICIDIO la classificazione della sua morte, il suo certificato di morte è stato rettificato per sancire che la sua vita è finita PER MANO DI QUALCUN ALTRO (http://www.guardian.co.uk/music/2009/sep/03/michael-jackson-death-certificate-amended) e in rispetto al suo essere stato vittima di un crimine Vi preghiamo in modo accorato di riferire nient’altro che la Verità su di lui.
Per fare questo, il primo riferimento che vogliamo darVi è quello del blog in cui da mesi noi stiamo raccogliendo documentazione specifica e attendibilissima (incluse tutte le trascrizioni delle udienze pre-processo che si stanno susseguendo alla Corte Suprema di Los Angeles per il caso The People Vs Conrad Murray, il cardiologo medico personale di Michael Jackson accusato di omicidio colposo) per diffondere la Verità sull'uomo, sulla vita e sulla morte di Michael Jackson:
http://www.truth4mj.it/mj/
La “macchina del fango”, di cui oggi sentiamo parlare spesso, ha avuto in Michael Jackson uno dei suoi bersagli privilegiati: nella sua breve esistenza, egli ha dovuto subire dapprima le deliranti accuse di razzismo e ripudio della propria etnia, che aggiunsero alla sua pena per la dermopatia dalla quale fu colpito, la vitiligine universale, causa di effetti devastanti sulla sua pelle nera, la mortificazione di un fantomatico “sbiancamento” volontario (semplicemente per scrupolo, vogliamo ricordare che a certificare la sua malattia ci sono testimonianze fotografiche, referti medici e risultati di un’ispezione delle autorità giudiziarie depositati in tribunale e in ultimo la sua autopsia. Per la consultazione di questo materiale, si rimanda alla visione di questo video: http://www.youtube.com/watch?v=7oQvGoIajCY).
Successivamente, all’apice della sua carriera di Artista, è stato tacciato dell'accusa più terribile e infamante, quella che ha ucciso quest’uomo ancor prima che venisse ufficializzata la sua morte: essere un pedofilo,che ha avvelenato per sempre agli occhi del mondo il suo amore PURO e GENUINO verso i bambini, e quando diciamo per sempre intendiamo anche gli anni successivi al regolare processo da lui affrontato nel 2005, dove fu chiamato a rispondere di 14 capi di imputazione per i quali venne proclamato, uno dopo l’altro, NON COLPEVOLE (per una sintesi accurata in merito, inconfutabile nei riferimenti documentali, Vi invitiamo a vedere quest’altro video: http://www.youtube.com/watch?v=XuG41e2NJg8).
Si potrebbe continuare ad oltranza con la" macchina del fango" patita da MJ quando era in vita, ma anche innanzi alla sua morte sembra non essersi arrestata: ancora adesso si sentono accuse e notizie di gossip assurde, mentre poco o niente si è detto o si dice riguardo alle sue innumerevoli opere caritatevoli (un ultimo video per averne un’idea: http://www.youtube.com/watch?v=Gq0pHetpJsU)
Di questo meccanismo, magistralmente denunciato in questo articolo: http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=156:uno-dei-piu-vergognosi-episodi-nella-storia-del-giornalismo&catid=35:articoli-verita-sulla-vita&Itemid=60 Vi invitiamo a NON essere complici, considerando il delicatissimo argomento del delitto commesso ai danni del Re del Pop che Vi apprestate a trattare e corrediamo il nostro invito con fondate confutazioni a tutte le inesattezze riscontrate nel libro scritto dal Sig. Guaitamacchi, che rischiano di viziare la puntata incentrata su di lui in un modo che di certo Michael Jackson non merita.
La prima riguarda delle presunte foto che ritrarrebbero la pop star in un bagno pubblico vestito con abiti femminili: dal momento che queste foto NON esistono, ma si giustificano solamente nello più squallido gossip che vuole dare a Michael Jackson un’identità sessuale diversa da quella eterosessuale, l’unica che gli sia mai appartenuta, riportare questa notizia tradisce subito l’impronta sensazionalistica del capitolo a lui dedicato. E prova che da “leggende metropolitane” il libro è tutt’altro che immune.
Le altre inesattezze, relative alle circostanze della sua morte, sono le seguenti:
1. E' scritto che la società organizzatrice del suo tour di addio alle scene, la AEG Live, richiese una prova dell'idoneità fisica di Michael Jackson, il quale avrebbe dovuto dimostrare di poter reggere sul palco uno show di tre ore, preservandosi con una cospicua assicurazione nel caso in cui la pop star si fosse ammalata e fosse stato necessario cancellare i concerti.
Le cose non stanno proprio così: sull'affidavit (dichiarazione giurata) http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=135:affidavit-sulla-morte-di-michael-jackson&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&Itemid=61 è riportato che il Dottor Slavit visitò MJ nel mese di febbraio 2009 per conto della AEG Live e dell'assicurazione e, nonostante le patologie attestate poi dal referto autoptico (polmonite cronica interstiziale, bronchiolite cronica, problemi alla colonna vertebrale e agli arti a causa dell’artrite), il medico diede il benestare per i concerti e la AEG Live ottenne un'assicurazione che NON garantiva una copertura nel caso di ferite o morte naturale, ma copriva una morte per overdose ACCIDENTALE da medicinali (!) e per 23 concerti, come conferma Randy Phillips, presidente della AEG Live, in questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=Ab4fUx6zMn8&feature=player_embedded
Tuttavia, alla compagnia di assicurazione Lloyd’s non bastava la visita del Dottor Slavit, perciò richiese una seconda visita medica alla quale MJ avrebbe dovuto sottoporsi a Londra i primi di Luglio 2009 per coprire tutti i 50 concerti, come spiega questo articolo di approfondimento pubblicato sul Los Angeles Times ad agosto 2009: http://articles.latimes.com/2009/aug/07/local/me-jackson-insurance7
Inoltre, dalle testimonianze durante le udienze preliminari, svoltesi dal 4 all’11 gennaio 2011 portando il giudice Michael Pastor a sentenziare sul rinvio a giudizio per omicidio colposo di Conrad Murray, è emerso che la stessa compagnia di assicurazione era preoccupata per le voci che circolavano sulla sua salute.
Un loro impiegato, Bob Taylor, mandò una email memorizzata sul cellulare di Murray per chiedere al medico notizie in proposito lo stesso giorno del decesso del Re del Pop. Nell’aula del tribunale della Corte Suprema di Los Angeles, sono stati presentati i tabulati telefonici con tanto di orari di sms, email e chiamate in entrata ed in uscita dei due apparecchi di Murray. Il cardiologo rispose all’assicuratore Taylor che sulle condizioni di salute di MJ c’era solo la volontà da parte della stampa di dire che non stesse bene, proprio nell’intervallo di tempo in cui MJ era andato in ipotensione o forse era già morto:
2. Michael Jackson NON aveva un team di medici a disposizione nella sua casa di Holmby Hills, come erroneamente riportato nel libro; c'era solo il dottor Conrad Murray, di sera, come confermato dalla fidanzata “ufficiale” del medico nella sua testimonianza:
E' importante sottolineare che il dottor Murray venne ingaggiato dalla AEG Live, e NON personalmente da Michael Jackson, che nemmeno poté MAI leggere il contratto pattuito tra il cardiologo e la società promotrice dei concerti. Per avere tutte le informazioni a riguardo: http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=174:aeg-e-conrad-murray-lo-scambio-di-email-ed-il-contratto&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&Itemid=61
3. E’ altresì scritto che quando la mattina del 25 giugno 2009 i soccorsi giunsero sul posto, trovarono uno dei fratelli dell’artista che riferì di aver visto Michael crollare all’improvviso.
Questa notizia è falsa e venne riportata da un giornaletto scandalistico nelle prime ore dal suo decesso, ma nel momento in cui il Sig. Guaitamacchi diede il libro alla stampa era già stata smentita.
Nella camera da letto della pop star, al momento della morte c'era solo il dottor Murray e nessun altro. In verità, non è nemmeno sicuro che ci fosse lui, dal momento che il medico personale di Michael Jackson, pagato 150.000 dollari al mese dalla AEG Live, ha dichiarato egli stesso di essersi allontanato dalla stanza del suo paziente dopo avergli somministrato il propofol e le benzodiazepine. Questo dato risulta dallo stesso affidavit allegato in precedenza ed è emerso anche nelle udienze preliminari: il dottor Murray, quando si accorse che Michael Jackson non respirava più chiamò Prince Jackson, il primogenito dell’Artista, e il personale di sicurezza. Per conoscere la dinamica degli eventi di quei momenti, basta leggere le trascrizioni delle udienze preliminari a questo link:
4. Nel libro, viene riferito che “all'interno dell'ambulanza vengono fatte le procedure di rianimazione cardiopolmonare, ma DURANTE IL TRAGITTO IL CUORE DI JACKSON SI FERMA PER SEMPRE”.
Anche questo è falso.
I paramedici del 911 che intervennero hanno dichiarato di aver constatato che il cantante era asistolico (elettrocardiogramma piatto) appena misero piede nella sua stanza da letto. Essi seguirono il protocollo per cercare di rianimarlo, ma senza successo. Michael Jackson non mostrò mai alcun segnale di ripresa, né in ambulanza né in ospedale, come si può verificare dai documenti allegati al referto autoptico e dalle trascrizioni delle udienze preliminari che riportano le testimonianze dei paramedici: http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=90:testimonianze-nella-terza-udienza-preliminare-del-6-gennaio-2011&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&Itemid=61
5. Altra macroscopica inesattezza del testo è quella che vorrebbe il dottor Murray artefice della telefonata al numero di emergenza 911.
I soccorsi furono chiamati, in ritardo, dalla guardia del corpo Alberto Alvarez. Conrad Murray, nonostante avesse a disposizione ben 2 cellulari, non chiamò MAI i soccorsi: è scritto nell'affidavit, nelle trascrizioni delle udienze preliminari (si veda il link al punto 4) e questa è la registrazione di quella telefonata in cui è immediato riconoscere che a parlare con il paramedico non fu il dottor Murray: http://www.youtube.com/watch?v=oftybkF__uc&feature=related
6. L’autore fa chiaramente riferimento ad una presunta dipendenza dai farmaci di Michael Jackson, ma DAGLI ESAMI TOSSICOLOGICI RESI NOTI NON E’ POSSIBILE EVINCERE ALCUNA DIPENDENZA DA QUALCHE SOSTANZA.
Tossicologi forensi hanno dichiarato che per stabilire se una persona è dipendente da qualche sostanza è necessaria l'analisi del capello, ma i report analitici finora pubblicati non delucidano su un'eventuale dipendenza e neanche se gli esami sono stati fatti in
modo completo.
Occorrerebbe fare valutazioni diverse per ogni singola sostanza in relazione alla tipologia della metodica utilizzata ed ai valori minimi; in via generale, nelle urine si possono rilevare sostanze assunte nei giorni precedenti, ma anche in questo caso bisogna conoscere i limiti di rivelabilità, anche perché si tratta di sostanze esogene, in particolare le benzodiazepine, che vengono utilizzate a scopi terapeutici in quantità moto basse, per cui è necessario utilizzare un limite di rilevabilità molto basso.
NE CONSEGUE CHE QUALSIASI INSINUAZIONE SULLA DIPENDENZA DAI FARMACI DI MICHAEL JACKSON AL MOMENTO DELLA SUA MORTE E' PRIVA DI QUALUNQUE FONDAMENTO SCIENTIFICO E BASATA SOLO SUL PETTEGOLEZZO.
Sarebbe, invece, interessante notare come la quantità di propofol, il farmaco ANESTETICO con cui Michael Jackson è stato INTOSSICATO, sia molto bassa nelle urine rispetto a quella ematica: questo SIGNIFICA CHE il decesso deve essere avvenuto in un lasso temporale piuttosto ristretto dal momento della somministrazione del farmaco perché, secondo quanto asserito da un tossicologo forense che ha esaminato i risultati dei test tossicologici resi noti, Michael Jackson non è riuscito a metabolizzare il propofol che pertanto è andato in sovradosaggio.
Nel libro, è riportato che Michael Jackson fosse stato messo in guardia dal forte rischio di dipendenza dal propofol, ma a fronte di questo palese tentativo di discolparsi da parte di Murray non viene chiarito che il propofol, essendo un ANESTETICO, NON AGISCE SUI CIRCUITI CEREBRALI DEL PIACERE, quindi NON PUO’ in alcun modo creare dipendenza fisica, semmai psicologica, legata cioè alla ritualità comportamentale del trattamento. In questo caso, non si capisce perché il dottor Murray abbia deciso di provare a “disintossicare” Michael Jackson da una potenziale dipendenza da propofol somministrandogli delle benzodiazepine, che possono invece produrre effetti di dipendenza fisica, piuttosto che utilizzare un Placebo.
Il Sig. Guaitamacchi afferma che il propofol è un farmaco che DI SOLITO si usa per anestetizzare i pazienti in sala operatoria, ma questo farmaco deve essere usato dai medici SEMPRE E SOLO in sala operatoria: http://www.alritalia.it/About_Servizio/sezione_clinica/miscellanea/Q.%20Piacevoli.pdf dove è possibile disporre delle necessarie attrezzature per la rianimazione, e certamente NON HA ALCUNA INDICAZIONE PER IL TRATTAMENTO DELL'INSONNIA, riferito dal dottor Murray nella dichiarazione giurata. Quando l'autore specifica che il dottor Murray somministrò il farmaco a Michael Jackson per 6 settimane, dà ancora una volta un'informazione parziale, dal momento che, se nell'affidavit si legge di un tempo "approssimativo di 6 settimane", il detective Martinez, ultimo testimone del link al punto 1, ha parlato sul banco dei testimoni di un trattamento ripetuto ogni singola notte per oltre due mesi, secondo quanto confessato dallo stesso cardiologo durante l’interrogatorio con la polizia del 27 giugno 2009. E sempre nella quinta udienza preliminare, si apprende dalla testimonianza del farmacista Tim Lopez che il primo ordinativo di propofol eseguito dal dottor Murray risale al 6 aprile 2009, quindi proprio poco più di due mesi dalla morte di Michael Jackson.
Inoltre, dall'analisi dei mandati di perquisizione allegati al referto autoptico si rileva che, per quanto concerne i farmaci che potrebbero dare dipendenza, a Michael Jackson venne prescritta una benzodiazepina a dicembre del 2008 (temazepam, di cui ha assunto 27 pasticche su 30) e due ad aprile 2009 (clonazepam: assunte 22 su 30 e lorazepam: 21 su 30), ma come si può notare non terminava neanche le confezioni, piuttosto insolito per un “dipendente” (tabella consultabile a questo link: http://www.megaupload.com/?d=N3UUZEC7)
Ancora dalla testimonianza, nella quinta udienza preliminare, del farmacista presso il quale il dottor Murray si riforniva di propofol, è emerso che il dottore gli richiese anche la preparazione di formulazioni ENERGIZZANTI, che potessero dare MAGGIORE VEGLIA, per le quali fosse NON necessaria la prescrizione medica (fornitegli in capsule ECA: efedrina-caffeina-aspirina), dicendo che erano per sé stesso. Tuttavia, l’autopsia disposta sul corpo di Michael Jackson ha rilevato tracce di efedrina NEL SUO ORGANISMO (potete verificarlo su quest’altra tabella: http://www.megaupload.com/?d=H49DA8XK): considerando che l’artista da anni era afflitto da insonnia, uno degli effetti collaterali proprio dell’efedrina, quella stessa insonnia che il dottor Murray ha dichiarato di voler "curare" attraverso un farmaco anestetico, è inverosimile pensare che fosse lui stesso ad assumerla CONSAPEVOLMENTE ed è lo stesso dottor Murray, nel tentativo di giustificare la sua somministrazione di propofol a Michael Jackson, a ricordare che la pop star si lamentava del fatto che se NON fosse riuscito a dormire, non avrebbe potuto portare a termine l’impegno dei suoi concerti.
Sull’efedrina:http://digilander.libero.it/bbzone/doping_eca.htm
Testimonianza del farmacista:
http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=94:testimonianze-della-quinta-udienza-preliminare-del-10-gennaio-2011&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&Itemid=61
E' vero che Michael Jackson negli anni ’90 soffrì di dipendenza dal Demerol, un farmaco a base di meperidina usato nel trattamento terapeutico del dolore da moderato a severo (http://www.drugs.com/demerol.html) che egli fu costretto ad assumere proprio per i dolori fisici cronici dovuti alle sue patologie, lupus e sindrome del dolore neuropatico provocatagli dalle ustioni subite nell’incidente sul lavoro del 1984, cui si sommarono poi le sofferenze psicologiche dovute alle false e ingiuste accuse mosse contro di lui. Ma è altrettanto vero che provvide a disintossicarsi, preoccupandosi di trovare delle alternative dal momento che la cronicità del suo dolore non gli permetteva di sopravvivere senza alcun trattamento farmacologico.
Si legga questa nota scritta di suo pugno in proposito: http://www.megaupload.com/?d=78GEIMF7 e si apprenda su questo sito di medicina che le persone che devono assumere forti antidolorifici per dolori cronici NON possono essere considerate tossicodipendenti:
http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez15/1951701.html
Prendendo in considerazione tutti i FATTI sovraesposti, è palese che il ritratto di Michael Jackson “felice e carico durante le prove del tour” di cui il Sig. Guaitamacchi parla nel suo libro, riferendosi al film documentario "This is it", sia solo apparenza, finzione o un montaggio ben riuscito, fabbricato ad arte per nascondere la Verità.
Questa Verità viene gridata a gran voce dai follower di Michael Jackson sin dal primo momento: uno di essi, Samantha de Gosson (http://www.facebook.com/samantha.degosson) scrisse un comunicato:
http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=122:la-verita-sulla-notte-prima-dellomicidio-di-michael-comunicato-della-follower-samantha-de-gosson&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&Itemid=61 per consentire alla stampa mondiale di avere notizie sulle ultime ore di vita di Michael Jackson di cui lei era stata TESTIMONE OCULARE, ma solo un canale televisivo francese ha offerto a lei e agli altri follower la possibilità di raccontare ciò a cui loro poterono assistere personalmente.
Grazie al coraggio di persone come Samantha e al nostro infaticabile lavoro di tenere traccia di tutto quello che è successo a Michael Jackson nei mesi precedenti al suo decesso, è possibile analizzare il suo delitto sotto un'ottica diversa da quella della morte accidentale, come abbiamo cominciato ad esporre nell’articolo a questo link: http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=99:il-piano-di-recupero&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&Itemid=61
Ci teniamo a ribadire che la morte di Michael Jackson è stata classificata come OMICIDIO.
Nella sua autobiografia “Moonwalk”, il Re del Pop scriveva: "L'autodistruzione di Elvis mi ha sempre interessato, proprio perché vorrei evitare di percorrere il suo stesso cammino".
Sarebbe il caso che partiste proprio da questa sua asserzione nella Vostra puntata che tratterà del suo OMICIDIO insieme alla morte di Elvis Presley.
Vi rinnoviamo il nostro invito a trattare il delitto commesso ai danni di Michael Jackson con la massima obiettività, trasparenza e rispetto per le informazioni veritiere che Vi abbiamo documentato e delle quali abbiamo provveduto a fornirVi con largo anticipo rispetto alla messa in onda del Vostro programma.
Se gli errori commessi dal Sig. Guaitamacchi possono definirsi di ingenuità nel momento in cui ha pubblicato il suo libro, facendo maggiore riferimento al gossip piuttosto che al materiale probatorio già allora disponibile, e se la Redazione di Rai 2, in qualità di servizio pubblico, lavora con serietà ed onestà intellettuale, questa è l’occasione per dimostrarlo.
Ringraziando per l'attenzione, porgiamo distinti saluti.
Simona Battaglio
Sonia Dal Ben
Domenica Damiano
Lisa Geller
Raffaella Lucca
Laura Messina
Piera Montanaro
Francesca Piano
Jessica Rapetti
Laura Rossi
Manuela Santalucia
INVITIAMO TUTTI VOI AD UNIRVI AL NOSTRO IMPEGNO AFFINCHE’ I RESPONSABILI DI QUESTO NUOVO PROGRAMMA MOSTRINO DAVVERO RISPETTO NEI CONFRONTI DI MICHAEL, ANCHE IN VISTA DEL PROCESSO A CARICO DI MURRAY CHE SARA’ IN PIENO SVOLGIMENTO NEL MOMENTO IN CUI LA TRASMISSIONE SARA’ MANDATA IN ONDA.
QUALORA TROVASTE ULTERIORI CONTATTI AI QUALI NOI POTREMMO INOLTRARE LA NOSTRA LETTERA, VI PREGHIAMO DI COMUNICARCELI AL PIU’ PRESTO.
QUESTA VOLTA NON AVRANNO SCUSE: ABBIAMO PROVVEDUTO A DARE LORO TUTTO IL MATERIALE NECESSARIO, DI COMPROVATA ATTENDIBILITA’, PER REALIZZARE UN BUON LAVORO. ORA STA A LORO DARCI L’ENNESIMA PROVA DI MALAFEDE OPPURE SCEGLIERE FINALMENTE NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’ SU MICHAEL.
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